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martedì 16 maggio 2023

Fare attenzione ai corteggiatori mondani

Ripubblico la lettera che anni fa mi scrisse una lettrice del blog che stava ricevendo numerose avances dai suoi spasimanti.


Carissimo fratello in Cristo,
                                                    sarebbe per me una grande gioia poter instaurare con te un dialogo spirituale, che sarebbe sicuramente proficuo per la mia anima.

Saprai perfettamente infatti che noi giovani ci troviamo a convivere con molti ragazzi che parlano di Dio solo per offenderLo, o evitano direttamente l'argomento. Ma non si limitano solo a questo: cercano sempre, senza stancarsi, di richiamarci al loro stile di vita. Se non gli diamo retta, allora passano dal tentativo di seduzione alla denigrazione, spesso pubblica. Vivere a questa maniera è una continua lotta che affronto (affrontiamo) col sorriso sulle labbra per amore di Gesù. Spero soprattutto che qualcuno di loro, vedendo la gioia che porta una persona che si sforza di vivere in castità e nel reprimere le nuove mode come il vestire volgare o il frequentare le discoteche, capiscano che la vita non gira attorno a queste distrazioni, ma che c'è qualcosa di più, qualcosa che rende il "giogo" dolce a chi lo porta.

Nonostante questo, lo confesso, a volte l'anima mia si stanca e ha bisogno di trovare conforto. E lo trova: in Gesù Sacramentato (che è la vera e propria "ricarica" quotidiana), gli altri Sacramenti, la preghiera. Quando poi trovo creature in grado di capirmi, di ascoltarmi, di condividere ciò che penso, essendo abituata a tutt'altro, gioisco: sto bene con loro, gradisco la loro amicizia. Per questo mi piacerebbe poter parlare con te, ogni tanto [...].

Ti volevo poi chiedere un consiglio: faccio bene a respingere i ragazzi che in questo periodo chiedono di conoscermi meglio? Alcuni sono più maturi ed allora spiego che sono in un momento delicato, dove non posso avere distrazioni; altri sono giovani di mondo, e a loro dico direttamente che sono già fidanzata. Mi chiedo se faccia bene o se piuttosto debba provare a conoscerli sperando che siano stati mandati da Dio, per dar loro un esempio o come prova della mia eventuale vocazione matrimoniale. Ti confido che sono più propensa a pensare che non vengano da Gesù come dono, ma piuttosto come prova d'amore, perché non mi sono mai vista al centro di tante "richieste" quanto in quest'ultimo periodo. Per altro non sono cose piacevoli per me perché talvolta a frenarmi è solo la volontà, al pensiero della mia eventuale vocazione.

Ad ultimo ti volevo ringraziare perché domenica uno dei due monasteri mi ha risposto e mi ha affidato suor [...] come cappellana (cioè la suora di clausura che per il resto della vita offrirà le sue preghiere e penitenze per il bene di questa lettrice del blog, n.d.r.): avverto già i benefici di questo grande dono.

Un caro saluto in Gesù e Maria,
(lettera firmata)



Cara sorella in Cristo, 
                                          per vivere cristianamente in questa società secolarizzata e ostile al Vangelo è necessario avere una “volontà di ferro”, onde evitare di farsi trascinare dalla corrente putrida dei vizi che ammorbano il mondo. Purtroppo tanti cristiani che da fanciulli erano pii e devoti, divenuti più grandi si sono lasciati ammaliare dalla mentalità mondana e hanno voltato le spalle a Cristo Redentore. Il problema è che, umanamente parlando, è molto difficile saper andare controcorrente, infatti è molto forte la tentazione di seguire la massa, fare quel che fanno gli altri, per non sentirsi “diversi”. Per sconfiggere questa pericolosissima tentazione bisogna fortificarsi con le armi della Fede: le preghiere, le penitenze, le letture spirituali, le meditazioni, i sacramenti, ecc. Se una persona non ha una visione soprannaturale della vita, prima o poi finisce per adeguarsi alla mentalità mondana, la quale è opposta a quella del Vangelo di Nostro Signore. Per questo motivo bisogna ricordare ogni giorno alla propria anima che il vero scopo per cui siamo stati messi su questa Terra, non consiste nell'ammassare beni materiali e divertirsi sfrenatamente, ma nel conoscere, amare e servire Dio, nella speranza di salvarci dalla perdizione eterna. A tal proposito lo Spirito Santo nella Sacra Scrittura ci raccomanda: «In omnibus operibus tuis, memorare novissima tua, et in aeternum non peccabis». È proprio così: se noi riflettiamo sul fatto che un giorno dovremo morire e che dovremo ritrovarci dinanzi all'inappellabile tribunale di Gesù Cristo per rendere conto di tutte le nostre azioni, le cose della Terra ci appariranno in maniera diversa. Ad esempio, se una persona ha l'occasione di fare un sacco di soldi truffando il prossimo, se riflette che facendo quell'azione offende gravemente Dio e uccide la propria anima con un peccato mortale, allora potrà facilmente comprendere che non vale la pena andare eternamente all'inferno per dei beni materiali. Quindi il consiglio che ti do è di agire avendo sempre una visione soprannaturale della vita, ricordandoti che la tua missione suprema in questa valle di lacrime è di salvarti l'anima per dare gloria a Dio. Tutto ciò che non tende a questo scopo è vanità delle vanità. Inoltre per rendere virilmente granitica la forza di volontà, quando sarai tentata dal diavolo a commettere qualche trasgressione dei divini Comandamenti, sarà di aiuto ricordarti di quel che diceva San Domenico Savio: “La morte, ma non peccati!”.

Per quanto riguarda il fatto che molti ragazzi ti fanno la corte, ti confesso che non sono affatto stupito. Adesso ti spiego. Io non conosco il tuo aspetto esteriore, tuttavia dalle e-mail che mi hai scritto sinora ho compreso che sei una persona spirituale e quindi ti sforzi di praticare le virtù cristiane. Devi sapere che agli uomini, sia a quelli cristiani che a quelli mondani, piacciono molto le donne virtuose, le quali hanno la fama di essere dolci, fedeli, sincere, leali, e piene di abnegazione per i loro fidanzati e mariti. Ecco perché persino gli atei si sposano volentieri con le donne virtuose. Invece le ragazze che si concedono facilmente e che in generale vivono in maniera “poco virtuosa”, sono ricercate solo per avventure passeggere, ma non sono molto ricercate da coloro che vogliono instaurare dei rapporti sentimentali stabili.

Fatta questa premessa, penso che tu stia facendo bene a rifiutare le avances dei tuoi corteggiatori. La vita matrimoniale è una cosa buona, anche se un dogma definito infallibilmente dal Concilio di Trento afferma che non è lo stato più perfetto. I tradizionali manuali di Teologia Morale insegnano che il periodo di fidanzamento serve per consentire ai fidanzati di conoscersi meglio e verificare se sono compatibili per una eventuale vita matrimoniale. Il problema è che spesso il fidanzamento diventa l'occasione per commettere una marea di peccati, quindi bisogna essere molto prudenti. 

Dunque, che fare? Visto che non hai ancora 18 anni, e quindi difficilmente potresti sposarti in tempi brevi, ritengo inutile fidanzarsi molti anni prima di un eventuale matrimonio. Inoltre tu non sai ancora qual è lo stato di vita che Dio, nella sua infinita sapienza, ti chiamerà ad eleggere per il bene dell'anima tua. Visto che stai riflettendo anche sulla vocazione religiosa, puoi tranquillamente considerarti “fidanzata” di Gesù. Anche Santa Teresa di Lisieux, prima di entrare in monastero, si considerava Sua fidanzata. Addirittura Sant'Antonio di Padova afferma: “Omnes animae sponsae sunt Christi”, cioè tutte anime sono spose di Cristo.

Adesso la priorità è di fortificarti nella fede facendo delle buone letture spirituali, ad esempio leggendo i classici del cattolicesimo (“Imitazione di Cristo”, “Storia di un'anima”, “Le Glorie di Maria”, “Pratica di amar Gesù Cristo”, “Visite al Santissimo Sacramento e a Maria Santissima”, “Apparecchio alla morte”, “Del gran mezzo della preghiera”, “Uniformità alla volontà di Dio”, “Compendio di Teologia Ascetica e Mistica”, eccetera). Nel frattempo dovresti continuare a pregare e riflettere sullo stato di vita da eleggere, per cercare di capire se Dio ti chiama a diventare sposa di un uomo di questa Terra, oppure sposa di Gesù Cristo, il Re del Cielo. Dopo che avrai finito il liceo potresti partecipare agli esercizi spirituali di Sant'Ignazio di Loyola, i quali sono utili a tutti, ma soprattutto a coloro che stanno deliberando circa l'elezione dello stato di vita.

Se vuoi puoi anche continuare a dedicare ogni giorno qualche decina di minuti per leggere i miei blog, che io mi sforzo di tenerli aggiornati per aiutare quotidianamente le persone amanti della vita devota ad elevare l'animo alle cose celesti, che sono le cose che contano davvero nella vita.

L'intramontabile Catechismo di San Pio X  insegna che chi riceve il sacramento della Cresima diventa un perfetto cristiano e soldato di Gesù Cristo, cioè ottiene il coraggio di professare la fede come un valoroso milite in battaglia. Coraggio, continua a militare sotto il vessillo di Cristo Re, l'unico vincitore del mondo, praticando con tenace fervore la pratica delle virtù cristiane e disprezzando la fetida e ingannatrice mentalità mondana! Sii sempre pronta ad ogni rinuncia, ad ogni sacrificio, pur di raggiungere lo scopo supremo della tua vita: salvarti l'anima per dare gusto alla Santissima Trinità.
  
In Cordibus Iesu et Mariae,

Cordialiter