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giovedì 31 dicembre 2015

Bilancio 2015 del movimento tradizionale

Siamo ormai a fine anno, è giunto il momento di stilare il bilancio 2015 del movimento tradizionale.

- Il numero di vescovi e cardinali che hanno celebrato (o assistito) la Messa tradizionale dopo la promulgazione del Motu Proprio Summorum Pontificum è arrivato a circa 400.

- Il numero dei fedeli legati alla liturgia tradizionale ha continuato a crescere.

- Sono stati nominati nuovi vescovi particolarmente sensibili alle tematiche del movimento tradizionale.

- Anche quest'anno sono state numerose le vocazioni religiose e sacerdotali negli istituti legati all'antica forma liturgica.

- Sono stati canonizzati San Luigi Martin e Santa Zelia Guerin (i genitori di Santa Teresa di Lisieux), i quali sono molto amati negli ambienti tradizionali, anche perché ebbero il coraggio di procreare 9 figli (i tradizionalisti stimano assai le famiglie numerose).

- Il Papa ha concesso agli oltre 500 sacerdoti della Fraternità Sacerdotale San Pio X la facoltà di amministrare il sacramento della Riconciliazione durante l'anno giubilare.

- In Slovenia, anche grazie alla mobilitazione dei cattolici fedeli alla Tradizione, il popolo ha abrogato con un referendum l'iniqua legge statale con la quale era stato legalizzato il matrimonio omosessuale (le unioni dello stesso sesso sono contrarie alla Legge Eterna di Dio), dando alle coppie gay addirittura la possibilità di adottare i bambini. 

- L'armata rossa modernista ha continuato a perdere importanti posizioni strategiche. Ormai sembra uno sgangherato esercito di vegliardi allo sbando.

- Anche il quarto Pellegrinaggio a Roma del "Popolo Summorum Pontificum" è stato un successo (a me sembra che quest'anno si sia registrato il record storico di presenze).

- L'ipotesi di dare la Comunione ai divorziati risposati che non intendono cessare di convivere "more uxorio", ha suscitato la forte opposizione di molti fedeli (anche di ambienti non legati alla liturgia antica). Se qualcuno sperava che la pratica sacrilega venisse accolta con entusiasmo dal popolo, senza incontrare ostacoli, è rimasto deluso. 

Come non rendere grazie a Dio per tutto ciò? Ovviamente non ci sono state solo rose e fiori, sono infatti proseguite in vari modi le persecuzioni dei denigratori della Messa gregoriana, ma come ho già spiegato in passato, costoro contribuiscono indirettamente alla crescita del movimento liturgico legato alla forma straordinaria della liturgia. Una cosa è chiara a tutti: dopo l'11 febbraio 2013 (giorno dell'annuncio delle dimissioni di Papa Benedetto XVI), non c'è stato nessun “rompete le righe!” del movimento tradizionale. Se qualche modernista con l'acquolina in bocca si aspettava che il movimento si sfaldasse, è rimasto a bocca asciutta.

Speriamo che il 2016 sia un anno di ulteriore crescita della Tradizione Cattolica nel mondo, per il bene delle anime e la maggior gloria di Dio.