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giovedì 18 luglio 2013

Circa il Pellegrinaggio "Summorum Pontificum"


Una decina di anni fa una Messa col Missale Romanum di San Pio V nella Basilica Vaticana era una cosa praticamente inimmaginabile. Dopo il crollo della "cortina di ferro" liturgica avvenuto nel 2007, grazie a Papa Benedetto XVI che ha ridato piena cittadinanza alla Messa tradizionale, anche in San Pietro si è potuto celebrare all'altare della Cattedra il Santo Sacrificio col rito antico.


Al pellegrinaggio del popolo del "Summorum Pontificum" dello scorso anno sono stati migliaia i fedeli che vi hanno preso parte. Penso che quest'anno ci sarà un concorso di popolo ancora più massiccio. Ma quest'anno c'è un motivo in più ad aumentare l'interesse per il pellegrinaggio, infatti siamo tutti curiosi di sapere cosa farà Papa Francesco. L'anno scorso Benedetto XVI inviò ai partecipanti un breve messaggio di saluto. Papa Bergoglio si limiterà a inviare un messaggio? Scenderà personalmente in Basilica? Che cosa dirà ai pellegrini?

Il fatto stesso che non ha impedito la celebrazione è un fatto molto positivo che smentisce le cupe previsioni degli adversarum vaticinatoribus, che nei confronti del movimento tradizionale pronosticano sciagure e calamità in ogni occasione.

Tutti siamo rimasti sorpresi quando in occasione della “Marcia per la vita”, Papa Francesco è addirittura sceso per strada a salutare i partecipanti. Staremo a vedere cosa accadrà alla Messa tradizionale a San Pietro. Certo è che se scendesse in basilica a salutare calorosamente i fedeli, si scatenerebbe un terremoto ecclesiale che abbatterebbe le ultime speranze dei modernisti che auspicavano la messa al bando del Missale Romanum di San Pio V.