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mercoledì 25 febbraio 2015

Sodalizio del pio transito

Pubblico un'interessante lettera di una lettrice del blog.


Gent.mo Cordialiter, Le scrivo innanzitutto per congratularmi del Suo preziosissimo blog, perché gli interventi ivi contenuti sono per me un arricchimento spirituale e dottrinale molto importante e purtroppo assai raro di questi tempi. In particolare, l'altro giorno (lunedì 16 febbraio, n.d,r.) leggendo l'articolo in prima pagina, mi sono letteralmente commossa da quanto ho letto: mi riferisco al Sodalizio del Pio transito. Deve sapere che, proprio negli ultimi due mesi, ho nel cuore il grande desiderio di pregare accanto alle persone sofferenti e morenti. E stavo cercando,con l'aiuto della preghiera, il modo di concretizzare questa chiamata. Per questo, leggere l'articolo pubblicato lunedì mi ha letteralmente impressionato: è proprio quello che stavo cercando! Il mio interesse nasce dall'esperienza personale: io e la mia famiglia ci prendiamo cura, da molti anni, di una nonna molto malata, che vive a casa con noi. In questi anni, a motivo della grave malattia della nonna, ho avuto modo di stare quotidianamente a contatto con la sofferenza, con la malattia di un caro che mese dopo mese peggiora. Ho perso il conto dei ricoveri urgenti e dei giorni e delle notti trascorsi negli ospedali ad assisterla. Ecco, grazie all'esperienza con la nonna, seppure sicuramente molto forte e dolorosa (non solo per lei, ma anche per un familiare), io non so quantificare quanto io sia debitrice alla mia nonna, quanto lei riesca ad insegnarmi attraverso la sua agonia e quanto, quando sono accanto a lei, io mi senta vicina a Dio. Con la nonna cerco di recitare quotidianamente il Santo Rosario, sia a casa che durante i ricoveri ospedalieri. Ebbene, durante l'ultimo, a fine novembre dello scorso anno, nel letto d'ospedale accanto alla nonna c'era una signora anziana, con la sua badante. I familiari della signora non venivano mai, tranne l'ultimo giorno, quando i dottori li hanno chiamati per riferirgli che la paziente stava per morire. In pratica, è arrivato solo un suo nipote e in 5 minuti se n'è andato. Inoltre, nella stanza d'ospedale, nonostante ci fosse una persona che stava per rendere l'anima a Dio, i familiari di un altro degente ed il personale ospedaliero erano totalmente indifferenti alla cosa e, come se niente fosse, parlavano di sciocchezze varie. Ma in che mondo viviamo? Sapesse quanta indifferenza c'è negli ospedali riguardo la morte. Io, che ero accanto alla mia nonna, chiesi alla badante della signora se volesse pregare insieme a me per la moribonda e, insieme, abbiamo recitato la Coroncina della Divina Misericordia e parte del Santo Rosario. Avevo nella borsa alcune immagini sante, tra le quali una raffigurante Gesù Misericordioso e l'altra la Madonna di Lourdes e gliele ho donate. Che dire, è stata un'esperienza stupenda per me, di un'intensità unica: avevo il timore che pregare accanto ad una persona morente fosse difficile, ma non so dirle quanto mi sentissi forte e serena mentre recitavo le preghiere per quell'anima vicina al grande Incontro. Da qui (e siamo agli inizi di dicembre) ho pregato molto il Signore (sono molto devota a Gesù Eucarestia ed è per me un bisogno quotidiano inginocchiarmi in preghiera davanti al Tabernacolo) affinchè mi illuminasse su come concretizzare questo grande desiderio: mi sono informata su come potessi fare,ma il cappellano dell'ospedale, al quale mi sono rivolta, ha saputo solo dirmi di iscrivermi all'AVO (associazione laica di volontari ospedalieri: in pratica coloro che imboccano i ricoverati nella consumazione dei pasti principali). Ma non è quello che cerco. Pertanto,leggendo la bozza dello statuto del Pio Sodalizio pubblicata sul sito, dato che riporta esattamente quello verso cui mi sento chiamata, mi sono molto emozionata e Le ho scritto, sperando di ricevere una risposta al mio vero e concreto interesse riguardo la meravigliosa iniziativa. Mi creda, c'è molto bisogno di portare il conforto della preghiera negli ospedali e nelle case di cura, dove, paradossalmente, è assente. In Domino.

(Lettera firmata)


Cara sorella in Cristo, dammi pure del tu, lo preferisco.

Mi è piaciuta molto la tua e-mail, sono davvero contento che tra i lettori del blog ci sono molte persone spirituali attratte dalla vita devota e dall'apostolato per riuscire ad espandere il Corpo Mistico di Cristo. Il nostro amore per la Tradizione Cattolica non può ridursi solo a questioni liturgiche e dogmatiche, ma deve tradursi in un concreto impegno per la propria personale santificazione e per la salvezzza delle anime. Chi ama davvero Dio desidera che Egli sia amato da tutti.

Ti chiedo se posso dare il tuo indirizzo di posta elettronica al sacerdote che desidera dar vita al Sodalizio per le anime dei moribondi.

Ti saluto cordialmente nei cuori di Cristo Re e Maria Regina,

Cordialiter