Per contattarmi: cordialiter@gmail.com


Se il blog ti piace e desideri aiutarmi affinché possa dedicare il tempo necessario per continuare ad aggiornarlo ogni giorno e rispondere alle e-mail dei lettori, puoi inviarmi una libera donazione. Per info: clicca qui.


Visualizzazioni totali

giovedì 7 marzo 2013

Il Papa che verrà


È davvero difficile pronosticare chi verrà eletto Papa al prossimo conclave. Sembrano passati secoli dai due conclavi del 1978 (io non ero ancora nato), quando c'erano due principali figure dominanti, i Cardinali Siri e Benelli. L'arcivescovo di Genova riscuoteva le simpatie dei cattolici con una visione tradizionale della Chiesa, mentre l'arcivescovo di Firenze era acclamato dagli ambienti più innovatori.

Oggi la situazione è profondamente diversa, non è molto facile capire quali sono i Cardinali che hanno simpatie “siriane” e quelli che invece hanno sensibilità “benelliane”. Molti giornalisti, come capita sempre in occasione dei conclavi, stanno facendo i nomi di coloro che a loro avviso hanno maggiori chance di essere eletti. Staremo a vedere chi riuscirà ad azzeccare il pronostico.

Secondo me, se verrà eletto un Papa italiano o straniero non ha importanza, ciò che conta davvero è che sia un uomo ricco di zelo per la salvezza delle anime. Deve parlare in maniera chiara, cioè deve esporre la Dottrina Cattolica in modo tale che i fedeli si sentano confermati nella fede. Deve nominare solo ed esclusivamente dei vescovi zelanti (come raccomandato da Sant'Alfonso), perché dallo zelo dei vescovi dipende principalmente il culto divino. Nelle diocesi governate da buoni pastori, la fede fiorisce, mentre in quelle governate da pastori poco zelanti, la fede appassisce.

Da un punto di vista liturgico spero che il nuovo Papa possa celebrare pubblicamente “more antiquo”, in questo modo la Messa tradizionale verrà pubblicizzata ampiamente dai media. Poi spero che “riformi la riforma”, ad esempio abolendo la Comunione sulle mani, rigirando gli altari “versus Deum”, facendo tornare in auge il Canone Romano, sospendendo “a divinis” i preti che commettono gravi abusi liturgici, ecc.

E poi ancora spero che il nuovo Sommo Pontefice rilanci la vita religiosa promuovendo una vera e propria crociata vocazionale. Ovviamente bisognerà riformare contemporaneamente gli istituti religiosi rilassati, che nei casi più gravi potrebbero anche essere soppressi come già avvenuto in passato per gli istituti divenuti “nocivi”.

Tra le altre cose, spero che il Romano Pontefice decida di definire dogmaticamente che la Beata Vergine Maria è Corredentrice del genere umano, Mediatrice universale di tutte le grazie e Avvocata dei peccatori. Chissà, forse durante il prossimo pontificato avverrà il trionfo del Cuore Immacolato che la Madonna ha promesso a Fatima.

La situazione del mondo è drammatica, tuttavia dobbiamo continuare a sperare in Dio. Solo Lui può risollevare le sorti della cristianità.