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lunedì 18 gennaio 2016

Perché amiamo la Messa tridentina (-)

Tempo fa una gentile lettrice del blog mi ha confidato che preferisce assistere alla Messa tradizionale nonostante la lunga distanza che deve percorrere...


Caro D., 
                come stai? 

[...] Seguo regolarmente il tuo blog e spesso vi trovo spunti su cui riflettere. [...] Ringrazio Dio di avermi condotto, dopo tanti anni, a riscoprire il tesoro della fede cattolica nel solco della Tradizione, anche se devo riconoscere di non essere mai stata tanto distante e che i disagi che avvertivo nell'ambiente circostante (parrocchiale o altro) erano dovuti alle tante stranezze che si producono [...] rispetto alla sana e semplice fede trasmessaci dal Magistero perenne. 

Da alcuni mesi partecipo quasi sempre (intendo la domenica, sai che fortuna se fosse anche durante la settimana!) alla messa in rito antico: che grazia! Davvero la si segue senza fatica e se ne esce arricchiti. Mi aiutano molto anche i momenti di silenzio che ci sono. Non è la stessa cosa di una messa Novus Ordo, pur se celebrata bene con il migliore dei sacerdoti. Spero di continuare ad avere la possibilità di parteciparvi; infatti devo percorrere un certo numero di chilometri, tuttavia non è questo l'ostacolo maggiore. 

Per il resto, che dire? Ho il cuore dolorante per la situazione della Chiesa. Quasi non passa giorno che non ci sia una “novità” (penso tu capisca cosa voglio dire con il termine “novità”, l'ho usato per essere chiara e concisa). Andiamo avanti: vediamo fino a dove si spingono, tanto ormai non c'è neppure alcun pudore di mascherare almeno il tradimento. Da parte mia cerco di pregare, di offrire le mie azioni e gli eventuali dolori e, dove e posso fare qualcosa di concreto, farlo. Soprattutto cerco di non perdere la fiducia in Lui, sapendo che alla fine Lui vincerà. Negli ultimi giorni ho letto una frase di S. Giovanna D'Arco, che diceva più o meno: a noi tocca combattere, la vittoria viene da Dio. 

[...] 

Un caro saluto in Gesù e Maria, 

(Lettera firmata)


Cara sorella in Cristo,
                                            comprendo bene il tuo amore per la Messa in rito antico. Contrariamente a quello che pensano molti nostri persecutori modernisti, noi non seguiamo la liturgia tradizionale per fare la parte degli snob che pregano in latino. Noi, spesso a costo di molti sacrifici, seguiamo il Vetus Ordo Missae perché lo viviamo in maniera più intensa e profonda, siamo attratti dall'affascinante sacralità del rito e percepiamo fortemente l'essenza sacrificale della Messa nella quale si rinnova il Santo Sacrificio del Redentore Divino. Insomma alla Messa tridentina vi partecipiamo in maniera attenta e devota, nutrendo in maniera abbonante la nostra anima. Invece alla Messa in rito moderno, anche se celebrata con devozione e senza abusi liturgici, ci distraiamo molto più facilmente e le nostre anime non si sentono molto edificate come quando assistono al rito tradizionale. Purtroppo, non tutti riescono a capire le nostre aspirazioni liturgiche e spirituali. Personalmente sono convinto che la Messa tridentina sia particolarmente adatta alle anime contemplative e in generale a coloro che praticano un'intensa vita spirituale. Per esempio,  durante il Canone Romano (la preghiera di Consacrazione che nel rito antico viene pronunciata sottovoce dal sacerdote), in quell'apparente silenzio, mentre una persona spirituale si immerge nell'orazione mentale e offre in oblazione alla Santissima Trinità il Santo Sacrificio di Cristo, invece un'anima “poco spirituale” non sa che fare in quei momenti, si distrae facilmente e si annoia certamente, desiderando di poter tornare al più presto alla Messa in rito moderno, nella quale è molto facile avere la tentazione di assistere passivamente alla Consacrazione, limitandosi ad ascoltare quel che dice il prete a voce alta, e quindi senza fare attivamente nel proprio cuore degli atti di adorazione, oblazione, impetrazione, carità perfetta, ecc.

Per quanto riguarda la situazione ecclesiale, il mio cuore è in lacrime al pensiero della strage di anime che l'eresia modernista sta compiendo tra i cattolici. Noi ormai siamo vaccinati contro gli errori in campo dogmatico e morale diffusi a piene mani dai modernisti, ma in giro c'è tanta gente ingenua che non ha mai letto manuali teologici scritti da autori fedeli al Magistero perenne della Chiesa, e pertanto si lascia abbindolare dai “comunistelli di sacrestia” (come li chiamava il grande Cardinale Alfredo Ottaviani), i quali insegnano errori nefasti che trascinano le anime all'inferno. Ecco alcuni esempi di stupidaggini che diffondono tra la gente:

-) prima del matrimonio i fidanzati fanno bene ad andare a convivere per alcuni mesi per poter conoscersi meglio;

-) l'uso degli anticoncezionali è moralmente lecito;

-) gli omosessuali possono convivere “more uxorio” (cioè nel modo dei coniugi) purché rimangano fedeli al partner;

-) le unioni omosessuali “more uxorio” conducono alla santità;

-) i divorziati risposati possono ricevere l'assoluzione sacramentale e ricevere la Comunione anche se non sono pentiti di aver commesso adulterio e non hanno il fermo proposito di non peccare più in avvenire;

-) ormai la società è cambiata, pertanto i rapporti prematrimoniali non dovremmo più considerarli peccati mortali;

-) non è necessario confessare i propri peccati, poiché tanto Dio li conosce già;

-) non bisogna battezzare i bambini piccoli, ma solo gli adulti, o al massimo i ragazzini che hanno già l'uso della ragione;

-) non c'è nulla di male nell'usare abiti osceni che inducono il prossimo a commettere peccati mortali accettando deliberatamente pensieri impuri;

-) i dogmi di fede definiti dal Concilio di Trento possono essere messi in discussione perché ormai sono passati tanti anni;

-) anche se la Chiesa Cattolica col Concilio di Trento insegna infallibilmente che anche in un frammento di Ostia consacrata è davvero presente Cristo con tutto il corpo, sangue, anima e divinità, noi non dobbiamo preoccuparci se per colpevole negligenza qualche frammento cade per terra al momento della distribuzione della Comunione;

-) ogni cristiano deve essere lasciato libero di credere ai dogmi che gli piacciono e di rifiutare i dogmi che non gli stanno simpatici.

Questi che ho elencato sono solo alcuni dei gravi errori che circolano tra i fedeli. Però, mentre i fedeli “vaccinati” sanno che devono rifiutare gli errori, invece i fedeli “non vaccinati” spesso si lasciano ingannare perché coloro che glieli insegnano sono “teologi” (il Cardinale Ottaviani li definiva “teologastri”). 

La situazione ecclesiale è semplicemente drammatica. Tuttavia, dobbiamo continuare a credere fermamente che il Signore non permetterà agli inferi di prevalere sulla Chiesa Cattolica, che alla fine riuscirà a trionfare, come del resto è sempre avvenuto in passato contro tutti gli altri nemici (arianesimo, pelagianesimo, donatismo, iconoclastia, luteranesimo, calvinismo, giansenismo, regalismo, giacobinismo, marxismo, eccetera). Passano i pericoli per il Corpo Mistico di Cristo, ma la vittoria rimane! Sempre!

Non so quando, ma prima o poi anche il modernismo verrà sconfitto. È già accaduto nella storia che il popolo di Dio sembrava sul punto di soccombere, ma poi è intervenuta la Santissima Trinità a sbaragliare gli avversari e a far vincere i suoi seguaci. Dunque, anche se sembra che la Chiesa sia quasi sul punto di soccombere, dobbiamo essere incrollabilmente certi che alla fine trionferà. Ancora una volta la Beata Vergine Maria, Colei che ha sconfitto tutte le eresie, è la Condottiera che porterà la Chiesa Militante alla vittoria!

Ti saluto cordialmente in Cordibus Iesu et Mariae,

Cordialiter