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venerdì 29 marzo 2019

I sedevacantisti sono scismatici

Ogni tanto una cara lettrice del blog, verso la quale nutro molta stima, mi scrive per chiedermi di chiarire qualche dubbio che l’angustia. Tempo fa mi ha domandato se sia peccaminoso assistere alle Messe celebrate dai sedevacantisti, cioè di coloro che pensano che la Chiesa Cattolica sia senza Papa dal 1958.


Ciao D.! Ho una domanda da farti e sono piuttosto preoccupata. Una persona che conosco, domenica parteciperà ad una celebrazione tenuta da don (...). La mia domanda è la seguente: è peccato parteciparvi anche senza fare la Comunione? Sarei molto contenta se tu potessi aiutarmi.


Carissima in Cristo, 
                                 fai bene a chiedermi informazioni ogni volta che hai dei dubbi. Tra l'altro per me è una grande gioia poter aiutarti e farti del bene per quanto mi è possibile.

So bene chi è don (…), ha abbracciato il sedevacantismo, dottrina erronea secondo cui la Sede di Pietro sarebbe vacante dal 9 ottobre del 1958, cioè dal giorno in cui morì il grande Papa Pio XII. I gruppi sedevacantisti sono delle vere e proprie sette scismatiche separate dalla Chiesa Cattolica, con a capo dei vescovi che hanno ricevuto l'ordinazione episcopale in maniera scismatica.

Il sedevacantismo, oltre ad essere una dottrina scismatica, è anche eretica, poiché di fatto nega che la Chiesa Cattolica sia "indefettibile" (cioè che non può mai venir meno) e "visibile" (cioè facilmente riconoscibile). Tra l'altro i sedevacantisti sono divisi in tanti gruppetti autonomi, quindi anche se uno volesse diventare un membro di una delle loro Chiese, pensando sia quella vera fondata da Cristo, avrebbe "l'imbarazzo della scelta", dato che dovrebbe decidere tra tante piccole Chiese autocefale.

Fortunatamente noi sappiamo che la vera Chiesa fondata da Cristo è quella in comunione col successore di San Pietro, chiunque egli sia. Tutti i santi sono sempre stati fedeli al Papa. I sedevacantisti dicono che i successori di Papa Pacelli non sono veri Pontefici. Invece San Pio da Pietrelcina e Santa Maria Maravillas (due grandi santi e mistici del XX secolo), sin quando vissero, riconobbero l'autorità dei successori di Pio XII. Io preferisco seguire l'esempio dei santi.

Dunque assistere alle Messe dei sedevacantisti equivale ad assistere a riti sacri di altre confessioni cristiane non cattoliche. Sui vecchi manuali di Teologia Morale si parla di "comunicazione in atti di culto" con acattolici. Essa può essere attiva o passiva. La partecipazione attiva è proibita essenzialmente dalla legge naturale (la quale è perennemente valida, poiché nessuna creatura può abrogare una legge stabilita da Dio). La partecipazione passiva (cioè come semplici spettatori, quindi senza pregare e cantare insieme agli acattolici) può essere permessa quando sussistono gravi ragioni d'ufficio o di cortesia, purché sia escluso il pericolo di perversione o di scandalo.

Nel caso che mi hai esposto appare evidente che sia peccaminoso assistere non solo in modo attivo a una Messa di don (...), ma anche in modo passivo, poiché ascoltando le sue omelie c'è il rischio di perversione, cioè di lasciarsi abbindolare dalle tesi sedevacantiste (questi sacerdoti sono abilissimi a propagandare le proprie dottrine, pertanto è meglio evitare di ascoltare quel che dicono al riguardo della fede).

Per lo stesso motivo la legge naturale proibisce di leggere i libri e i siti internet dei sedevacantisti, poiché leggendoli ci si espone al rischio di mettere in pericolo la propria fede cattolica (se il rischio è prossimo il peccato è grave, se il rischio è remoto il peccato è veniale). Lo ripeto, da un punto di vista teologico le varie tesi sedevacantiste sono semplicemente insostenibili. Numerosi, dotti e autorevoli teologi tra cui i Cardinali Ottaviani, Siri, Ruffini, Roberti, Stickler, Browne, Spellman, Bacci, Larraona, sin quando vissero, riconobbero come veri Pontefici i successori di Pio XII. Io mi fido molto più di questi zelanti ecclesiastici che dei sedevacantisti. Ma molto più mi fido della promessa del Redentore Divino, il quale disse che le porte degli inferi non avrebbero mai prevalso sulla Chiesa.

Ti sono sinceramente grato per tutto ciò che di bene hai fatto per me in questi anni. Troppo grande sarebbe la mia ingratitudine nei tuoi confronti se non ti aiutassi ogni volta che mi chiedi di chiarire qualche dubbio che ti angustia. Sai bene che le mie risposte si basano su quanto ho letto sui libri di autorevoli autori; ad esempio per rispondere in maniera corretta al quesito che mi hai posto in questa occasione sono andato a rileggere quel che il celebre teologo tedesco, Padre Heribert Jone (1885 - 1967), ha scritto al riguardo della "comunicazione in atti di culto" con gli acattolici.

Non esitare a scrivermi ogni volta che ne senti il bisogno. Sono felice quando posso fare qualcosa che giova alla tua anima, poiché ci tengo molto al tuo cammino di perfezione cristiana.

Rinnovandoti la mia stima e la mia amicizia, ti saluto cordialmente nei Cuori di Gesù e Maria.

Cordialiter