Per contattarmi: cordialiter@gmail.com


Se il blog ti piace e desideri aiutarmi affinché possa dedicare il tempo necessario per continuare ad aggiornarlo ogni giorno e rispondere alle e-mail dei lettori, puoi inviarmi una libera donazione. Per info: clicca qui.


Visualizzazioni totali

lunedì 1 febbraio 2010

Circa il parroco che aveva abolito la Comunione sulla lingua


Lo scorso mese di novembre vi avevo parlato della disavventura capitatami in una parrocchia (non la mia) nella quale il parroco aveva severamente proibito ai fedeli di ricevere la Comunione sulla lingua, poiché secondo lui c'era il rischio di essere infettati dal “pericolosissimo” virus dell'influenza suina. E' doveroso ricordare che il virus poteva essere presente anche sulle mani dei fedeli e quindi infettarli ugualmente. Comunque quel giorno uscii di chiesa e andai a comunicarmi altrove, nel modo in cui preferisco: è un mio diritto!

Perché il Papa ha continuato tranquillamente a dare la Comunione sulla lingua dei fedeli? Evidentemente il pericolo di morte era remoto. E allora perché un parroco di campagna ha osato modificare di propria iniziativa la norma liturgica che regola questa materia? Credo che non si debba subire supinamente una cosa del genere, altrimenti questi preti non impareranno mai.

Pertanto, avvalendomi di una legge ecclesiastica che in caso di abusi liturgici, conferisce a qualsiasi fedele il diritto di sporgere querela presso il vescovo diocesano o presso la Santa Sede, ritenni opportuno querelare questo parroco, il quale da un po' di tempo ha finalmente ripristinato il diritto dei fedeli di comunicarsi ricevendo la Sacra Particola direttamente sulla lingua. Adesso io non so cosa l'abbia spinto a cambiare idea, tuttavia immagino che non faccia piacere a nessuno essere denunciato presso il vescovo. Penso che la prossima volta che a questo prete gli verrà in mente l'idea di abolire la Comunione sulla lingua, prima ci penserà due volte.

Coloro che si fossero persi le puntate precedenti di questa assurda vicenda possono rileggerle qui e qui.