Non esiste un unico termine tecnico e universalmente accettato per definire chi crede in Dio ma rifiuta specificamente la Chiesa (soprattutto quella Cattolica, che è stata fondata da Gesù Cristo) o la religione organizzata in generale.Tuttavia, il fenomeno è ampiamente riconosciuto e può essere descritto con diverse espressioni, a seconda della sfumatura che si vuole dare:
"Spirituale ma non Religioso" (SBNR):
Questa è l'espressione più comune e diffusa oggi.
Definisce la persona che percepisce e ricerca una dimensione interiore e trascendente (spirituale), ma non si identifica con le strutture, i dogmi o i riti delle religioni istituzionali (non religioso).
Teista Individuale / Non Affiliato:
Teista: Chi crede nell'esistenza di Dio o di divinità.
Non affiliato: Indica l'assenza di appartenenza a una specifica confessione religiosa o Chiesa.
Questa persona crede in un Dio personale (teismo), ma vive la sua fede in modo privato e autodiretto.
Deista:
Storicamente, il deismo definisce chi crede in un Dio come Creatore del mondo, ma rifiuta l'idea di un Dio che interviene costantemente nella storia o che si è rivelato attraverso Chiese e Sacre Scritture (una sorta di "Grande Orologiaio" che ha avviato l'universo e poi l'ha lasciato andare).
Questa visione è spesso associata al razionalismo e al rifiuto delle religioni rivelate e dei loro insegnamenti istituzionali.
Agnostico Teista (o Agnostico Credente):
Questa è una sfumatura più rara. La persona crede in Dio, ma al contempo sostiene che l'esistenza o la natura di Dio (o di una Chiesa) non possa essere conosciuta con certezza dalla ragione umana.
In sintesi, l'espressione più diffusa nel linguaggio sociologico e comune è "Spirituale ma non Religioso" (SBNR). Se l'attenzione è sul rifiuto delle verità rivelate e della mediazione ecclesiastica, il termine Deista può essere più appropriato.