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giovedì 7 maggio 2015

Aggiornamenti circa la comunità per fedeli laici


Molte persone mi hanno chiesto di tenerle aggiornate circa la costituzione della comunità per fedeli laici di cui vi ho parlato nei mesi scorsi; si tratta di un'iniziativa che sta riscuotendo molto interesse.

Dallo scorso 14 aprile sono tornato nel paese appenninico che ci ha accolto. Attualmente ci occupiamo (gratuitamente) del dopo-scuola per i bambini poveri, inoltre occasionalmente diamo una mano come volontari nella distribuzione dei viveri ai bisognosi. In futuro (quando giungeranno i rinforzi) abbiamo in mente di espandere il nostro impegno su tutti i fronti.

Sono diverse decine le persone che mi hanno detto di essere interessate a questo progetto, ma essendo quasi tutte donne, ritengo opportuno che nasca prima il ramo femminile, poi, se Dio vorrà, anche quello maschile. Io e le mie collaboratrici stiamo vagliando le candidature pervenuteci, noi cerchiamo persone che siano seriamente interessate alla pratica della vita devota e che vogliano dedicarsi anche a opere caritative e apostoliche. Per poter far parte del gruppo bisogna amare, come San Francesco di Sales, lo spirito di dolcezza, mansuetudine, affabilità e carità fraterna, senza il quale la vita comunitaria diventerebbe difficilmente sopportabile. Le persone aspre, acide, severe, irascibili, scorbutiche e petulanti non sono adatte al nostro progetto.

Attualmente viviamo in alloggi messi temporaneamente a nostra disposizione da persone dal cuore grande, le quali ci hanno offerto l'uso anche di un'altra struttura molto ampia in cui ci trasferiremo nei prossimi mesi, dopo che sarà stata messa a posto. Queste persone che ci stanno aiutando sono molto buone con noi, anche se non seguono la Messa tridentina. Del resto, anche la nostra comunità di fedeli laici è aperta a tutti, non solo a coloro che hanno “l'opzione preferenziale” per la liturgia tradizionale.

Visto che in pochi mesi diverse decine di persone mi hanno manifestato il proprio interesse per questa iniziativa (molte mi hanno contattato anche quando era ancora un progetto solo “sulla carta”), mi domando chissà cosa succederà in futuro se la comunità cristiana dovesse riuscire a decollare stabilmente. Nascerà un vero e proprio movimento ecclesiale di fedeli laici? Il futuro è nelle mani di Dio, staremo a vedere cosa accadrà. Le cose stanno procedendo serenamente, senza che io debba affannarmi o preoccuparmi in maniera smodata per il futuro. Ho l'impressione che le “porte” si stiano aprendo da sole, come se qualcuno mi stia spianando la strada. Pochi mesi fa parlavo del progetto senza avere nulla di concreto tra le mani, adesso invece opero già sul posto, ho visionato personalmente la struttura che ci vogliono affidare prossimamente (senza che noi l'avessimo richiesta), e ho una folta lista di altre persone interessate alla comunità. 

Abbiamo scelto di fare gratuitamente il dopo-scuola (lo facciamo presso le aule parrocchiali) e le altre opere caritative di cui ci occuperemo in futuro, perché vogliamo andare incontro alle persone più bisognose e abbandonate, le quali non possono permettersi di retribuirci economicamente. Non vogliamo aprire una cooperativa o un'azienda, perché altrimenti coloro che beneficiano delle nostre opere diventerebbero per noi dei normali “clienti”, non li vedremmo più come dei fratelli da aiutare in maniera disinteressata.

Per realizzare questo progetto ho lasciato tutto e mi sono trasferito in un'altra regione. Ho poco tempo libero perché oltre al dopo-scuola devo occuparmi anche di fare la spesa, cucinare, lavare i panni (a mano), ecc. Ormai mi sostengo economicamente quasi esclusivamente grazie ai miei blog, cioè grazie ai liberi contributi che mi inviano i lettori che apprezzano ciò che scrivo. Circa il 70% dei contributi mi vengono inviati da gentilissime lettrici con un cuore materno (anche quelle che non hanno figli). Ovviamente i soldi che ricevo cerco di usarli con parsimonia, cioè cercando di evitare spese futili, conduco infatti una vita spartana, spesso la mia cena consiste essenzialmente in un barattolo di lenticchie lessate acquistate al Conad per 30 centesimi (Eurospin le vende a 35 cent).  :-)  Ovviamente non mangio solo cibi in scatola, ma a volte mi metto a cucinare (solo cose semplici come il “riso in bianco”, la “pasta al sugo”, le “uova al tegamino”, eccetera).  :-)  

A coloro che mi hanno affidato temporaneamente un alloggio tutto per me e pagano pure la luce, il gas e l'acqua che consumo (pagano anche le utenze delle ragazze che mi aiutano nel dopo-scuola e che abitano in alloggi di proprietà delle persone che ci hanno accolto), ho detto che vorrei sdebitarmi, ma hanno rifiutato perché vogliono che i “miei” soldi vengano usati per comprare da mangiare per la comunità. Tra l'altro quando nei prossimi mesi ci trasferiremo nell'altra struttura che ci hanno offerto, dovremo acquistare molte cose tra cui pentole, piatti, letti, materassi, piumoni (qui in inverno fa freddo perché siamo a circa 400 metri sul livello del mare), lavatrice, frigorifero, eccetera. Inoltre dovremo anche accollarci le spese di luce, gas e acqua. Però, non sono preoccupato per il futuro. Noi non vogliamo vivere qui per fare villeggiatura, ma per praticare le virtù cristiane, vivere intensamente la vita spirituale, e dedicarci ad opere caritative e apostoliche in collaborazione con le autorità ecclesiastiche. Se è volontà di Dio che questo progetto continui a svilupparsi ci farà trovare i mezzi per andare avanti, altrimenti sarà necessario fare fagotto e tornarsene ognuno a casa dei propri genitori. Come ho già detto, fino ad ora si sono “aperte da sole” diverse porte che ci hanno condotto sin qua. Confidiamo in Dio nella speranza di compiere qualcosa per la sua maggior gloria durante il tempo che ci rimane da vivere su questa terra.


Ringrazio di cuore tutti coloro che mi hanno aiutato: senza il vostro contributo come avrei potuto lasciare tutto per imbarcarmi in questa avventura? Che Iddio e la Mediatrice di tutte le grazie vi ricompensino!