tag:blogger.com,1999:blog-50594288381357369622024-03-19T00:05:32.803+01:00CordialiterBlog sulla "Messa in latino" e la spiritualità cristianaUnknownnoreply@blogger.comBlogger2384125tag:blogger.com,1999:blog-5059428838135736962.post-6427257701408663952024-03-19T00:05:00.001+01:002024-03-19T00:05:00.142+01:00Diffondere la devozione per San Giuseppe<div style="text-align: justify;">
<a href="http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/d/dc/Casa_mia_07.jpg/449px-Casa_mia_07.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" height="400" src="https://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/d/dc/Casa_mia_07.jpg/449px-Casa_mia_07.jpg" width="298" /></a>[Pubblico alcuni brani tratti da "San Giuseppe - Mese in suo onore" di Don Giuseppe Tomaselli, Imprimatur Messanae, 30 - 9 - 1962 Can. Pantaleon Minutoli Pr. V. G.].<br />
<br />
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #660000;">Un ricco signore da anni si era sposato ed aveva avuto da Dio il dono di tre figliuoli. Era devoto di San Giuseppe ed ogni anno solennizzava il 19 Marzo, implorando la benedizione del Patriarca sui figli.</span></div>
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<span style="color: #660000;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #660000;">Accadde che proprio nel giorno della festa di San Giuseppe venne a morire un figlio. L'anno seguente, e precisamente il 19 Marzo, morì il secondo figlio. Il pio genitore non cessò di onorare il Santo; ma all'avvcinarsi dell'anniversario dei lutti era afflittissimo, temendo che morisse il terzo figlio.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #660000;"><br /></span></div>
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<span style="color: #660000;">Assorto in tristi pensieri, trovavasi un giorno in campagna ed ebbe il dono di una visione spiegativa. Vide pendere dai rami di un albero due giovanetti impiccati; apparve un Angelo che gli disse: Vedi tu questi due giovanetti appesi alla corda? Tale fine avrebbero fatto i tuoi figliuoli, se fossero giunti a matura età! Ma poiché sei stato devoto di San Giuseppe, egli ti ottenne da Dio che morissero in tenera età, per risparmiare a te l'afflizione ed il disonore e ad essi la dannazione eterna. Non lasciare dunque di celebrare la festa del Santo, al quale devi essere obbligato anche per un'altra grazia, poiché il figlio che ti resta menerà vita santa ed un giorno sarà Vescovo. -</span></div>
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<span style="color: #660000;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #660000;">Sparita la visione, il buon padre riacquistò la serenità. Le cose in seguito si avverarono come l'Angelo aveva predetto.</span><br />
<span style="color: #660000;"><br /></span>
<span style="color: #660000;"><br /></span>
<br />
<div style="text-align: center;">
<span style="color: #660000;">*******</span><br />
<span style="color: #660000;"><br /></span></div>
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<i><span style="color: #660000;"><br /></span></i></div>
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<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://3.bp.blogspot.com/-0gldZ0cSuT8/Tt6O2TH1dvI/AAAAAAAADTM/5duMZcS51Rw/s512/San-Giuseppe.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" height="400" src="https://3.bp.blogspot.com/-0gldZ0cSuT8/Tt6O2TH1dvI/AAAAAAAADTM/5duMZcS51Rw/s400/San-Giuseppe.jpg" width="300" /></a></div>
<span style="color: #660000;"><i>Era gravemente inferma la Serva di Dio Suor Pudenziana Zagnoni, Francescana. La devozione nutrita verso San Giuseppe le fu di grande gioia prima di morire. Le Consorelle che l'assistevano ne invidiavano la sorte. Le apparve San Giuseppe con Gesù Bambino. </i></span><i><span style="color: #660000;">La Suora davanti a quella scena di Paradiso rimase commossa e ringraziava ora Gesù ed ora San Giuseppe di essersi degnati di venirla a trovare.</span></i></div>
<div style="text-align: justify;">
<i><span style="color: #660000;"><br /></span></i></div>
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<i><span style="color: #660000;">Vedendo che l'invitavano ad andare in cielo, provò tanta gioia da pregustare le delizie eterne.</span></i></div>
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<i><span style="color: #660000;"><br /></span></i></div>
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<i><span style="color: #660000;">San Giuseppe le fece un altro dono: le consegnò Gesù Bambino per significare: Io sono morto tra le braccia di Gesù; tu ora muori con Gesù tra le braccia!</span></i></div>
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<i><span style="color: #660000;"><br /></span></i></div>
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<i><span style="color: #660000;">Com'è dolce morire con l'assistenza di San Giuseppe!</span></i><br />
<i><span style="color: #660000;"><br /></span></i>
<i><span style="color: #660000;"><br /></span></i>
<br />
<div style="text-align: center;">
<i><span style="color: #660000;"><i><span style="color: #660000;">*******</span></i></span></i></div>
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<i><span style="color: #660000;"><br /></span></i>
<i><span style="color: #660000;"><br /></span></i></div>
<i><span style="color: #660000;">Un missionario dell'Africa occidentale, e precisamente del Senegal, raccontava che un giorno trovavasi a visitare a cavallo una contrada mai percorsa, in aperta campagna, quando ad un tratto arrivò presso una casa privata. Messo il piede sulla soglia, udì una voce:</span></i><br />
<i><span style="color: #660000;"><br /></span></i>
<i><span style="color: #660000;">- Chi va là?</span></i><br />
<i><span style="color: #660000;"><br /></span></i>
<i><span style="color: #660000;">- Un Padre Missionario.</span></i><br />
<i><span style="color: #660000;"><br /></span></i>
<i><span style="color: #660000;">- Allora siate il benvenuto!</span></i><br />
<i><span style="color: #660000;"><br /></span></i>
<a href="https://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/c/cb/Bartolomeo_Altomonte_-_Der_Tod_des_heiligen_Joseph.jpg/383px-Bartolomeo_Altomonte_-_Der_Tod_des_heiligen_Joseph.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" data-original-height="480" data-original-width="383" height="400" src="https://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/c/cb/Bartolomeo_Altomonte_-_Der_Tod_des_heiligen_Joseph.jpg/383px-Bartolomeo_Altomonte_-_Der_Tod_des_heiligen_Joseph.jpg" width="318" /></a>
<i><span style="color: #660000;">Era un soldato francese, che febbricitante stava a letto. Così egli parlò: Sono al terzo accesso di febbre ed è difficile superarlo. Voglio purificare la coscienza con la Confessione; voglio morire sereno. Ricevuta l'assoluzione, disse: Io ero sicuro che sarebbe arrivato qui un Sacerdote. Porto la medaglia di San Giuseppe; sono devoto di questo Santo, che è il Protettore della buona morte. Ho chiesto sempre di avere un Sacerdote al mio capezzale prima di morire. San Giuseppe mi ha esaudito! -</span></i><br />
<i><span style="color: #660000;"><br /></span></i>
<i><span style="color: #660000;">Il Missionario concludeva la narrazione dell'episodio dicendo: Due ore dopo quell'uomo spirava.</span></i><br />
<i><span style="color: #660000;"><br /></span></i>
<i><span style="color: #660000;"><br /></span></i>
<br />
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<i><span style="color: #660000;"><i><span style="color: #660000;">******* </span></i></span></i><br />
<i><span style="color: #660000;"><i><span style="color: #660000;"><br /></span></i></span></i>
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<i><span style="color: #660000;"><i><span style="color: #660000;">Era la vigilia della festa di San Giuseppe. In uno scompartimento del treno Magonza-Colonia stavano due viaggiatori, un Sacerdote ed un mercante. </span></i><i><span style="color: #660000;">Il Sacerdote si accorse che quel signore pregava; lo interruppe nella preghiera e gli rivolse qualche domanda. Venne a sapere che era molto devoto di San Giuseppe e che rientrava in famiglia per trascorrere la festa del Patriarca con la moglie ed i figli. - Dunque, disse il Sacerdote, San Giuseppe è il vostro Patrono? - No, è il Patrono di mia moglie, che si chiama Giuseppina. Il 19 Marzo mi è tanto caro per tutto ciò che nella vita mi è capitato. Fui educato cristianamente; nella gioventù mi allontanai dalla Religione. Mia moglie si affliggeva a vedermi trascurato nell'anima; quando essa alla sera pregava davanti ad un altarino di San Giuseppe, io la burlavo. Cinque anni addietro, in occasione del suo onomastico, le feci un bel regalo; ricevendolo mi disse: Avrei preferito un regalo più prezioso!</span></i></span></i></div>
</div>
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<i><span style="color: #660000;"><br /></span></i></div>
<div style="text-align: justify;">
<i><span style="color: #660000;">- E quale?</span></i></div>
<div style="text-align: justify;">
<i><span style="color: #660000;"><br /></span></i></div>
<div style="text-align: justify;">
<i><span style="color: #660000;">- La tua anima! - e cominciò a piangere.</span></i></div>
<div style="text-align: justify;">
<i><span style="color: #660000;"><br /></span></i></div>
<div style="text-align: justify;">
<i><span style="color: #660000;">Per consolarla le promisi di accontentarla.</span></i></div>
<div style="text-align: justify;">
<i><span style="color: #660000;"><br /></span></i></div>
<div style="text-align: justify;">
<i><span style="color: #660000;">M'invitò ad andare in Chiesa in sua compagnia per ascoltare la predica su San Giuseppe. Accettai. Il predicatore disse fra l'altro: Mai nessuno ha invocato San Giuseppe, senza sentirne la protezione!</span></i></div>
<div style="text-align: justify;">
<i><span style="color: #660000;"><br /></span></i></div>
<div style="text-align: justify;">
<i><span style="color: #660000;">Uscendo dalla Chiesa, la moglie mi disse: Tu che spesso sei in viaggio, promettimi che nei pericoli invocherai sempre San Giuseppe. -</span></i></div>
<div style="text-align: justify;">
<i><span style="color: #660000;"><br /></span></i></div>
<div style="text-align: justify;">
<i><span style="color: #660000;">Qualche tempo dopo il treno sul quale viaggiavo ebbe un terribile urto. Gridai: San Giuseppe, aiutami! - Nel mio scompartimento eravamo in sette; sei morirono e solo io rimasi vivo.</span></i></div>
<div style="text-align: justify;">
<i><span style="color: #660000;"><br /></span></i></div>
<div style="text-align: justify;">
<i><span style="color: #660000;">Da quel giorno sono divenuto Cristiano fervente e tutti gli anni, il 19 Marzo, adorno di fiori e di ceri l'altarino di San Giuseppe e con la mia famiglia mi prostro per ringraziarlo e pregarlo di cuore.</span></i></div>
</div>
Unknownnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-5059428838135736962.post-74368610224745422692024-03-19T00:00:00.001+01:002024-03-19T00:00:00.240+01:00Pensiero del giorno<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://1.bp.blogspot.com/-AZFeljEoK1g/XIAlwESnaAI/AAAAAAAADek/08XntSnKxMIf9nelKCJEdOTRzDGkNWaiACPcBGAYYCw/s1600/San_Giuseppe_con_Ges%25C3%25B9_Bambino.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" data-original-height="617" data-original-width="535" height="320" src="https://1.bp.blogspot.com/-AZFeljEoK1g/XIAlwESnaAI/AAAAAAAADek/08XntSnKxMIf9nelKCJEdOTRzDGkNWaiACPcBGAYYCw/s320/San_Giuseppe_con_Ges%25C3%25B9_Bambino.jpg" width="277" /></a></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #660000;"><i>Altra caratteristica della vita di S. Giuseppe è di essersi totalmente consacrato alla missione affidatagli da Dio: Giuseppe non vive per se stesso, per i suoi interessi personali, ma unicamente per Iddio, che serve
in Gesù ed in Maria. S. Giuseppe è così il vero modello delle anime di vita
interiore, delle anime che aspirano a vivere totalmente per Dio e con Dio,
nel compimento della missione da lui ricevuta.</i></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
[Scritto tratto da “Intimità Divina”, di Padre Gabriele di S. Maria Maddalena, pubblicato dal Monastero S. Giuseppe delle Carmelitane Scalze di Roma, imprimatur: Vicetiae, 4 martii 1967, + C. Fanton, Ep.us Aux.].</div>
Unknownnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-5059428838135736962.post-85545312124580892072024-03-18T00:05:00.005+01:002024-03-18T00:05:00.131+01:00Le donne virtuose sono di valido aiuto nel cammino spirituale<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
<div style="text-align: justify;">
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://3.bp.blogspot.com/-xvrD4Tf79Jk/UX6rgI9HpEI/AAAAAAAAEVY/x6Dc9GLIW34M5h2SUfBgUBuhU_N8SkgLACPcB/s1600/Sacro-Cuore-di-Cristo.jpg" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" height="171" src="https://3.bp.blogspot.com/-xvrD4Tf79Jk/UX6rgI9HpEI/AAAAAAAAEVY/x6Dc9GLIW34M5h2SUfBgUBuhU_N8SkgLACPcB/w200-h171/Sacro-Cuore-di-Cristo.jpg" width="200" /></a></div>
Tempo fa ho inviato alcuni libri spirituali a Letizia (pseudonimo scelto da una carissima lettrice per firmare i suoi scritti da pubblicare sul blog).<br />
<br />
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<i><span style="color: #660000;">Ciao caro D., ti informo che è arrivato il pacco e ne sono entusiasta! Ti confido che il mio cuore è colmo di gioia perché so che tu mi sei amico, anzi anch'io ti considero un fratello. Ti ringrazio per le belle letture. Il libro su Maria l'ho messo già in borsa poiché io durante la pausa pranzo leggo o prego (…). Appena posso molto volentieri rispondo alle tue domande (...). Domani sera col mio valido messalino tornerò alla Messa tridentina e ti dico che sono di nuovo emozionata!</span></i></div><div style="text-align: justify;"><i><span style="color: #660000;"><br /></span></i></div>
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<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
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<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://1.bp.blogspot.com/_NXVfHVDeM2c/S4J4PzYVhpI/AAAAAAAABBY/Q8IiitOYxCw/s576/Meditazioni-sulla-Passione-di-Ges%C3%B9-Cristo.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" data-original-height="576" data-original-width="406" height="320" src="https://1.bp.blogspot.com/_NXVfHVDeM2c/S4J4PzYVhpI/AAAAAAAABBY/Q8IiitOYxCw/s320/Meditazioni-sulla-Passione-di-Ges%C3%B9-Cristo.jpg" width="226" /></a></div>Carissima in Cristo, </div>
<div style="text-align: justify;">
sono contento che i libri che ti ho inviato siano giunti sani e salvi. Penso che anche le meditazioni di Sant’Alfonso Maria de Liguori sulla dolorosa Passione di Gesù Cristo ti piaceranno assai (diverse persone mi hanno confidato di essersi commosse nel leggerle). Per me è un onore essere considerato un “fratello” da te. A dir la verità dovrebbe essere una cosa normale considerarsi fratelli tra cristiani, anche se oggi è divenuta una cosa rara. Ai tempi di San Paolo, i pagani restavano meravigliati nel vedere i cristiani amarsi come fratelli. Anche se viviamo molto lontano, ti sento spiritualmente vicina. Ciò che desidero è che tu possa continuare ad amare Dio con tutto il cuore, per tutta la tua vita terrena e per tutta l'eternità. Ti sono sinceramente grato per la splendida amicizia spirituale che mi stai donando dall'aprile del 2013. Tu mi trasmetti entusiasmo per la pratica della vita devota, sei davvero preziosa per me. L’affetto che mi hai dimostrato in diverse occasioni mi riempie di gioia. In genere i mondani stimano le donne in base al loro aspetto esteriore, invece io le stimo principalmente in base al loro aspetto interiore. Pertanto cerco di stare alla larga dalle donne che si comportano in modo “poco timorato di Dio”, poiché altrimenti rischierebbero di allontanarmi dal fine ultimo della mia esistenza, la Santissima Trinità. Come sai bene, nutro tanta stima nei tuoi confronti, poiché mi sei di edificazione spirituale. Mi piace tantissimo il tuo aspetto interiore. Ammetto che hai anche un gradevole aspetto esteriore, ma è la tua anima ad affascinarmi assai. Stiamo vivendo in un periodo drammatico della storia dell’umanità: crisi ecclesiale causata dai “miliziani” modernisti, immoralità dilagante, devastante crisi economica, famiglie sfasciate, società allo sbando, guerre, terrorismo, eccetera. A volte si corre il rischio di cadere nello sconforto, ma fortunatamente la tua fraterna amicizia mi infonde tanta gioia e tanto conforto. Grazie davvero!</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
In diverse occasioni mi hai manifestato il tuo affetto e la tua stima. Per me è una grande consolazione sapere che nutri nei miei confronti gli stessi sentimenti che io provo per te. È un grande onore sapere che mi sei spiritualmente vicina. Sono rimasto molto contento quando un giorno al telefono mi hai detto che da quando la nostra amicizia è divenuta più intensa, senti nel tuo cuore una forte spinta ad amare maggiormente Dio.</div>
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<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Il Redentore Divino ci ha insegnato a valutare le cose in base ai loro frutti. Sin tanto che dalla nostra amicizia darà frutti buoni per le nostre anime, sarò lieto di continuare a coltivarla. Spero tanto che il nostro reciproco affetto rimanga sempre pulito, ordinato e soprannaturale. Anche se ci tengo molto a te, preferirei interrompere la nostra amicizia, anziché offendere Dio.<br />
<br />
Per ogni atto di carità (l'amore soprannaturale che nasce da Dio) compiuto in stato di grazia, il Signore dona una ricompensa eterna (dei gradi di gloria per il Cielo). Un conto è salvarsi l'anima per un soffio, altro conto è salvarsi coi gradi di gloria di un San Francesco di Sales o di una Santa Giovanna Francesca de Chantal. Ebbene, penso che sarebbe meraviglioso se noi due potessimo guadagnare tanti gradi di gloria continuando ad inondarci a vicenda di innumerevoli atti di carità.</div>
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<br /></div>
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Noi vogliamo praticare la vita devota e salvarci l'anima adempiendo la volontà del Signore, qualunque essa sia. Continuiamo ad aiutarci reciprocamente nel cammino di perfezione cristiana, nella speranza di poter raggiungere entrambi il supremo ed eterno traguardo.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
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Rinnovandoti la mia gratitudine per tutto il bene che mi stai donando, ti saluto cordialmente nei Cuori di Gesù e Maria.</div>
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<br /></div>
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Cordialiter</div>
Unknownnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-5059428838135736962.post-39533597983096436562024-03-18T00:00:00.001+01:002024-03-18T00:00:00.128+01:00Pensiero del giorno<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://1.bp.blogspot.com/-b3TcbeyZ-Rg/TSokpY9ogUI/AAAAAAAACeo/l979h9ISh_IVnWV_rtPGk9zJGuP2ro7fgCPcB/s1600/Santa-Veronica-Giuliani.jpg" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" height="320" src="https://1.bp.blogspot.com/-b3TcbeyZ-Rg/TSokpY9ogUI/AAAAAAAACeo/l979h9ISh_IVnWV_rtPGk9zJGuP2ro7fgCPcB/w250-h320/Santa-Veronica-Giuliani.jpg" width="250" /></a></div>
<div style="text-align: justify;">
<i><span style="color: #660000;">Un'anima perfetta dà a Dio maggior gloria di mille anime ordinarie: moltiplica infatti ogni giorno gli atti d'amore, di riconoscenza, di riparazione, e dirige in questo senso tutta la vita con l'offerta spesso rinnovata delle azioni ordinarie, glorificando così Dio.</span></i></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
[Brano tratto da “Compendio di Teologia Ascetica e Mistica”, di Padre Adolphe Tanquerey (1854 - 1932), trad. P. Filippo Trucco e Can.co Luigi Giunta, Società di S. Giovanni evangelista - Imprimatur Sarzanæ, die 18 Novembris 1927, Can. A. Accorsi, Vic. Gen. - Desclée & Co., 1928].</div>Unknownnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-5059428838135736962.post-20152080010382380942024-03-17T00:05:00.000+01:002024-03-17T00:05:00.186+01:00Monachesimo interiore laico<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://2.bp.blogspot.com/-O4c5uRuZ9OM/UpkC8KQabaI/AAAAAAAAFJQ/ZrgwxjG78Mc/s640-Ic42/Assisi_Monastero_San_Damiano_BW_1.JPG" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em; text-align: justify;"><img border="0" height="275" src="https://2.bp.blogspot.com/-O4c5uRuZ9OM/UpkC8KQabaI/AAAAAAAAFJQ/ZrgwxjG78Mc/s640-Ic42/Assisi_Monastero_San_Damiano_BW_1.JPG" width="400" /></a></div>
<div style="text-align: justify;">
Ripubblico una lettera di Eleonoram, che pur essendo sposata, desidera vivere una sorta di "monachesimo interiore laico".</div>
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<br /></div>
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<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<i><span style="color: #660000;">Caro D., </span></i></div>
<div style="text-align: justify;">
<i><span style="color: #660000;"> mi ha colpita l’altro giorno l’affermazione di una lettrice del blog, che rispecchia quella di tantissime donne che lavorano e che si occupano della loro famiglia: “Io sono perennemente di corsa, travolta dagli impegni e mi sembra mancare sempre il tempo da dedicare in modo adeguato a ciò che vorrei”. In particolare si stava riferendo ai discorsi spirituali e alla cura del prossimo, quindi al tempo rivolto alle cose di Dio.</span></i></div>
<div style="text-align: justify;">
<i><span style="color: #660000;"><br /></span></i></div>
<div style="text-align: justify;">
<i><span style="color: #660000;">Mi sono allora chiesta come conciliare il tempo di Grazia con i miei tempi, con i nostri tempi, sempre più stretti e veloci, che spesso ci lasciano poco tempo anche per noi oltre che per Dio (non a caso! Perché il tempo dedicato a Dio è anche tempo profondamente dedicato a noi stessi, alla nostra felicità eterna, già qui e ora). Mi pare che le donne avvertano in modo particolare questa mancanza di tempo, forse per via del loro cosiddetto orologio biologico, o forse per quella misteriosa urgenza interiore che le spinge a condividere le cose più belle e vitali, penso qui all’apice toccato da Maria Santissima che “raggiunge in fretta” la casa di Elisabetta per donarle lo Spirito di Dio che aveva appena ricevuto.</span></i></div>
<div style="text-align: justify;">
<i><span style="color: #660000;"><br /></span></i></div>
<div style="text-align: justify;">
<i><span style="color: #660000;">Tutto questo mi fa pensare a quel celebre brano sulla donna perfetta, o donna forte, del Libro dei Proverbi. </span></i><i><span style="color: #660000;">Curioso notare come questo Libro biblico si apra con l’esortazione a ricevere la sapienza di Dio e si concluda appunto con questo ritratto della donna perfetta, come se ci fosse un bel collegamento tra le due cose. </span></i><i><span style="color: #660000;">In mezzo vi sono consigli spirituali e sentenze varie, ma anche altre due figure femminili: la donna sapienza e la donna stoltezza (o follia). </span></i><i><span style="color: #660000;">Nella donna-sapienza, San Giovanni Paolo II ha contemplato la Donna Eucaristica per eccellenza, la Madonna, che difatti è chiamata nelle Litanie “sede della sapienza”. Per contro, è possibile vedere la follia di Eva - che ascolta il serpente antico anziché Dio - nella donna-stoltezza definita in questo brano “donna irrequieta, una sciocca che non sa nulla” e che tuttavia ha la presunzione di sapere, perchè dice agli altri: “chi è inesperto venga qua… il pane preso di nascosto è gustoso”… proprio come Eva che, credendo di sapere cosa è giusto e cosa è sbagliato, dice ad Adamo di mangiare anche lui il frutto della conoscenza del bene e del male, per discernere da soli e per diventare come Dio però senza Dio (per certi versi sembra un anelito a divinizzarsi, a santificarsi, come avviene in ogni Eucarestia per i meriti di Cristo e per la nostra fede in Lui, però in quel caso contando solo sulle proprie forze e senza la santa pazienza dell’ascesi).</span></i></div>
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<i><span style="color: #660000;"><br /></span></i></div>
<div style="text-align: justify;">
<i><span style="color: #660000;">Questo duplice aspetto femminile di sapienza e stoltezza mi è veramente sembrato un avvertimento, per me e per ogni donna, sia in termini di meravigliosa opportunità (alla scuola di Maria), che in termini di grande rischio (il fai-da-te di Eva), come se le donne fossero particolarmente in bilico tra queste due punte di fortezza e di debolezza spirituali, di altezza e di bassezza, ovviamente con molte gradazioni intermedie e anche oscillazioni, risolvibili nel cammino di perfezione cristiana. Queste due possibilità, infatti, sembrano richiamare anche le 5 vergini sapienti e le 5 vergini stolte (di nuovo la sapienza e la stoltezza) che attendono lo sposo divino, nella parabola narrata da Gesù.</span></i></div>
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<i><span style="color: #660000;"><br /></span></i></div>
<div style="text-align: justify;">
<i><span style="color: #660000;">Ma, in concreto, com’è e cosa fa, questa donna perfetta elogiata nel Libro </span></i><i><span style="color: #660000;">dei Proverbi? E’ una donna sposata ("in lei confida il cuore del marito" ed è "suo marito a farne l'elogio"), ha dei figli (che "sorgono a proclamarla beata"), si occupa della sua famiglia e della sua casa, confeziona tessuti e li vende ai mercanti, aiuta i poveri e i bisognosi, compra campi, pianta vigne… Viene da chiedersi: ma con tutto questo daffare, quando trova tempo per Dio, per cercare la sapienza di Dio come indicato all’inizio del Libro? </span></i><i><span style="color: #660000;">Eppure questa donna sembra averla ricevuta, perché "apre la bocca con saggezza e sulla sua lingua c'è dottrina di bontà". </span></i><i><span style="color: #660000;">Inoltre di lei si dice "la donna che TEME Dio è da lodare" e questo si ricollega a quanto annunciato in apertura del Libro, ossia: "il TIMORE di Dio è l’inizio della sapienza", cosa che evidentemente questa donna ha adempiuto. </span></i><i><span style="color: #660000;">Ma come e quando? Mi sembra possano venirci in aiuto due cose: da un lato il significato ebraico di sapienza, che non è un concetto astratto ma rimanda a un’attività pratica nella vita di tutti i giorni; dall’altro lato, "la preghiera incessante" di cui parla San Paolo. Oserei dire che la donna perfetta li attua entrambi, perchè, forse, sono la stessa cosa :-)</span></i></div>
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<i><span style="color: #660000;"><br /></span></i></div>
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<i><span style="color: #660000;">In quest’ottica si può, allora, aggiungere alla Liturgia della Santa Messa una sorta di liturgia quotidiana della vita, ossia un’abitudine a pregare con tutto il corpo e in tutti i luoghi, glorificando il Signore con i gesti del nostro lavoro e delle nostre diverse attività, ricordandoci di offrirli a Lui con il pensiero e ringraziandoLo spesso per le cose che ci accadono ogni giorno (incontri, aiuti, gioie, ma anche ostacoli da affrontare e problemi da risolvere); si può poi pregare mentalmente nei tempi di attesa (in coda nel traffico, alle poste o al supermercato) o durante alcune attività ripetitive come stirare o stendere il bucato, e così via, abituandosi anche a ritagliarsi dei momenti di ristoro spirituale, magari la sera dopo cena, alla fine di una giornata particolarmente dura e impegnativa, accogliendo l’invito di Gesù: “Venite a me, voi tutti, che siete affaticati e oppressi, e io vi ristorerò”.</span></i></div>
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<i><span style="color: #660000;"><br /></span></i></div>
<div style="text-align: justify;">
<i><span style="color: #660000;">Se lo ritieni utile per il tuo blog, potrei riportare degli esempi in tal senso, rintracciabili sia nelle vite di molte sante, sia nelle regole dei monasteri cristiani, sia nelle nostre ispirazioni di ogni giorno, da assecondare magari con un pizzico di creatività: esempi molto semplici, pratici e mirati, che ben si sposano con quell'esigenza di dedicare il proprio tempo a Dio in mezzo al tempo che scorre, e pure con quel “monachesimo interiore laico” di cui parlavamo l’altra volta. Esempi che possono anche diventare degli esercizi interiori, come una sorta di palestra quotidiana per tonificare e sviluppare i nostri muscoli spirituali. Che ne pensi?</span></i></div>
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<i><span style="color: #660000;"><br /></span></i></div>
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<i><span style="color: #660000;"><br /></span></i></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://2.bp.blogspot.com/-QmJxds-4vH4/VSg3aNXtISI/AAAAAAAAGPs/7mO2vXjnb48/s512-Ic42/monaco.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em; text-align: justify;"><img border="0" height="400" src="https://2.bp.blogspot.com/-QmJxds-4vH4/VSg3aNXtISI/AAAAAAAAGPs/7mO2vXjnb48/s512-Ic42/monaco.jpg" width="300" /></a></div>
<div style="text-align: justify;">
Cara sorella in Cristo,</div>
<div style="text-align: justify;">
mi piace molto l'espressione “monachesimo interiore laico”. In effetti anche i fedeli laici devono impegnarsi a curare la vita interiore sforzandosi di “vivere alla presenza di Dio”, come fanno i monaci fervorosi e osservanti.</div>
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<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Sono contento di averti “arruolato” come collaboratrice del blog. Penso che tu possa essermi di valido aiuto nell'incoraggiare i lettori a cercare di vivere in maniera intensa le virtù cristiane e a praticare la vita devota. Pertanto puoi inviarmi tutto ciò che ritieni opportuno pubblicare.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Non tutti hanno la grazia di essere chiamati da Dio a vivere in un monastero, ma tutti possono “costruirsi” un piccolo eremo nel proprio cuore curando la vita interiore. A tal proposito consiglio a tutti di leggere il “Compendio di Teologia Ascetica e Mistica” di Padre Adolphe Tanquerey (è stato pubblicato on-line da diversi siti web). Anche se l'autore è morto nel lontano 1932, i suoi scritti ascetici sono ancora di valido aiuto per poter vivere un'intensa vita spirituale.</div>
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<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
In Corde Matris,</div>
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<br /></div>
<br />
<div style="text-align: justify;">
Cordialiter</div>
Unknownnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-5059428838135736962.post-31622991624664678302024-03-17T00:00:00.001+01:002024-03-17T00:00:00.127+01:00Pensiero del giorno<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://3.bp.blogspot.com/-5fAemQgrpGY/XIAlKyiunQI/AAAAAAAADfA/oW8bdy1JD4EOWSOxDmKouVMpkBkY_ucVACPcBGAYYCw/s1600/059.jpg" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" data-original-height="201" data-original-width="199" src="https://3.bp.blogspot.com/-5fAemQgrpGY/XIAlKyiunQI/AAAAAAAADfA/oW8bdy1JD4EOWSOxDmKouVMpkBkY_ucVACPcBGAYYCw/s1600/059.jpg" /></a></div>
<div style="text-align: justify;">
<i><span style="color: #660000;">La sofferenza ha un valore soprannaturale solo quando si soffre con Cristo e per Cristo: è Gesù che santifica il dolore; lontano da lui il dolore non vale nulla, non serve a nulla. Ma, abbracciato per amor suo, diventa moneta preziosa, capace di redimere, di santificare le anime, diventa prolungamento della sua Passione. </span></i></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
[Scritto tratto da “Intimità Divina”, di Padre Gabriele di S. Maria Maddalena, pubblicato dal Monastero S. Giuseppe delle Carmelitane Scalze di Roma, imprimatur: Vicetiae, 4 martii 1967, + C. Fanton, Ep.us Aux.].</div>
Unknownnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-5059428838135736962.post-70271872874480226962024-03-16T00:05:00.001+01:002024-03-16T00:05:00.129+01:00L’esame di coscienza<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://1.bp.blogspot.com/-P62JclnF09U/Xcr9yrHgnOI/AAAAAAAADqY/ytyQlDMXK_Idr6JI0XLvWhCBmpNABLRsgCLcBGAsYHQ/s1600/Santa-Trinit%25C3%25A0.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" data-original-height="1600" data-original-width="1358" height="320" src="https://1.bp.blogspot.com/-P62JclnF09U/Xcr9yrHgnOI/AAAAAAAADqY/ytyQlDMXK_Idr6JI0XLvWhCBmpNABLRsgCLcBGAsYHQ/s320/Santa-Trinit%25C3%25A0.jpg" width="271" /></a></div>
<div style="text-align: justify;">
Dagli scritti di Padre Gabriele di S. Maria Maddalena (1893 - 1953).</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<i><span style="color: #660000;">O Signore, proietta sull’anima mia un raggio della tua luce, affinché io possa vedermi come Tu stesso mi vedi e mi giudichi. </span></i></div>
<div style="text-align: justify;">
<i><span style="color: #660000;"><br /></span></i></div>
<div style="text-align: justify;">
<i><span style="color: #660000;">1 - Per assicurare alla vita spirituale un ben ordinato e progressivo sviluppo, è necessario prendere coscienza delle proprie posizioni, ossia dei propri peccati, dei punti deboli, delle tendenze cattive, come pure dei progressi realizzati, dei buoni risultati ottenuti, delle tendenze al bene. Questa presa di coscienza del proprio stato interiore si fa appunto per mezzo dell’esame di coscienza che, così considerato, costituisce uno dei più importanti esercizi della vita spirituale, giacché ha lo scopo di aiutare l’anima ad eliminare tutto ciò che può ostacolare o ritardare il suo cammino verso Dio e di spronarla ad accelerare il passo verso di lui. Come non si può muover guerra ad un nemico ignoto e non si può conquistare una regione sconosciuta, così non si può combattere in noi il male, se prima non l’abbiamo individuato, e non si può conquistare la santità senza aver studiato il piano più adatto per conseguirla. In altre parole, l’esame di coscienza raggiunge il suo scopo quando l’anima che vi si è applicata può dire a se stessa: queste sono le tendenze che devo maggiormente sorvegliare per non cadere nel peccato, questi i punti deboli che devo rafforzare e, d’altra parte, queste sono le tendenze buone che devo coltivare, queste le virtù in cui devo maggiormente esercitarmi. In tal modo l’anima potrà formulare propositi pratici ben determinati, che diventeranno poi particolare oggetto dei suoi ulteriori esami. </span></i></div>
<div style="text-align: justify;">
<i><span style="color: #660000;"><br /></span></i></div>
<div style="text-align: justify;">
<i><span style="color: #660000;">È chiaro che anzitutto dovranno essere ben conosciute e combattute le tendenze che possono portare al peccato mortale, ma poi anche quelle che conducono al peccato veniale o a semplici imperfezioni volontarie. Tutto ciò che è mancanza volontaria va progressivamente, ma decisamente, eliminato da un’anima che vuol giungere all’unione con Dio. </span></i></div>
<div style="text-align: justify;">
<i><span style="color: #660000;"><br /></span></i></div>
<div style="text-align: justify;">
<i><span style="color: #660000;">2 - Nei suoi esami di coscienza, un’anima di vita interiore - supponendo che sia ormai libera dal peccato mortale - più che andare in cerca di tutte le mancanze commesse, dovrà fissare la sua attenzione sul grado di volontarietà che vi è in esse, anche quando si trattasse di semplici imperfezioni, perché sono appunto le mancanze deliberate che più impediscono il progresso spirituale e l’unione con Dio. Di tali mancanze dovrà cercare accuratamente la causa, il motivo, ed in tal modo spesso si renderà conto che, mentre le sue colpe esterne sono di vario genere - per esempio mancanze di carità, di pazienza, di obbedienza, di sincerità - tutte però provengono da un’unica causa, ad esempio dall’orgoglio o dall’accidia, che ne è la comune radice. Ed è proprio contro queste ultime radici dei nostri peccati e imperfezioni che dobbiamo puntare gli sforzi: bisogna combatterle direttamente non solo cercando di rintuzzarle con la mortificazione, ma anche sviluppando in noi le virtù contrarie. Si tratta, in altri termini, della lotta contro il difetto o la passione dominante; lotta importantissima, perché, mirando a distruggere il male nella sua radice, viene di per sé ad eliminare tante mancanze attuali. </span></i></div>
<div style="text-align: justify;">
<i><span style="color: #660000;"><br /></span></i></div>
<div style="text-align: justify;">
<i><span style="color: #660000;">Quando poi l’anima non ha più da rimproverarsi peccati ed imperfezioni propriamente deliberati, deve rivolgere la sua attenzione a quelli semiavvertiti, di cui, pur avendo una semicoscienza o coscienza confusa, non riesce ancora a liberarsi, malgrado i sinceri e ripetuti propositi di correggersi. In questi casi, oltre che continuare a combattere contro le radici delle proprie mancanze, è molto utile rafforzare sempre più il proposito di vincersi, perché a misura in cui la volontà è decisa a correggersi, le mancanze che ancora sfuggono perdono di volontarietà e quindi diventano sempre più lievi, anzi spesso non sono che residui puramente naturali di abitudini contratte, ma già detestate. </span></i></div>
<div style="text-align: justify;">
<i><span style="color: #660000;"><br /></span></i></div>
<div style="text-align: justify;">
<i><span style="color: #660000;">Altro punto importante da tener sempre presente nell’esame di coscienza è quello di sorvegliare e tener desta la tendenza verso la santità, il desiderio di far sempre quel che più piace a Dio, perché questa è la molla della vita spirituale, della generosità. Come pure è ottimo metodo quello di esaminarsi più dal punto di vista di Dio che dal nostro, ossia domandarsi se il Signore può essere contento di noi e quale sarà il suo giudizio sulla nostra condotta. </span></i></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
[Scritto tratto da “Intimità Divina”, di Padre Gabriele di S. Maria Maddalena, pubblicato dal Monastero S. Giuseppe delle Carmelitane Scalze di Roma, imprimatur: Vicetiae, 4 martii 1967, + C. Fanton, Ep.us Aux.].</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<br />
<div style="text-align: right;">
<span style="font-size: xx-small;">(.)</span></div>
Unknownnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-5059428838135736962.post-58566699421972867162024-03-16T00:00:00.000+01:002024-03-16T00:00:00.130+01:00Pensiero del giorno<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
</div>
<a href="http://3.bp.blogspot.com/_NXVfHVDeM2c/S723D8yMDkI/AAAAAAAABIc/7dikJZiAhI4/s1600/Don_Bosco.jpg" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" height="400" src="https://3.bp.blogspot.com/_NXVfHVDeM2c/S723D8yMDkI/AAAAAAAABIc/7dikJZiAhI4/s400/Don_Bosco.jpg" width="297" /></a>
<div style="text-align: justify;">
<i><span style="color: #660000;">Un prete o in paradiso o all'inferno non va mai solo: vanno sempre con lui un gran numero di anime, o salvate col suo santo ministero e col suo buon esempio, o perdute con la sua negligenza nell'adempimento dei propri doveri e col suo cattivo esempio.</span></i></div>
<div style="text-align: justify;">
<br />
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
(Pensiero di San Giovanni Bosco).</div>Unknownnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-5059428838135736962.post-43860094508335777772024-03-15T00:05:00.001+01:002024-03-15T00:05:00.133+01:00Molti preti non si rendono disponibili per le confessioni<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://1.bp.blogspot.com/-5T8iiGAC_5w/XYSjssHjAfI/AAAAAAAADpM/hAW0J060ANIbrUpqonuk6N90S8XMDPyKwCLcBGAsYHQ/s1600/Ildebrando_Antonino_Santangelo_1961.jpg" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" data-original-height="448" data-original-width="314" height="320" src="https://1.bp.blogspot.com/-5T8iiGAC_5w/XYSjssHjAfI/AAAAAAAADpM/hAW0J060ANIbrUpqonuk6N90S8XMDPyKwCLcBGAsYHQ/w224-h320/Ildebrando_Antonino_Santangelo_1961.jpg" width="224" /></a></div>
<div style="text-align: justify;">
Dagli scritti di Don Ildebrando Antonino Santangelo (1913-1992).</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<i><span style="color: #660000;">Moltissimi hanno disistima della confessione per diversi motivi:</span></i></div>
<div style="text-align: justify;">
<i><span style="color: #660000;"><br /></span></i></div>
<div style="text-align: justify;">
<i><span style="color: #660000;">1. Perché molti sacerdoti, oggi, non ne parlano, non la inculcano e non si rendono mai disponibili per le confessioni. Grave è la loro responsabilità dinanzi a Dio. Non cooperano all'opera redentrice di Cristo. Il Signore tantissime volte ha fatto vedere come e quando ci vuole la confessione: ultimamente con i tanti miracoli operati dai due grandi confessori moderni: Padre Pio e Padre Leopoldo (...). Nella confessione si raccolgono i frutti dell'apostolato. Il sacerdote che non vuole confessare, se anche fa apostolato, è simile a chi semina e si rifiuta di raccogliere; è simile al medico condotto che non vuole visitare e curare gli ammalati.</span></i></div>
<div style="text-align: justify;">
<i><span style="color: #660000;"><br /></span></i></div>
<div style="text-align: justify;">
<i><span style="color: #660000;">2. Perché la riducono alla recita dei propri peccati; dopo averla così ridotta a semplice formalità, l'abbandonano. (...)</span></i></div>
<div style="text-align: justify;">
<i><span style="color: #660000;"><br /></span></i></div>
<div style="text-align: justify;">
<i><span style="color: #660000;">3. Perché non vedono migliori degli altri coloro che si confessano anche spesso.</span></i></div>
<div style="text-align: justify;">
<i><span style="color: #660000;"><br /></span></i></div>
<div style="text-align: justify;">
<i><span style="color: #660000;">Tanti adducono pretesti vari per giustificare le loro ricadute nel peccato. La verità è che un proposito vero non l'hanno mai fatto, e i rimedi adeguati non li hanno mai adottati.</span></i></div>
<div style="text-align: justify;">
<i><span style="color: #660000;"><br /></span></i></div>
<div style="text-align: justify;">
<i><span style="color: #660000;">(...)</span></i></div>
<div style="text-align: justify;">
<i><span style="color: #660000;"><br /></span></i></div>
<div style="text-align: justify;">
<i><span style="color: #660000;">Dice s. Agostino: «Vi sono tre generi di ammalati: quelli che non vogliono guarire; quelli che vogliono guarire senza adoperare i rimedi; quelli che vogliono guarire e adoperano i rimedi. Solo questi ultimi possono guarire».</span></i></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
[Brano tratto da “Liberazione”, di Don Ildebrando Antonino Santalngelo, Comunità Editrice di Adrano].</div>
Unknownnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-5059428838135736962.post-47624369972679670882024-03-15T00:04:00.007+01:002024-03-15T00:04:00.134+01:00Oremus pro invicem<p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://1.bp.blogspot.com/-BR8V1zE_YT4/XIAlIzMWacI/AAAAAAAADeo/76k6wfnel1Q0mGQjSFDicYZgekpNVMg9QCPcBGAYYCw/s200/02.jpg" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" data-original-height="195" data-original-width="200" src="https://1.bp.blogspot.com/-BR8V1zE_YT4/XIAlIzMWacI/AAAAAAAADeo/76k6wfnel1Q0mGQjSFDicYZgekpNVMg9QCPcBGAYYCw/s0/02.jpg" /></a></div><div style="text-align: justify;"></div><div style="text-align: justify;">Ripubblico un breve messaggio che mi scrisse "Giustina", pseudonimo utilizzato da una signora che collabora col blog.</div><p style="text-align: justify;"><i><span style="color: #660000;">Caro D., come stai? Spero tutto bene. Ho pensato di mandarti anche solo un WhatsApp per dirti che è bellissimo trovare certe riflessioni e pensieri sul blog. In certi giorni è come trovare una vera boccata di ossigeno. Ti esprimo di cuore la mia gratitudine per tutto quello che pubblichi e non mancherò di pregare sempre per te, specie in questo mese di san Giuseppe. A presto!</span></i></p><p style="text-align: justify;">Cara sorella in Cristo, le tue belle parole mi incoraggiano a continuare ad aggiornare quotidianamente il blog, il quale è seguito prevalentemente da persone come te, ossia da gente che ama la Tradizione e la vita devota. Sursum corda!<br /><br />Cordialiter</p>Unknownnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-5059428838135736962.post-65106338773222042132024-03-15T00:00:00.001+01:002024-03-15T00:00:00.128+01:00Pensiero del giorno<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://2.bp.blogspot.com/-TcPbkvZDv7w/VR2egWcOqgI/AAAAAAAAGO0/QkMiN0NbWFQpPD2SUZW-CTAIIeq0VqSTwCKgB/s1600/Cristo_Crocifisso_01.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" height="400" src="https://2.bp.blogspot.com/-TcPbkvZDv7w/VR2egWcOqgI/AAAAAAAAGO0/QkMiN0NbWFQpPD2SUZW-CTAIIeq0VqSTwCKgB/s400/Cristo_Crocifisso_01.jpg" width="300" /></a></div>
<div style="text-align: justify;">
<i><span style="color: #660000;">Ogni sofferenza che ci viene dalle creature ci purifica, ci avvicina a Dio, ci fa sentire la ineffabile e profonda gioia della solitudine interiore, e ci fa sentire sorretti dalla divina carità.</span></i></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
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<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
[Pensiero di Don Dolindo Ruotolo tratto dal suo commento al Libro dell'Apocalisse]. </div>Unknownnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-5059428838135736962.post-11239956667410310412024-03-14T00:05:00.001+01:002024-03-14T00:05:00.147+01:00Un vescovo esemplare insultato dal demonio<p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhLgz9HdU3IVHvQuYIkg5oVIZmPhuClbQsin9QEIfuFtMTJpu6q6Fu0rWBYSQpKHNiR1LD7iJrDKcOhAKFumiv0NZfkzQXU8_EAzpqvzUMQjRv_JMel0eaHOMw5x0Dm5npMu36675W33ChLKHeT6ZoGvaVKE5Pld1bzzKa3H_oYRQsIWZBbTo5LcLd9ig/s430/diavolo.jpeg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" data-original-height="373" data-original-width="430" height="174" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhLgz9HdU3IVHvQuYIkg5oVIZmPhuClbQsin9QEIfuFtMTJpu6q6Fu0rWBYSQpKHNiR1LD7iJrDKcOhAKFumiv0NZfkzQXU8_EAzpqvzUMQjRv_JMel0eaHOMw5x0Dm5npMu36675W33ChLKHeT6ZoGvaVKE5Pld1bzzKa3H_oYRQsIWZBbTo5LcLd9ig/w200-h174/diavolo.jpeg" width="200" /></a></div><div style="text-align: justify;">Dagli scritti di Don Giuseppe Tomaselli (1902 - 1989), zelante sacerdote salesiano.</div><p></p><p style="text-align: justify;"><br /></p><p style="text-align: justify;"><i><span style="color: #660000;">Un giorno, 18 maggio 1965, venne a trovarmi un uomo. Così mi parlò: - Sono stato indirizzato a lei dalle Suore di San Paolo della città. Sono molto sofferente. Sono stato in giro tanto tempo per avere sollievo; ma ormai sono stanco. Mi aiuti lei!</span></i></p><p style="text-align: justify;"><i><span style="color: #660000;">- Di che cosa si tratta?</span></i></p><p style="text-align: justify;"><i><span style="color: #660000;">- Ho disturbi diabolici. Prego, prego, prego sempre. L'unica mia forza è la preghiera.<span style="white-space: pre;"> </span></span></i></p><p style="text-align: justify;"><i><span style="color: #660000;">- Che lavoro compie?</span></i></p><p style="text-align: justify;"><i><span style="color: #660000;">- Prima ero impiegato nell'Amministrazione Provinciale della mia città. A causa dei miei continui e forti disturbi, dovetti lasciare il lavoro.</span></i></p><p style="text-align: justify;"><i><span style="color: #660000;">- Vediamo se i suoi disturbi sono proprio diabolici, poichè potrebbero provenire dal sistema nervoso indebolito. Di salute come sta?</span></i></p><p style="text-align: justify;"><i><span style="color: #660000;">- Fisicamente sto bene. Sono stato da specialisti, ho avuto visite, mi hanno esaminato con i « Raggi X », mi hanno fatto analisi di tante specie ed è risultato sempre u organismo perfettamente sano ». - Quanti anni tiene?</span></i></p><p style="text-align: justify;"><i><span style="color: #660000;">- Trenta quattro.</span></i></p><p style="text-align: justify;"><i><span style="color: #660000;">- Ora dica: Come sono cominciati i suoi disturbi?</span></i></p><p style="text-align: justify;"><i><span style="color: #660000;">- Circa sette anni addietro all'improvviso cominciai a sentirmi male, in tutto il corpo, come oppresso da un peso. E poi ... dolore di viscere, dolore alle ossa, la gola serrata ... Mi abbattei e credevo di morire.</span></i></p><p style="text-align: justify;"><i><span style="color: #660000;">Dopo qualche tempo mi apparivano cose strane, ad esempio, un grosso serpente che mi attorcigliava e mi mordeva. Io tremante pregavo.</span></i></p><p style="text-align: justify;"><i><span style="color: #660000;">Spesso, di notte e di giorno, mi apparivano esseri mostruosi, in forma di demoni, e questo mi terrorizzava.</span></i></p><p style="text-align: justify;"><i><span style="color: #660000;">A letto talvolta sentivo tirarmi le coperte; nella mia camera apparivano luci e fiamme.</span></i></p><p style="text-align: justify;"><i><span style="color: #660000;">Per due anni non sapevo a chi confidare le mie pene. Pregavo e solo così avvertivo qualche sollievo. Quando mi decidevo a fare la Comunione, provavo un senso di disgusto; ma mi comunicavo lo stesso.</span></i></p><p style="text-align: justify;"><i><span style="color: #660000;">Siccome pregavo molto, durante la preghiera udivo vicino a me uno che bestemmiava contro Gesù Cristo e contro i Santi. Subito guardavo attorno e non vedevo alcuno.</span></i></p><p style="text-align: justify;"><i><span style="color: #660000;">Mi piacevano le letture sante. Comprai la Bibbia ed altri libri religiosi; ma il demonio, assalendomi, me li faceva strappare.</span></i></p><p style="text-align: justify;"><i><span style="color: #660000;">Poichè i disturbi non cessavano, ed anzi aumentavano, decisi farmi esorcizzare per cacciare il demonio.</span></i></p><p style="text-align: justify;"><i><span style="color: #660000;">Andai in diverse città d'Italia, anche in Francia, a Chalon ed a Lione, per farmi liberare da Sacerdoti capaci. Mi recai anche da Padre Pio, il quale mi disse: Io ti benedico e speriamo che durante il viaggio di ritorno a casa il demonio ti lasci per sempre. -</span></i></p><p style="text-align: justify;"><i><span style="color: #660000;">Invece tutto è continuato come prima. Spesso i demoni, in grandi schiere, mi circondano e mi fanno soffrire.</span></i></p><p style="text-align: justify;"><i><span style="color: #660000;">Avrei tante altre cose da dire, ma ne faccio a meno.</span></i></p><p style="text-align: justify;"><i><span style="color: #660000;">Mentre avveniva il primo incontro di quest'uomo con me, nel mio ufficio venne un Vescovo. Approfittai dell'occasione.</span></i></p><p style="text-align: justify;"><i><span style="color: #660000;">- Eccellenza, quest'uomo è indemoniato. Vorrebbe essere liberato; prega molto e spera.</span></i></p><p style="text-align: justify;"><i><span style="color: #660000;">- Ma è proprio indemoniato? - soggiunse il Vescovo.</span></i></p><p style="text-align: justify;"><i><span style="color: #660000;">- Eccellenza, ecco una prova! L'indemoniato davanti ad un oggetto sacro reagisce subito e questo è uno dei tanti segni dell'ossessione. Voglia osservare! - Appena l'uomo vide il Crocifisso che io tenevo in mano, il demonio si manifestò. L'ossesso indietreggiò, alterò la voce, il suo volto si fece strano e giù bestemmie contro Dio e la Madonna. Poi inveì contro il Vescovo con parole e con gesti triviali, quantunque Sua Eccellenza fosse un Pastore esemplare.</span></i></p><p style="text-align: justify;"><i><span style="color: #660000;">Impallidì il Vescovo e disse:</span></i></p><p style="text-align: justify;"><i><span style="color: #660000;">Tu, o demonio, sarai vinto dalla Madonna. Ti mostri forte con noi, ma la Madonna è più forte di te. </span></i></p><p style="text-align: justify;"><i><span style="color: #660000;">Dopo questa battuta il Vescovo disse a me e ad altri tre presenti: Veramente qui c'è il demonio! -</span></i></p><p style="text-align: justify;"><i><span style="color: #660000;">Allora tracciai un segno di Croce sulla fronte dell'ossesso ed all'istante fu lasciato libero; infatti ritornò normale, risollevato e baciò il Crocifisso con devozione.</span></i></p><p style="text-align: justify;"><br /></p><p style="text-align: justify;">[Brano tratto da "Satana nel mondo" di Don Giuseppe Tomaselli; imprimatur: + Francesco Tortora, Vescovo-Prelato, S. Lucia del Mela 13 - 5 - 68].</p>Unknownnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-5059428838135736962.post-89408712630192480022024-03-14T00:00:00.001+01:002024-03-14T00:00:00.245+01:00Pensiero del giorno<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://4.bp.blogspot.com/-NzHWmQ1_qd8/XIAlvNL0LUI/AAAAAAAADes/UUabXlBiLjQWC3SjWY0_1wIgr9ZAogT5gCPcBGAYYCw/s1600/Sacro-Cuore-di-Gesu%2527.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" data-original-height="600" data-original-width="452" height="320" src="https://4.bp.blogspot.com/-NzHWmQ1_qd8/XIAlvNL0LUI/AAAAAAAADes/UUabXlBiLjQWC3SjWY0_1wIgr9ZAogT5gCPcBGAYYCw/s320/Sacro-Cuore-di-Gesu%2527.jpg" width="241" /></a></div>
<div style="text-align: justify;">
Parole che Gesù disse a suor Consolata Betrone (1903 - 1946) il 16 novembre del 1935:</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<i><span style="color: #660000;">Io voglio essere amato, Io voglio l'amore dalle mie creature; e quando mi ameranno, non mi offenderanno più.
</span></i></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
[Brano tratto da "Il Cuore di Gesù al mondo", a cura di Padre Lorenzo Sales, Edizioni Paoline, imprimatur: Mons. Giulio Tobia, Vic. Gen., Pescara, 10-12-1966].</div>
Unknownnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-5059428838135736962.post-55923802493966738262024-03-13T00:05:00.001+01:002024-03-13T00:05:00.126+01:00Continuano le persecuzioni da parte dei modernisti e dei loro amici massoni<div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://1.bp.blogspot.com/-cjxH5f1F4mI/XlbG1zyfr9I/AAAAAAAADss/CwbGAqOUYRkSP20pBb1w9qgKLZCPtjktQCPcBGAYYCw/s1600/IMG-20200225-WA0018.jpg" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" data-original-height="1600" data-original-width="1015" height="320" src="https://1.bp.blogspot.com/-cjxH5f1F4mI/XlbG1zyfr9I/AAAAAAAADss/CwbGAqOUYRkSP20pBb1w9qgKLZCPtjktQCPcBGAYYCw/s320/IMG-20200225-WA0018.jpg" /></a></div><div style="text-align: justify;">Maristella mi ha scritto un messaggio al quale rispondo volentieri.</div></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><i><div style="text-align: justify;"><i><span style="color: #660000;">Caro fratello in Cristo, </span></i></div></i><div><div style="text-align: justify;"><i><span style="color: #660000;">[…] Stiamo attraversando tempi burrascosi: ma quando mai ci sono stati tempi tranquilli? Anticamente risuonava la preghiera con cui si invocava la protezione di Dio contro pestilenza, guerra e carestia.</span></i></div><i><div style="text-align: justify;"><span style="color: #660000;"><br /></span></div><span style="color: #660000;"><div style="text-align: justify;"><i><span style="color: #660000;">La Chiesa attraversa momenti difficili. Spesso la barca di san Pietro ha affrontato venti di tempesta: eresie, persecuzioni, scismi. Nostro Signore ci ha dato la Sua parola: "Le porte degli inferi non prevarranno". Capito? Sembrerà tutto perso eppure la Chiesa non si perderà, mai. Cosa fare? Potremmo passare il tempo a lamentarci, una tentazione molto insidiosa. Oppure potremo iniziare a pregare e lavorare, con semplicità, in famiglia, al lavoro, dove ci troviamo. Chiediamo aiuto a Dio e ne riceveremo in abbondanza; quasi sicuramente in modi molto diversi da come avremmo immaginato. Preghiamo sempre, senza stancarci, senza sosta. Il nostro lavoro, la nostra preghiera, la nostra fatica, le nostre disillusioni e le nostre lacrime saranno come pioggia di primavera su un terreno arido. Dio ha vinto il peccato e la morte attraverso il Sangue Preziosissimo del suo Figlio Divino. Dobbiamo solo smettere di brontolare e iniziare a camminare prendendo giorno per giorno la propria croce e seguendo Gesù.</span></i></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><i><span style="color: #660000;">Uniti nella preghiera nei Cuori Immacolati</span></i></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><i><span style="color: #660000;">Maristella</span></i></div></span></i><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Carissima sorella in Cristo, </div></div><div><div style="text-align: justify;">innanzitutto ti ringrazio per il tempo che dedichi al blog. Ti ringrazio anche per le donazioni che mi invii. Senza il tuo aiuto e di quello di altri generosi lettori, penso che anche avrei già dovuto chiudere da tempo, come hanno chiuso tanti altri blog.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Ho apprezzato molto le parole che hai scritto al riguardo del comportamento da tenere in questo drammatico periodo storico che stiamo vivendo a causa del tradimento dei modernisti, i quali hanno “siglato” coi nemici di Gesù Cristo il più infamante degli armistizi, basti pensare a tante questioni morali (contraccezione, adulterio, fornicazione, ecc.) che il Magistero perenne della Chiesa ha sempre considerato come argomenti “non negoziabili”, mentre loro fanno iniqui compromessi al ribasso.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Dobbiamo opporci all’eresia modernista, ma dobbiamo farlo in modo cristiano, ossia utilizzando le armi della fede: preghiera, penitenza, apostolato e buon esempio. Invece ci sono molti tradizionalisti che si oppongono in modo “non intelligente”, controproducente e persino peccaminoso. I nostri modelli da imitare devono essere i santi. Padre Pio e tanti altri che ora sono cittadini del Cielo, quando furono esuli in questa valle di lacrime, subirono molte persecuzioni da parte di altri cattolici, ma non reagirono con incomposte agitazioni o addirittura formando nuove Chiese scismatiche.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Dio non impedisce le tentazioni proprio perché in questo modo vaglia le anime e distingue il grano dalla zizzania: i buoni resistono e accumulano meriti per il Cielo, i cattivi invece cedono e meritano i giusti castighi del Signore. Ho l’impressione che molti tradizionalisti stiano sentendo la tentazione di passare coi sedevacantisti, cioè coloro che credono che la Sede Apostolica sia vacante dal 1958, anno in cui morì il grande Papa Pio XII. Ciò sarebbe un grande errore. </div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Lo so che dal fronte modernista arrivano quotidianamente continue provocazioni, ma noi dobbiamo fare attenzione a non commettere “falli di reazione”, anche per evitare di fornire ai nostri avversari il pretesto per farci la guerra con ancor più accanimento. Insomma, se alcuni modernisti fossero alla ricerca di un “casus belli” per aggredirci, non dovremmo essere così ingenui da fornirglielo. Qualsiasi cosa facciano i modernisti contro di noi, dobbiamo mantenere la calma e impegnarci a reagire cristianamente, come ci hanno insegnato a fare i santi.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">In Cordibus Iesu et Mariae,</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Cordialiter</div></div>Unknownnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-5059428838135736962.post-20643156786697120462024-03-13T00:01:00.001+01:002024-03-13T00:01:00.126+01:00Il più efficace mezzo di apostolato<div style="text-align: justify;">
<a href="https://lh3.ggpht.com/_NXVfHVDeM2c/SqJuA3a5ctI/AAAAAAAAAjg/e9RS9nYIkFc/064.jpg" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" src="https://lh3.ggpht.com/_NXVfHVDeM2c/SqJuA3a5ctI/AAAAAAAAAjg/e9RS9nYIkFc/064.jpg" /></a><a href="http://lh3.ggpht.com/_NXVfHVDeM2c/SqJuA3a5ctI/AAAAAAAAAjg/e9RS9nYIkFc/064.jpg" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"></a>Dagli scritti del Sommo Pontefice Pio XI.</div><div style="text-align: justify;"><i><span style="color: #660000;"><br /></span></i></div><div style="text-align: justify;"><i><span style="color: #660000;">Ma il più efficace mezzo di apostolato tra le folle dei poveri e degli umili è l’esempio del sacerdote, l’esempio di tutte le virtù sacerdotali, quali le abbiamo descritte nella Nostra Enciclica Ad catholici sacerdotii; ma nel caso presente in modo speciale è necessario un luminoso esempio di vita umile, povera, disinteressata, copia fedele del Divino Maestro che poteva proclamare con divina franchezza: « Le volpi hanno delle tane e gli uccelli dell’aria hanno dei nidi, ma il Figlio dell’uomo non ha dove posare il capo ». Un sacerdote veramente ed evangelicamente povero e disinteressato fa miracoli di bene in mezzo al popolo, come un San Vincenzo de’ Paoli, un Curato d’Ars, un Cottolengo, un Don Bosco e tanti altri; mentre un sacerdote avaro e interessato, come abbiamo ricordato nella già citata Enciclica, anche se non precipita come Giuda, nel baratro del tradimento, sarà per lo meno un vano «bronzo risonante» e un inutile «cembalo squillante», e troppo spesso un impedimento piuttosto che uno strumento di grazia in mezzo al popolo. E se il sacerdote secolare o regolare per obbligo del suo ufficio deve amministrare dei beni temporali, si ricordi che non soltanto deve scrupolosamente osservare tutto ciò che prescrivono la carità e la giustizia, ma deve mostrarsi in modo particolare veramente un padre dei poveri.</span></i></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
[Brano tratto dall'Enciclica "Divini Redemptoris" del Sommo Pontefice Pio XI].</div>Unknownnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-5059428838135736962.post-41905788997667380272024-03-13T00:00:00.001+01:002024-03-13T00:00:00.134+01:00Pensiero del giorno<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://1.bp.blogspot.com/-bLg4uIcVdBo/UX6vAmHDotI/AAAAAAAAGlw/NgHEblSHEgIHGlq4wkUHBfKlKMlk2Gr8ACPcB/s1600/Cristo.jpeg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" src="https://1.bp.blogspot.com/-bLg4uIcVdBo/UX6vAmHDotI/AAAAAAAAGlw/NgHEblSHEgIHGlq4wkUHBfKlKMlk2Gr8ACPcB/s1600/Cristo.jpeg" /></a></div>
<div style="text-align: justify;">
<i><span style="color: #660000;">(...) è di fede che ciò che converte e santifica le anime è la grazia di Dio; noi non siamo che strumenti di cui Dio si degna servirsi ma che non producono </span></i><i><span style="color: #660000;">frutto se non in proporzione della loro unione colla causa principale.</span></i></div>
<div style="text-align: justify;">
<i><span style="color: #660000;"><br /></span></i>
</div>
<div>
<div style="text-align: justify;">
[Brano tratto da “Compendio di Teologia Ascetica e Mistica”, di Padre Adolphe Tanquerey (1854 - 1932), trad. P. Filippo Trucco e Can.co Luigi Giunta, Società di S. Giovanni evangelista - Imprimatur Sarzanæ, die 18 Novembris 1927, Can. A. Accorsi, Vic. Gen. - Desclée & Co., 1928].</div>
</div>Unknownnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-5059428838135736962.post-70495478956532760152024-03-12T00:05:00.001+01:002024-03-12T00:05:00.135+01:00Homeschooling (scuole familiari)<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://2.bp.blogspot.com/-bUUGMWHAVfE/TlvzKec54OI/AAAAAAAADLY/-PZ16wdvZv0/s512/Cuore-Immacolato-della-Beata-Vergine-Maria.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" height="320" src="https://2.bp.blogspot.com/-bUUGMWHAVfE/TlvzKec54OI/AAAAAAAADLY/-PZ16wdvZv0/s320/Cuore-Immacolato-della-Beata-Vergine-Maria.jpg" width="253" /></a></div>
<div style="text-align: justify;">Diverse persone mi hanno scritto al riguardo del tema delle “scuole familiari”. A tal proposito ripubblico una delle prime e-mail che anni fa mi scrisse "Elvira" (pseudonimo scelto da una gentilissima signora per firmare le sue e-mail da pubblicare sul blog).</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<i><span style="color: #990000;">Carissimo Cordialiter,</span></i></div>
<div style="text-align: justify;">
<i><span style="color: #990000;"> bravissimo! Secondo me la scuola familiare è il futuro dell'educazione cattolica, quella vera. Voglio raccontarle brevemente la mia esperienza.</span></i><br />
<i><span style="color: #990000;"><br /></span></i></div>
<div style="text-align: justify;">
<i><span style="color: #990000;">Abito negli Stati Uniti e ho cominciato a sentire parlare di scuola familiare (home schooling) più di venti anni fa. All'inizio l'idea mi lasciava un po' perplessa, ma, considerando i cambiamenti culturali sempre più travolgenti degli ultimi decenni, avendo conosciuto molte famiglie che hanno preferito l'home schooling alla scuola pubblica o cattolica privata e avendone visti i risultati, sono diventata una grande sostenitrice della scuola familiare. Non solo i ragazzi ricevono una buona educazione cattolica, ma ottengono anche ottimi risultati agli esami e crescono decisamente più educati e rispettosi. Le famiglie organizzano gite insieme e attività extracurriculari. In America ci sono anche case editrici specializzate in libri per la scuola familiare tanto per dimostrare quanto questa è diffusa. La scuola familiare è senz'altro un'avventura impegnativa, ma che secondo me vale la pena di intraprendere. Indispensabile però è una grande autodisciplina da parte dei genitori. Tornassi indietro ci farei un pensierino per i miei figli.</span></i></div>
<div style="text-align: justify;">
<i><span style="color: #990000;"><br /></span></i></div>
<div style="text-align: justify;">
<i><span style="color: #990000;">Leggo sempre i suoi blog, anche quello per le vocazioni. Mi sono tutti di grande aiuto spirituale. Grazie!</span></i></div>
<div style="text-align: justify;">
<i><span style="color: #990000;"><br /></span></i></div>
<div style="text-align: justify;">
<i><span style="color: #990000;">Elvira</span></i></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Cara sorella in Cristo,</div>
<div style="text-align: justify;">
dammi pure del tu, lo preferisco. Innanzitutto sono contento che i miei blog ti siano di “grande aiuto spirituale”.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Come tu stessa hai notato, coloro che si istruiscono mediante “home schooling”, non solo vengono preservati dalla propaganda progressista degli insegnanti laicisti, ma hanno anche la possibilità di imparare molte più cose. Al giorno d'oggi non è più raro incontrare ragazzi, anche diplomati e laureati (con buoni voti), che non conoscono le province italiane, le tabelline, molti personaggi famosi della storia, e non sanno nemmeno coniugare i verbi, ecc. Spesso la colpa non è loro, ma della scuola. Ovviamente non sto criticando tutti gli insegnanti, ma solo quelli progressisti e quelli che usano metodi didattici fallimentari. Anche nelle scuole statali ci sono buoni insegnanti, alcuni dei quali sono appassionati lettori del blog. :-)</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Se avessi figli, uno dei motivi per cui non vorrei mandarli nelle scuole pubbliche e nemmeno in quelle private filo-moderniste, è la presenza di alunni che hanno comportamenti scandalosi, e che quindi rischierebbero di trascinarli sulla cattiva strada. Mi hanno scritto delle studentesse liceali in discernimento vocazionale, le quali lamentavano il fatto di dover ascoltare ogni giorno i compagni di classe bestemmiare e fare discorsi osceni.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Per quanto riguarda l'istruzione “elementare”, penso che molti genitori siano in grado di fare da insegnanti ai propri figli. I problemi seri sorgono quando si giunge all'età dell'istruzione superiore. Se ad esempio un ragazzo scegliesse di seguire gli studi “classici”, non sarebbe facile trovare qualcuno in grado di insegnargli greco antico. Per questo motivo sarebbe opportuno che i genitori cattolici unissero le forze per aiutarsi a vicenda nell'istruzione didattica dei figli, salvandoli dalle grinfie del progressismo delle scuole laiciste.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Alcuni potrebbero accusarmi di essere un fanatico fondamentalista. Evidentemente costoro non hanno mai letto il Magistero della Chiesa riguardante questo delicato argomento, ad esempio l'Enciclica “Divini illius Magistri” di Papa Pio XI. Si tratta di essere coerenti con i valori cristiani e cercare di difenderli dagli assalti del mondo.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Approfitto dell'occasione per porgerti i miei più cordiali e fraterni saluti in Gesù e Maria.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Cordialiter</div>
Unknownnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-5059428838135736962.post-76029820209936789302024-03-12T00:00:00.001+01:002024-03-12T00:00:00.150+01:00Pensiero del giorno<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://4.bp.blogspot.com/-JgE3IQTE7n4/S1oTAIRBL4I/AAAAAAAAA7I/P8annoQ5Vuw8rRW5giQFEnm9n4cSwRHRACPcB/s1600/Alfonso-de-Liguori_02.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" src="https://4.bp.blogspot.com/-JgE3IQTE7n4/S1oTAIRBL4I/AAAAAAAAA7I/P8annoQ5Vuw8rRW5giQFEnm9n4cSwRHRACPcB/s1600/Alfonso-de-Liguori_02.jpg" /></a></div>
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<i><span style="color: #660000;">Non confessarsi dei giudizi temerari, perché per lo più son sospetti, non giudizi. E se sono giudizi, saranno fondati su qualche ragione, onde non saranno temerari. I sospetti poi, per ogni minima ragione che vi sia, sono scusati anche del peccato veniale.</span></i></div>
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(Pensiero di Sant'Alfonso Maria de Liguori)Unknownnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-5059428838135736962.post-14009034894405492452024-03-11T00:05:00.000+01:002024-03-11T00:05:00.125+01:00La “primavera modernista”<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://4.bp.blogspot.com/-XEcb5lYsK7M/TTC1LLyBbLI/AAAAAAAACfo/A6rAu3_VNIE/s596/Messa-in-latino-Galles.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" height="224" src="https://4.bp.blogspot.com/-XEcb5lYsK7M/TTC1LLyBbLI/AAAAAAAACfo/A6rAu3_VNIE/s320/Messa-in-latino-Galles.jpg" width="320" /></a></div>
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È da oltre mezzo secolo che la martellante propaganda modernista, “radiogonfiata” dai media gestiti dai loro compagni progressisti, continua a ripetere che la Tradizione Cattolica va accantonata e sostituita con una sorta di “nuova religione” aperta alla mentalità mondana, la quale, secondo loro, farebbe entrare nella Chiesa l'aria pura della primavera. Ma noi li conosciamo bene i frutti di questa tanto decantata “primavera modernista”: forte calo delle vocazioni sacerdotali, tracollo delle vocazioni religiose, conventi chiusi, seminari deserti, monasteri venduti e trasformati in agriturismo, chiese semivuote, confessionali abbandonati, ignoranza religiosa, templi sconsacrati e adibiti a ristoranti o ad altri usi profani, crollo della pratica religiosa, propagazione delle eresie, divorzi in forte aumento, diffusione delle convivenze prematrimoniali, ateismo dilagante, eccetera. Contro i fatti non c'è argomento che tenga: le “conquiste” e le “vittorie” dei modernisti, strombazzate da una bugiarda e sfrontata propaganda mediatica, sono in realtà dei veri e propri disastri spirituali, altro che primavera! Dove passa lo spirito modernistico avviene una desertificazione spirituale, come se fosse passata un'orda di barbari.</div>
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<a href="http://4.bp.blogspot.com/-f37zTdOiuJo/SqJuAv5gVSI/AAAAAAAAAjU/pCv30xZWtdo/s200/055.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em; text-align: justify;"><img border="0" src="https://4.bp.blogspot.com/-f37zTdOiuJo/SqJuAv5gVSI/AAAAAAAAAjU/pCv30xZWtdo/s200/055.jpg" /></a>I miliziani della “primavera modernista” parlano tanto di pace, fratellanza, carità fraterna, e intanto perseguitano i cattolici rimasti fedeli al Magistero perenne della Chiesa. Ma cinquant'anni di persecuzioni non sono riusciti ad annientare l'eroica resistenza dei valorosi difensori della Tradizione, i quali hanno saputo tenere alta la bandiera della cattolicità, contro le aggressioni della vasta “coalizione liberal” dei nemici del Corpo Mistico di Cristo. Il movimento tradizionale si è aperto con la forza delle armi spirituali (preghiera, penitenza, apostolato, ecc.) gli sbocchi vitali necessari alla propria sopravvivenza, compiendo sacrifici di ogni tipo. Le catene moderniste che tentavano di ghettizzare e soffocare il movimento tradizionale sono state spezzate dall'indomita e incrollabile fede dei militanti del “battaglione tridentino”, che nonostante le mille avversità sono ancora in piedi, con la schiena dritta, pronti a continuare la battaglia spirituale per cancellare l'onta del tradimento modernista e riconquistare la completa libertà che consentirà di poter vivere in pace l'esperienza della Tradizione. </div>
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<a href="http://2.bp.blogspot.com/-G6QnDAELG0A/TV402fcw16I/AAAAAAAACog/sVHvP0FQFyQ/s512/Cristo-Re.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" height="320" src="https://2.bp.blogspot.com/-G6QnDAELG0A/TV402fcw16I/AAAAAAAACog/sVHvP0FQFyQ/s512/Cristo-Re.jpg" width="248" /></a>L'immane incendio che divampa su vasti fronti dell'orbe cattolico si spegnerà solo col tramonto delle vegliarde e tracotanti milizie moderniste, le quali stanno rabbiosamente tentando l'ultimo assalto per scardinare la granitica resistenza dei fedeli tradizionali e ridurre in macerie la Chiesa, distruggendo dogmi, princìpi morali e liturgia. È una campale lotta spirituale tra il giovane, forte e virile movimento tradizionale, contro il vecchio e sterile popolo progressista, affamatore e carnefice delle anime. È una lotta tra due concezioni opposte della vita: soprannaturale da una parte, immanentista dall'altra. Bisogna ringraziare Dio per averci concesso l'onore di averci chiamato a combattere in quest'ora grave la buona battaglia della fede per la sua maggior gloria. Adesso stiamo soffrendo assai, mentre i “rossi” sghignazzano con arroganza, ma noi sappiamo bene che gioirà pienamente chi gioirà per ultimo. All'orizzonte già si intravvedono i primi bagliori della radiosa alba del trionfo del Cuore Immacolato di Maria. Christus vincit, Christus regnat, Christus imperat!</div>
Unknownnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-5059428838135736962.post-54517911008882010712024-03-11T00:00:00.001+01:002024-03-11T00:00:00.130+01:00Pensiero del giorno - Assedio dell'infinito Amore<a href="http://lh4.ggpht.com/_NXVfHVDeM2c/SqVEVPi-N3I/AAAAAAAAArc/L_kxoZ5cLNY/85.jpg" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img alt="" border="0" src="https://lh4.ggpht.com/_NXVfHVDeM2c/SqVEVPi-N3I/AAAAAAAAArc/L_kxoZ5cLNY/85.jpg" style="float: left; height: 191px; margin: 0pt 10px 10px 0pt; width: 200px;" /></a><div style="text-align: justify;">
<i><span style="color: #660000;">Dio non può tollerare che una creatura libera si perda, prima di averla assediata in tutti i modi. (...)</span></i></div>
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<i><span style="color: #660000;"><br /></span></i></div>
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<i><span style="color: #660000;">Non si sfugge all'infinito Amore che assedia; tutte le angustie della vita, tutte le pene interne, l'orribile vuoto che ci tormenta, la povertà estrema che ci opprime, la confusione nelle aspirazioni, il disinganno dei nostri ideali, le spine che troviamo nelle creature, tutto è assedio dell'infinito Amore che vuole ad ogni costo salvarci e renderci eternamente felici.</span></i></div>
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[Brano tratto da “La Sacra Scrittura”, volume VI, di don Dolindo Ruotolo, Apostolato Stampa].Unknownnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-5059428838135736962.post-55810437927368429712024-03-10T00:05:00.001+01:002024-03-10T00:05:00.134+01:00Consigli di direzione spirituale <div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://3.bp.blogspot.com/-bPODz4Yne8k/VWhxBd6VyKI/AAAAAAAAGUg/c1fFP0TPNXg/s480-Ic42/Padre_Felice_Cappello.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em; text-align: justify;"><img border="0" height="320" src="https://3.bp.blogspot.com/-bPODz4Yne8k/VWhxBd6VyKI/AAAAAAAAGUg/c1fFP0TPNXg/s480-Ic42/Padre_Felice_Cappello.jpg" width="283" /></a></div>
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Nutro grande stima e ammirazione per Padre Felice Maria Cappello, zelantissimo sacerdote gesuita morto in concetto di santità nel 1962. Un vero asceta e degnissimo seguace di Sant'Ignazio di Loyola! Fuori dal suo confessionale si formavano file lunghissime, perché era considerato uno dei migliori confessori di Roma. Non era né lassista né rigorista, ma trattava i penitenti con tanta bontà, dolcezza e carità fraterna, riuscendo a conquistare i loro cuori e a condurre agevolmente le loro anime per la via della perfezione cristiana. Padre Felice Maria Cappello era anche dottissimo, sapeva risolvere con efficacia i casi morali più ingarbugliati, donando la serenità alle coscienze dei penitenti. Si sforzava di essere sempre un confessore “giusto”, ma mai severo. Se fosse ancora vivo lo eleggerei per mio direttore spirituale. Pubblico alcuni consigli di direzione spirituale che scrisse a una signora dedita alla vita devota e all'apostolato. Questi consigli sono utili a tutti (conviene prenderne nota).</div>
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<i><span style="color: #660000;">Le presento, nel Nome santo di Gesù, alcuni avvertimenti e ricordi per questi mesi.</span></i></div>
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<i><span style="color: #660000;"><br /></span></i></div>
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<i><span style="color: #660000;">1 - Procuri di fare le pratiche di pietà con pace e soavità di spirito, senza affaticarsi troppo e senza angustiarsi mai. Se talvolta è assalita da qualche pensiero di eccessiva preoccupazione, cerchi di allontanarlo subito, affinché non resti turbata la pace del cuore.</span></i></div>
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<i><span style="color: #660000;"><br /></span></i></div>
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<i><span style="color: #660000;">2 - Si accosti sempre e tanto volentieri a ricevere Gesù nella S. Comunione. Egli è e dev’essere l’unico Suo conforto, la Sua consolazione, il tesoro inestimabile dell’anima Sua, poiché possedendo Gesù possiede tutto.</span></i></div>
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<i><span style="color: #660000;"><br /></span></i></div>
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<i><span style="color: #660000;">3 - Ogni mattina, nella santa Comunione, rinnovi i propositi, i santi Voti; parli a Gesù con tutta la confidenza filiale, manifestando i bisogni, i desideri, le aspirazioni, le pene, effondendo tutto il suo cuore. Anche nella S. Meditazione dia libero sfogo ai santi affetti. Se qualche volta si sentisse un po’ fredda e arida, non si angusti, né tralasci per questo motivo di compiere le pratiche di pietà. Invece si umili ai piedi di Gesù, riconoscendo la sua miseria e ravvivando sempre più la confidenza e la fiducia in Lui.</span></i></div>
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<i><span style="color: #660000;"><br /></span></i></div>
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<i><span style="color: #660000;">4 - Cresca di giorno in giorno nell’amore verso Gesù, nell’abbandono pieno, completo, totale ed assoluto di tutta se stessa. Si ricordi che Lei dev’essere una Vittima del Cuore di Gesù, un olocausto per la salvezza delle anime, un’anima immolata per la causa sublime del divin Redentore, per la santificazione del prossimo.</span></i></div>
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<i><span style="color: #660000;"><br /></span></i></div>
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<i><span style="color: #660000;">5 - Ella è chiamata a farsi santa, presto santa, e una grande santa. Il Signore Le tiene preparate grazie senza numero, speciali e straordinarie. Lei deve corrispondere con prontezza e generosità.</span></i></div>
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<i><span style="color: #660000;"><br /></span></i></div>
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<i><span style="color: #660000;">6 - Il Suo ideale sia questo: compiere sempre, volentieri e fedelmente la volontà di Dio, anche nelle piccole cose. Tutte le mattine ed anche durante il giorno quando fa la visita al Santissimo Sacramento, rinnovi l’offerta al Signore e la retta intenzione.</span></i></div>
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<i><span style="color: #660000;"><br /></span></i></div>
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<i><span style="color: #660000;">7 - Cerchi di evitare anche i più piccoli difetti e le più piccole imperfezioni, come facevano i santi. Però se talvolta cade in qualche lieve difetto, non deve mai angustiarsi.</span></i></div>
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<i><span style="color: #660000;"><br /></span></i></div>
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<i><span style="color: #660000;">8 - Durante la giornata si mantenga più che sia possibile raccolta ed unita al Signore, con qualche buon pensiero e santo affetto, e con qualche devota giaculatoria.</span></i></div>
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<i><span style="color: #660000;"><br /></span></i></div>
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<i><span style="color: #660000;">9 - Si ricordi di essere sempre, con tutti, in ogni circostanza, un angelo ed un apostolo. Nelle parole, nei modi, nel tratto, in casa e fuori, dovunque, dia sempre buon esempio e diffonda il profumo della pietà, l’olezzo della virtù.</span></i></div>
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<i><span style="color: #660000;"><br /></span></i></div>
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<i><span style="color: #660000;">10 - Procuri di essere modello di umiltà, di carità, di pazienza, di dolcezza, di generosità, di purezza angelica, di fede viva, di amore ardentissimo, che sono le virtù proprie di un’anima veramente santa.</span></i></div>
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<i><span style="color: #660000;"><br /></span></i></div>
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<i><span style="color: #660000;">11 - Sia devotissima del sacro Cuore di Gesù, della Madonna e di san Giuseppe. Per la Festa dell’Assunzione si prepari con un triduo; nel giorno della festa, rinnovi con speciale fervore e slancio i santi voti, la consacrazione di tutta se stessa a Gesù ed a Maria SS.ma.</span></i></div>
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<i><span style="color: #660000;"><br /></span></i></div>
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<i><span style="color: #660000;">12 - Sono lieto di assicurarla che Gesù è contentissimo di Lei, dell’anima Sua, di ciò che fa, ch’Egli La ricolmerà sempre più delle sue grazie e dei suoi favori celesti, ch’Egli sarà sempre con Lei per aiutarla, confortarla ed assisterla. Sono lieto di assicurarLa che la Madonna santissima La tiene sempre stretta al suo Cuore immacolato e La protegge sotto il suo manto celeste, che La considera come sua figlia prediletta tra le predilette. Sono lieto di assicurarla che Lei, per grazia di Dio, progredisce di giorno in giorno nella virtù e nella perfezione religiosa, e che Gesù di giorno in giorno è sempre più contento e soddisfatto dell’anima Sua.</span></i></div>
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<i><span style="color: #660000;"><br /></span></i></div>
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<i><span style="color: #660000;"><br /></span></i></div>
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<i><span style="color: #660000;">P. Felice Maria Cappello S.I.</span></i></div>
Unknownnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-5059428838135736962.post-54964623794047924602024-03-10T00:00:00.001+01:002024-03-10T00:00:00.125+01:00Pensiero del giorno<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://4.bp.blogspot.com/-P9Lhs2Exu7Q/TdGY1aiyTYI/AAAAAAAAC5Q/-3uh2EQj7S8FWYTgKSb4X5XuHaOVlco1wCPcB/s1600/Cristo-Comunione-01.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" height="400" src="https://4.bp.blogspot.com/-P9Lhs2Exu7Q/TdGY1aiyTYI/AAAAAAAAC5Q/-3uh2EQj7S8FWYTgKSb4X5XuHaOVlco1wCPcB/s400/Cristo-Comunione-01.jpg" width="265" /></a></div>
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<i><span style="color: #660000;">Per far del bene attorno a noi, per convertire qualche peccatore o incredulo e confermare nel bene le anime vacillanti, non vi è nulla di più efficace dello sforzo che si fa per meglio praticare il cristianesimo: se la mediocrità della vita attira sulla religione le critiche degli increduli, la vera santità ne eccita l'ammirazione per una religione che sa produrre tali effetti: "dal frutto si giudica l'albero: ex fructibus eorum cognoscetis eos". L'apologetica migliore è quella dell'esempio, quando vi si sa unire la pratica di tutti i doveri sociali. Ed è pure ottimo stimolo per i mediocri, che s'addormenterebbero nella tiepidezza se il progresso delle anime fervorose non li scotesse dal loro torpore.</span></i></div>
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[Brano tratto da “Compendio di Teologia Ascetica e Mistica”, di Padre Adolphe Tanquerey (1854 - 1932), trad. P. Filippo Trucco e Can.co Luigi Giunta, Società di S. Giovanni evangelista - Imprimatur Sarzanæ, die 18 Novembris 1927, Can. A. Accorsi, Vic. Gen. - Desclée & Co., 1928].</div>
Unknownnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-5059428838135736962.post-79277848503381668972024-03-09T00:05:00.002+01:002024-03-09T00:05:00.146+01:00Sedevacantismo, eresia e scisma<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjNLD-dsJ2FmXz-wY4JS_Xd2DgyC7vgLy2ANrx9H-7J2Np_kBF-3UpQjgeAF6hWZBDboUlbP22QxSH5cHdHoWTNz8fI4-cTA_bB5a6gKnNZWlLbbSy6mcemocP6BLrcuF5H7Jqvo5z3VZkD/s1600/34.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjNLD-dsJ2FmXz-wY4JS_Xd2DgyC7vgLy2ANrx9H-7J2Np_kBF-3UpQjgeAF6hWZBDboUlbP22QxSH5cHdHoWTNz8fI4-cTA_bB5a6gKnNZWlLbbSy6mcemocP6BLrcuF5H7Jqvo5z3VZkD/s1600/34.jpg" /></a></div>
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Tempo fa un lettore del blog mi ha scritto un’e-mail per criticare un mio post contro il sedevacantismo (dottrina secondo cui la Sede Apostolica sarebbe vacante dal 1958, cioè da quando è morto il grande Papa Pio XII), affermando, tra le altre cose, che avrei scritto numerosi errori.</div>
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Come ho già detto in passato, apprezzo molto le critiche, purché siano costruttive, ma in questo caso non mi sono stati segnalati i “numerosi errori” che io avrei affermato, quindi non sono in grado di porre rimedio ad eventuali affermazioni errate (in coscienza so di non aver scritto nulla di male). </div>
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Inoltre sono stato accusato di aver dichiarato “ex cathedra” (sic!) che i sedevacantisti sono scismatici ed eretici. A dir la verità non sono stato io a dichiarare “scismatici” i sedevacantisti, ma è stata la Santa Sede il 17 settembre del 1976 (cfr. Acta Apostolicae Sedis 68 [1976], pagina 623) e poi ancora il 12 marzo del 1983, quando l’allora Cardinale Joseph Ratzinger, Prefetto della Sacra Congregazione per la Dottrina della Fede, firmò una notificazione con la quale dichiarò che il vescovo vietnamita, Mons. Pierre-Martin Ngô-dińh-Thuc e i vescovi da lui ordinati illecitamente erano incorsi nella scomunica “ipso facto” che il Codice di Diritto Canonico commina "automaticamente" a coloro che compiono ordinazioni episcopali scismatiche.</div>
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Circa la questione dell’eresia, il Magistero perenne insegna infallibilmente che la Chiesa Cattolica è indefettibile e visibile. Accettare le tesi sedevacantiste significa de facto negare l’indefettibilità e la visibilità della Chiesa, e ciò è un palese errore dottrinale (cfr. "Somma di Teologia Dogmatica", Don Giuseppe Casali, casa editrice “Regnum Christi”, 1956). Insomma, è impossibile che la Chiesa in comunione coi successori di Pio XII non sia più “cattolica”, perché altrimenti la vera Chiesa che ha conservato intatto il “depositum fidei” non sarebbe più “visibile” (cioè facilmente riconoscibile). </div>
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Un noto esponente di una delle varie Chiese sedevacantiste ha affermato che la promessa di Gesù che le porte degli inferi non avrebbero prevalso sulla Chiesa Cattolica, è stata temporaneamente disattesa. Ciò equivale a negare la perenne indefettibilità della Chiesa, che è una verità di fede, e negare una verità di fede è un’eresia.</div>
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Con ciò non voglio dire che nella Chiesa vada tutto bene. Coloro che seguono il blog assiduamente sanno che critico spesso i misfatti compiuti dai modernisti, però cerco di farlo in modo cristiano, senza diffondere rabbia, tristezza e sconforto. </div>
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Non ho tempo e voglia da dedicare in dispute con coloro che criticano in maniera “non costruttiva” ciò che scrivo sul blog. Pertanto chiedo gentilmente ai miei critici di evitare di scrivermi su questo tema. Chi non condivide ciò che scrivo non è obbligato a leggere il mio blog. Però sconsiglio vivamente di frequentare i siti internet che hanno una mentalità scismatica e che seminano tristezza e sconforto. Un giorno dovremo rendere conto a Dio anche delle letture fatte.</div>
Unknownnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-5059428838135736962.post-26395811879787070912024-03-09T00:00:00.000+01:002024-03-09T00:00:00.144+01:00Pensiero del giorno<p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgrVbVD0dpxlrnO9lFs1O1s3vu6dzCK1stB_nQ7P79qA3P6tHdTGE_ZIknQok7OkQD9Yu-u6z26k7J0QptMK65yaH0LzqDA6DHX633TuHzlmk2KMUJ6g_a5-CAipKlqAqDw0dqWmtetwFjD3JHzQVv5ZJ3ryUpxhsZDnbYMt8kGU8MjwsR3_wEmWhfUGh5R/s707/Don_Bosco.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" data-original-height="707" data-original-width="525" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgrVbVD0dpxlrnO9lFs1O1s3vu6dzCK1stB_nQ7P79qA3P6tHdTGE_ZIknQok7OkQD9Yu-u6z26k7J0QptMK65yaH0LzqDA6DHX633TuHzlmk2KMUJ6g_a5-CAipKlqAqDw0dqWmtetwFjD3JHzQVv5ZJ3ryUpxhsZDnbYMt8kGU8MjwsR3_wEmWhfUGh5R/s320/Don_Bosco.jpg" width="238" /></a></div><i><div style="text-align: justify;"><i><span style="color: #660000;">Ciò che ti turba e ti toglie la pace non viene dal Signore. Caccialo via! </span></i></div></i><p></p><p style="text-align: justify;">(Consiglio dato da San Giovanni Bosco a San Domenico Savio, uno dei ragazzi dell'oratorio di Valdocco).</p>Unknownnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-5059428838135736962.post-56871596154757949702024-03-08T00:05:00.001+01:002024-03-08T00:05:00.138+01:00La donna è stata creata da Dio per aiutare l'uomo a salvarsi l'anima<div style="text-align: justify;">
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://1.bp.blogspot.com/-3PCDIRHb91g/X8cYg_r8P2I/AAAAAAAADzc/90kjagJ71wsbjs9KfWLRNvXgqp6ZcGZLwCLcBGAsYHQ/s465/Donne-in-preghiera.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" data-original-height="352" data-original-width="465" src="https://1.bp.blogspot.com/-3PCDIRHb91g/X8cYg_r8P2I/AAAAAAAADzc/90kjagJ71wsbjs9KfWLRNvXgqp6ZcGZLwCLcBGAsYHQ/s320/Donne-in-preghiera.jpg" width="320" /></a></div>Dagli scritti del Beato Giacomo Alberione.</div>
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<i><span style="color: #660000;">Il Bougaud (...) esclama: «Initium et finis mulier»: in ogni cosa grande vi trovate come principio e fine la donna. E Tacito: «Inesse in eis quid divinum»: la donna ha in sé una orma della potenza di Dio. Ma perché mai questo Dio, che fa bene ogni cosa, che tutto rettamente dispone in peso e misura, secondo i suoi altissimi fini, perché questo Dio fu così largo colla donna? Non vi ha dubbio sulla risposta: perché l’aveva destinata ad una nobilissima vocazione: i doni fatti alla donna sono nulla più che mezzi necessari alla sua missione.<br /><br />Rifacciamoci all’origine del mondo: là apparirà la verità di questa asserzione. Quando Dio ebbe creato l’uomo, dice la Sacra Scrittura, egli guardò a lui e, tocco il cuore di compassione alla vista della sua solitudine, pronunciò questa parola, una delle più tenere uscite dal suo labbro: Non è bene che l’uomo sia solo: facciamogli una compagna simile a lui che gli serva d’aiuto. E creò la donna per aiuto dell’uomo. Ed aiutarlo in che? Nei suoi lavori, nelle sue angosce: è così acerbo il dolore quando si soffre da soli! Nelle gioie, nei sogni di felicità: si gode sì poco, quando si gode soli! E siccome l’uomo non è creato per la terra, ma pel cielo, siccome Dio collocò in lui speranze celesti, slanci e desideri sublimi, siccome il mondo è l’esilio, il cielo invece la patria: sorreggere l’uomo in questo cammino, condurlo all’eternità, andarvi con lui forma l’altissima missione della donna: adiutorium simile sibi. L’uomo curvo sulla terra che doveva lavorare, avrebbe spesso perduto di vista il cielo: e Dio gli diede un angelo, un apostolo, un amico intimo, persuasivo, amabile che doveva conservargli la luce ed il gusto del cielo.<br /><br />(...)<br /><br />Eva, è vero, si valse di questo dolce ascendente su Adamo per trascinarlo seco nella colpa: ma Dio, punendolo, non cambiò la missione della donna: l’uomo caduto ne abbisognava ancor più. (...) Maria fu l’alto tipo della donna cristiana: Essa compì il suo ufficio di sollevare l’uomo, di distaccarlo dalla terra, di condurlo al cielo. La donna riabilitata da Gesù Cristo venne con paziente lavoro riammessa al suo posto primitivo. Dopo diciannove secoli la donna cristiana gode di nuovo quel santo ed universale rispetto, quel tenero e religioso amore, quegli onori e quei riguardi pieni di delicatezza che rendono possibile la sua missione. Quel certo spirito di cavalleria, che, non ostante le naturali esagerazioni, dominò tanto nel medio evo ed oggi ancora forma come l’incanto ed il profumo della società civile, è tutto uno spirito ed un portato delle dottrine cristiane sulla donna. Di nuovo in essa troviamo quella purezza, quell’aureola di modestia, quella bellezza grave, quell’amabile libertà, quella virtù generosa e quel desiderio intenso di attrarre il cuore dell’uomo per innalzarlo al cielo e là seco condurlo.<br /><br />Quanti uomini, specialmente nel turbinio presente della vita, dimenticherebbero forse Dio, l’anima, l’eternità, se non avessero una sorella, una sposa, una madre, una figlia! Sono misteri questi che ci si riveleranno solo nell’eternità.<br /><br />L’uomo (...) in mezzo agli affari ed alle occupazioni del presente e del caduco, facilmente dimentica l’idea del futuro: il visibile lo soffoca, il suo volto si abbassa. (...) Ciò che l’uomo dimentica è precisamente quanto la donna più facilmente ricorda, perché lo sente sempre vivo. Ella non cura tanto la logica, ma se si tratta delle cose spirituali meglio le intuisce, meglio le gusta, più facilmente vi si inclina. Qualcuno ha detto: la religione è per le donne. Non è per le donne nel senso di escludere gli uomini; ma è per le donne nel senso che la donna naturalmente è più religiosa. Anche la Chiesa, disse il papa alle donne cattoliche, vi rende questo onore, chiamandovi il sesso devoto. E voi dovete colla religione e per la religione essere l’aiuto dell’uomo.<br /><br />Chi mette la donna fuori di tal missione, la mette fuori di vocazione: la rende una spostata. La donna che non fa questo è inutile, se non dannosa, nel mondo. Alla donna che si insuperbisce o si lamenta di dover lavorare alla conversione del marito si potrebbe dire: non fai che compire il tuo dovere.<br /><br />(...) la donna può esercitare un’influenza decisiva sullo spirito religioso del marito. Noi sappiamo che fu Eva a trascinare nella colpa Adamo: noi sappiamo che Cecilia convertì lo sposo Valeriano, (...) noi abbiamo nelle lettere di san Paolo che l’uomo infedele viene santificato dalla donna fedele.<br /><br />Non è qui il luogo di insistere perché si abbia occhio, nella scelta del compagno della vita, alla sua religione, alle sue pratiche, ai suoi costumi. Questa cosa non è mai abbastanza detta e capita per la spensieratezza giovanile. Ma comunque sia stata la cosa: se il giovane sposo è buon cristiano, alla donna sarà più facile il conservarlo tale: se invece è indifferente o avverso alla religione, alla donna sarà più meritorio il convertirlo.</span></i><span style="color: #660000;"></span></div>
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<div style="text-align: justify;">[Brano tratto da "La donna associata allo zelo sacerdotale", di Don Giacomo Alberione, Edizioni San Paolo].</div>
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