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domenica 29 luglio 2012

Il matrimonio non è un Sacramento di serie B

Riporto una vecchia lettera che mi ha scritto mesi fa un lettore del blog vocazionale.

Gentile Cordialiter,

                                 ho scoperto da poco il Suo blog, molto bello, Le faccio i complimenti.

Detto questo vorrei porLe una domanda: faccio molta fatica a comprendere questa velata avversione verso il matrimonio.

Sono un ragazzo felicemente sposato, ho anche una figlia e cerco di vivere la mia vocazione al matrimonio al meglio. […] Sinceramente non mi sento essere un di meno, perché sono sposato, pur avendo molta ammirazione per coloro i quali abbracciano una scelta così radicale.

[…]

Insomma, vorrei capire perché questa tendenza a ritenere gli sposati cristiani di serie B. In fondo, Le assicuro, avere una famiglia comporta pesi, fatiche, responsabilità, sacrifici che non hanno nulla da invidiare a quelli richiesti ai sacerdoti, religiosi e laici consacrati.
[…]

Cordialmente

(lettera firmata)

Carissimo lettore,
                              mi scuso se le ho dato l'impressione di avversare velatamente il matrimonio, quasi fosse un Sacramento di serie B. In realtà io non ce l'ho contro nessuno, tantomeno contro le persone sposate. Io mi sono limitato a dire ciò che San Paolo, San Giovanni Crisostomo e Sant'Alfonso Maria de Liguori affermavano su questo argomento, e cioè che la vita matrimoniale è più dura rispetto a quella verginale, inoltre mentre le persone sposate pensano principalmente a piacere al proprio coniuge, quelle vergini hanno meno preoccupazioni ed è più facile per loro pensare solo a Dio. Ovviamente tutti sono chiamati alla santità, anche le persone coniugate. Se lei imiterà le virtù eroiche del Beato Luigi Martin, diventerà un santo di serie A. Non mi stupirei affatto se venissi a sapere che Luigi Martin, ha in paradiso un grado di gloria superiore a molte anime che sulla terra furono vergini e magari anche consacrate a Dio. In realtà i miei post hanno come scopo primario far riflettere le persone indecise sullo stato di vita da eleggere. Alcune persone ingenue, influenzate forse dal cinema, credono che il matrimonio sia un'avventura romantica, piena solo di felicità. Oh quante persone si pentono di essersi sposate! Voi lettori trovate sul blog solo alcune delle lettere che ricevo, infatti ne ho ricevute molte altre che non ho pubblicato per motivi di riservatezza. Le assicuro che ho ricevuto più di una lettera da parte di persone che non sono contente di essersi sposate, e in certi casi, se potessero tornare indietro, entrerebbero in monastero. Io cerco di consolare costoro con la massima carità fraterna, ma dentro di me aumenta sempre di più la stima per i consigli che dava ai giovani l'amatissimo Sant'Alfonso de Liguori.

Sono contento (parlo sinceramente) di vederla soddisfatta del matrimonio. Io ho grande stima per gli sposi veramente cristiani. C'è tanto bisogno di genitori come Luigi Martin e Zelia Guérin (i genitori di Santa Teresa di Lisieux). Coraggio, continui a vivere il matrimonio col fervore dei veri seguaci di Gesù Cristo!

Approfitto dell'occasione per porgerle cordiali saluti in Gesù e Maria.

Cordialiter