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martedì 5 agosto 2014

Donare la vita a Cristo

Tempo fa una ragazza mi ha confidato che dopo essere capitata per "caso" su uno dei miei blog ha cominciato a pensare a consacrarsi a Dio. Ecco la sua lettera:

Caro Fratello,
                      è la prima volta che ti scrivo, volevo innanzitutto ringraziarti per il blog, l'ho trovato di grande aiuto, per le letture che hai gentilmente consigliato, per i monasteri che forse ho conosciuto solo nelle mie favole. Proprio così, nelle favole si sogna il principe azzurro, per me il monastero è il sogno in una bellissima favola. E' sempre stato il mondo perfetto in cui avrei voluto vivere, in cui la vita viene vissuta non trascurando la vita stessa, in cui si assapora ogni istante il senso della vita, in cui la vita diviene incorruttibile ed esemplare.

Sono alcuni mesi che leggo il tuo blog, e qui ho potuto scoprire i semi della vita, parlo dei monasteri. Sai, non ci sono molte persone a cui poter parlare di vita religiosa, o forse non sono riuscita a trovare negli occhi di qualcuno un spiraglio di luce, che mi desse la forza di potermi confidare. Certo, devo dirti che non ho mai conosciuto monaci. Ho conosciuto preti, ma davvero non mi sono sentita di confidarmi. Inoltre non so quale sia la mia strada. Non mi sono presentata, sono una ragazza di [...], a luglio compio il mio ventiseiesimo compleanno. Vivo in periferia, un posto tranquillo in mezzo alla natura. Sono cresciuta in una famiglia cristiana, unita, e con l'idea di dovermi sposare. In paese, per una donna il matrimonio è il momento essenziale della propria vita. E così crescendo tentavo di immaginare l'uomo giusto, l'uomo perfetto, cercavo la perfezione in tutto, nello sguardo, nel linguaggio, nei gesti, nel suono della voce, nel carattere, nel modo di camminare, cercavo la profondità, l'intensità, il senso in tutto, insomma, una mania di bellezza interiore. Ogni volta che sono in chiesa, ogni volta che guardo verso l'alto, ogni giorno cerco di piacere al Signore, ma non sono una santa. Ho sempre amato l'austerità nell'abbigliamento, la serenità in ogni parola, il decoro in ogni atteggiamento. La grazia della Vergine Maria mi impregna il cuore, mi induce ad un amore senza compromessi. La gioia mi invade quando canto per il Signore, sono nel coro della mia parrocchia, ed è proprio con la musica celestiale che mi ha attratta a sé. Con la Sua musica mi invade, e mi trasporta in giardini perennemente in fiore, e il desiderio di salire sempre più in alto tra gli angeli beati. Ti ripeto, io non conosco ancora la mia strada, ma desidero trascorrere del tempo in monastero, ma ho molta paura, perchè a volte mi perdo nei miei pensieri. La mente ha dei labirinti, c'è luce, ma a tratti c'è buio, a tratti c'è nebbia. Grazie per avermi ascoltata […]. Se tu conoscessi qualche monastero a [...] dove poter trascorrere alcuni giorni, dove poter andare anche solo per ascoltare la messa, mi darebbe davvero gioia. Ho dei problemi a restare per più di un giorno. E' triste dirlo, ma mia madre è un po' gelosa, se dipendesse da me mi sposterei anche in altri regioni d'Italia, ma sarebbe più prudente evitare questi discorsi in casa.

Sarai sempre nelle mie preghiere, ti abbraccio fraternamente
Il Signore accompagni sempre i tuoi passi
(Lettera firmata)


Carissima sorella in Cristo,
                                         è una grande gioia per me ricevere lettere come la tua. Viviamo in una società secolarizzata, dove si pensa ai soldi, alla carriera, ai divertimenti sfrenati, ai piaceri materiali... a tutto tranne che ad amare Dio e a salvarsi l'anima. Certo ci sono anche le anime che amano Gesù buono, ma quante sono? Ah, c'è da piangere al pensiero che l'Amore non è amato! Ma che ci stiamo a fare su questa terra se non amiamo Dio?

Sono felicissimo di sapere che sei disposta ad adempiere alla volontà del Signore su di te, qualunque essa sia. Io non so se Gesù buono ti desidera come sua casta sposa, tuttavia non ti nascondo che da oggi comincerò a pregare per te affinché tu possa abbracciare lo stato di vita religioso in un ordine fervoroso e osservante. Se non hai la vocazione, pregherò lo Spirito Santo di donartela, poiché si tratta di un dono troppo prezioso. Un conto è essere sposa del Re del Cielo, altro conto è essere la sposa di un uomo della terra (spesso pieno di peccati e di miserie).

Leggendo la tua lettera mi è sembrato di capire che io sono il primo essere umano della terra a sapere che stai accarezzando l'idea di iniziare il percorso di discernimento vocazionale. :-) Hai fatto bene a non confidare ad amici e parenti il tuo desiderio, in questa materia c'è bisogno di massima discrezione. Sarebbe bene parlarne con un direttore spirituale, ma è difficilissimo trovarne uno adatto a tale scopo. Insegnano i manuali di ascetica che se un sacerdote non ispira fiducia, è inutile eleggerlo come guida spirituale, poiché se non c'è piena fiducia non si può aprire il proprio cuore, e dunque la direzione è inutile. Se poi un prete non è ricco di dottrina, carità e prudenza, la direzione può essere addirittura pericolosa, come insegna San Francesco di Sales. Quindi è necessario selezionare con estrema prudenza la propria giuda spirituale

Nel capoluogo della tua regione c'è un ottimo monastero di clausura [...]. Purtroppo è difficile entrare da loro perché hanno tante vocazioni e il monastero spesso è strapieno e bisogna rimanere in lista d'attesa aspettando che si liberi un posto. Tuttavia puoi recarti nel loro parlatorio per parlare di argomenti spirituali. Io non ti conosco ma mi basta sapere che vuoi bene a Gesù buono per considerarti a pieno titolo mia sorella in Cristo. Ti incoraggio a perseverare nel discernimento vocazionale nella speranza che il Redentore Divino voglia prenderti tutta per sé. Santa Teresa di Lisieux non voleva che il cuore di sua sorella Celina fosse conquistato da un uomo della terra, pertanto pregò ed ottenne per lei la vocazione religiosa. Anche io pregherò per te affinché il tuo cuore non cada nelle mani di un uomo del mondo, ma possa essere tutto di Gesù.

Rimango a tua disposizione per fornirti qualsiasi altra informazione, per me non è un disturbo, è piuttosto una gioia aiutare le persone che sperano di donarsi a Dio.

Approfitto dell'occasione per porgerti i miei più cordiali saluti in Cordibus Jesu et Mariae.

Cordialiter