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lunedì 26 ottobre 2015

Testimonianza di un pellegrino del popolo del Summorum Pontificum

Un militante del Popolo del "Summorum Pontificum" mi ha inviato una testimonianza che pubblico volentieri.


Carissimo D.,
                          di ritorno dal Pellegrinaggio a Roma del Popolo Summorum Pontificum, del quale per grazia di Dio e nessun mio merito mi onoro di far parte, vorrei solo sussurrarti all’orecchio questa notiziuola, che non troverai in nessun reportage e su nessun sito web. Perché il bene più grande, chissà perché, non fa quasi mai notizia.

E’ cosa piccola piccola, ma a me ha scaldato il cuore, perché in realtà è grande grande.

Al Pontificale di S.E. Rev.ma Mons. Pozzo, Venerdì 23 alle 18.30 in S. Maria in Campitelli, si è presentato un Cardinale. Senza seguito, senza scorta, senza rumore, senza alcuna pompa. Anziano, curvo e claudicante, con il suo bastone da passeggio – più che altro una vera e propria stampella – ed una buona persona che lo aiutava ad andare avanti.

Era il Card. Brandmueller, l’uomo che ha tuonato contro i suoi eterodossi connazionali: il viso di un buon parroco, abituato a vederne ed a sentirne tante … E mentre il celebrante ed i numerosissimi sacerdoti entravano processionalmente in coro, paludati nei meravigliosi abiti che la Santa Liturgia Tradizionale prescrive, Sua Eminenza Walter, il Sig. Card. Brandmueller, zoppicando, appoggiato al bastone ed all’anima buona che lo sosteneva, passava benedicente tra i banchi della Chiesa.

Il campione di tante battaglie per la purezza della dottrina e della Verità, procedeva benedicendo tutti, guardando tutti negli occhi ed a tutti concedendo un sincero sorriso. E tutti, per riconoscenza, davanti a lui – segno visibile di quel Christus del quel Egli è così chiaramente un alter – hanno piegato le ginocchia!

Mi ha ricordato, nel suo abito rosso un po’ vecchio e portato con tanta dignità e nessunissima ostentazione, il parroco di quando ero un bambino, salesiano tutto Maria SS., Don Bosco (che ancora non era S. Giovanni Bosco) e “pregate Savio Domenico”. Un parroco esigente ma buono, pieno di un’umiltà talmente evidente e di un’affabilità così spiccata da impersonare il famoso mitis et humilis corde…

Sono questi i testimoni dei quali abbiamo tanto bisogno: intransigenti sulla Dottrina (nec iota unum!) – che è la Parola del Signore, e non si cambia mai, dovesse cadere il mondo – e pieni di amore, di carità e vera misericordia verso i figli: perché questo è il compito di un Padre.

Grazie Sig. Cardinale Walter. Grazie. Sia lodato Nostro Signore Gesù Cristo per Lei e la Sua testimonianza. Continui a darci il suo esempio di vero pastore, in mezzo a tanta desolazione!

In J et M

(Lettera firmata)