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sabato 7 novembre 2015

Piangere per amore

Tempo fa una ragazza mi ha confidato di aver pianto per amore del Redentore Divino...


Carissimo D.,
                       ti scrivo per darti una notizia meravigliosa: probabilmente durante le vacanze di Pasqua farò la mia prima esperienza vocazionale! E' da molto tempo che lo desidero e prego il Signore per questo. Non so ancora se questa sarà la mia strada, ma ogni giorno che passa sento crescere in me il desiderio di donarmi tutta a Gesù e Maria, e "segretamente" mi considero fidanzata con Lui. Desidero passare qualche giorno ancora più vicina a Gesù che spero tanto mi voglia prendere presto tutta con Sé. L'unica cosa che un po' mi preoccupa è il fatto che non ho un padre spirituale che possa aiutarmi a capire la Volontà del Signore, come ti ho scritto l'ultima volta ho accennato qualcosa al mio parroco ma poi non gli ho detto più niente perchè c'è un qualcosa che mi trattiene dal parlargli apertamente, quindi per adesso mi confido solo con te e con suor [...].

I miei genitori lo sanno, ma non parlo molto con loro di queste cose...anche se non si oppongono alla vocazione, però hanno una visione un po' diversa e non riescono a capire fino in fondo quello che provo. Mi dicono che ho "troppa fretta" e che dovrei aspettare a fare un'esperienza vocazionale perchè magari sono tutti "castelli in aria", e mettono continuamente in evidenza i miei tanti errori. A volte mi rimproverano dicendo che devo vivere nella realtà in cui sono chiamata in questo momento e lo vedono come un'evasione. Io però penso che questo mi aiuti a vivere più profondamente le cose di tutti i giorni e non ho nessuna intenzione di "evadere". Loro ci tengono che finito il liceo faccia l'università, ma io sento sempre più chiaramente che la mia strada è un'altra e non voglio rimandare a lungo il "matrimonio" con Gesù, se questa sarà la Sua volontà. Capisco la loro preoccupazione, ma amo tanto il Signore e voglio amarLo sempre di più, solo abbandonandomi in Lui mi sento sicura e felice, anche se è vero che ho ancora molta strada da fare prima di diventare santa... A volte sento di amarlo così tanto che mi sembra di scoppiare, mi batte forte il cuore come se fossi innamorata di qualcuno, e non posso far altro che piangere per sfogare la grandissima gioia che ho dentro. Allo stesso tempo mi sento così piccola e debole che mi sento indegna di essere Sua sposa e non capisco perchè abbia scelto proprio me, quando ci sono tante altre che potrebbero amarLo molto di più... Mi metto nelle sue mani con tutta la mia piccolezza, ci penserà Lui a fare di me quello che più Gli piace.

I momenti di difficoltà sono tanti e spesso penso di aver sbagliato tutto e di essere superba nel credere di avere la vocazione, ma ciò che mi dà certezza che non sto sbagliando è che passate queste prove, l'amore per Lui e il desiderio di essere Sua per sempre diventa più grande, e tanti piccoli "regali" della mia Mamma del Cielo sembrano mandati apposta per incoraggiarmi ad andare avanti...sono cose apparentemente insignificanti che noto solo io, ma mi danno tanta forza.

Ultimamente la scuola è un grande peso per me e non vorrei che questo influenzasse la mia scelta, il Rosario che recito tutte le mattine mi aiuta molto e cerco di viverla il più serenamente possibile impegnandomi con tutta me stessa, e chiedo al Signore di vederLo anche lì....cosa per niente facile!

Avrei altre cose da dirti ma non posso dilungarmi troppo, continuo a ricordare te e tutti i lettori del blog nella preghiera, anche tu prega per me perché possa fare la volontà di Dio.

Un caro saluto in Gesù e Maria,
(lettera firmata)


Cara sorella in Cristo,
                                   sono felicissimo di sapere che probabilmente trascorrerai le feste pasquali in un buon istituto religioso. Lì potrai vivere intensamente i giorni della Settimana Santa e meditare con più fervore sulla dolorosa Passione del Redentore Divino.

Non è facile trovare in giro dei buoni direttori spirituali con cui confidarsi. Insegnano i manuali di ascetica che affinché la direzione spirituale sia efficace c'è bisogno che il direttore ispiri fiducia. Se non c'è fiducia, è difficile aprire il proprio cuore, quindi la direzione è inutile. Dunque, quando troverai un sacerdote dotto, caritatevole e prudente che ti ispira fiducia, allora potrai parlargli della vocazione. Dove trovarlo? So che lì dove andrai per l'esperienza vocazionale ci sono anche dei buoni sacerdoti che potranno aiutarti.

Non preoccuparti del fatto che i tuoi genitori non riescono a comprendere quello che senti dentro di te. È una cosa normale, loro infatti sono persone sposate, quindi non sono esperte in questioni che riguardano la vocazione religiosa, si tratta di un argomento in cui non hanno nessuna competenza e nessuna esperienza. Ecco perché San Tommaso d'Aquino diceva che sul tema della vocazione non bisogna chiedere consiglio ai genitori. Fai bene a cercare di evitare di parlare con loro di questo argomento. E comunque, quando non sono d'accordo con te, non devi preoccuparti, ti basterà dire con mansuetudine e pacatezza che se eventualmente la tua non è una vera vocazione, te ne tornerai a casa dopo pochi giorni, come hanno fatto altre ragazze. Infatti, difficilmente una persona è capace di resistere in convento senza avere la vocazione. Ma questa è solo una cosa da dire ai tuoi genitori per tranquillizzarli, perché in realtà io nutro moltissime speranze che la tua sia vera vocazione. È da oltre un anno che mi scrivi, se fosse stato solo un fuoco di paglia, avresti già cambiato idea da tempo, e invece sei ancora qua a parlarmi del tuo desiderio di consacrarti a Dio. Cos'è che mi fa essere così fiducioso sulla tua vocazione? Sono le motivazioni che mi hai raccontato in tutti questi mesi. Infatti la vocazione si valuta principalmente per la retta intenzione del candidato, e tu mi hai detto che vuoi entrare in convento per vivere più unita a Gesù, per consolarLo, per donarti a Lui, per dedicarti alla salvezza delle anime, per poter vivere il cristianesimo in maniera più profonda... insomma per amare con più intensità Dio e il prossimo. Spetterà alle superiore dell'istituto valutare la tua vocazione, ma io sono fiducioso che ti accoglieranno a braccia aperte; anzi, apertissime!

Approfitto dell'occasione per incoraggiarti a perseverare, e per porgerti cordiali saluti in Cristo Redentore e Maria Corredentrice del genere umano.

Cordialiter