Che grande grazia è avere nella propria diocesi un vescovo zelante. Chissà quante anime che ora sono in Cielo, sarebbero andate all'inferno se non avessero avuto come proprio vescovo Sant'Alfonso Maria de Liguori, San Francesco di Sales, Sant'Antonio Maria Gianelli o qualche altro santo vescovo. Tra gli attuali successori degli Apostoli, uno dei più zelanti è certamente Mons. Raymond Leo Burke. Ovunque ha operato quest'uomo di Dio, i benefici ottenuti dai fedeli sono stati enormi. Dopo aver guidato con profitto la piccola diocesi di La Crosse nel Wisconsin (Stati Uniti), Giovanni Paolo II nel 2003 lo ha trasferito alla guida dell'arcidiocesi di Saint Louis nel Missouri. Mons. Burke ha sempre mostrato particolare benevolenza nei confronti dei fedeli legati alla Messa tridentina. Questo degnissimo successore degli Apostoli, oltre ad essere assolutamente ortodosso per ciò che concerne la fede e la morale cattolica, è anche particolarmente docile alle direttive dei Sommi Pontefici. Un esempio su tutti è l'entusiasmo con cui ha accolto il Motu Proprio “Summorum Pontificum” nel 2007. Ha persino ordinato che ai suoi seminaristi diocesani fosse insegnata anche la forma straordinaria della liturgia romana. Durante il suo governo pastorale c'è stato un fortissimo incremento delle vocazioni sacerdotali che lo ha costretto a dover far eseguire dei lavori di ampliamento del seminario, divenuto ormai insufficiente ad accogliere le numerose richieste di ammissione. Quante altre cose si potrebbero raccontare di Mons. Burke, dalla lotta contro il delitto dell'aborto alla costruzione di chiese artisticamente decorose. Evidentemente al Romano Pontefice e ai suoi collaboratori non sono sfuggite tutte queste cose, visto che nel 2008, Papa Benedetto XVI lo ha promosso alla guida del Supremo Tribunale della Segnatura Apostolica. Ovviamente tutto questo zelo di Mons. Burke, gli avrà certamente attirato le antipatie di qualche “liberal”, ma su questa terra bisogna preferire di piacere a Dio anziché agli uomini. Grande è la gratitudine che dobbiamo avere verso Dio per aver donato alla Chiesa un vescovo così tenace nel lottare per il trionfo del Corpo Mistico di Cristo. Preghiamo affinché si realizzino su quest'uomo della Provvidenza i progetti che lo Spirito Santo ha su di lui, per la salvezza delle anime e la maggior gloria di Dio.
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martedì 22 giugno 2010
Mons. Raymond Leo Burke, l'uomo della Provvidenza
Che grande grazia è avere nella propria diocesi un vescovo zelante. Chissà quante anime che ora sono in Cielo, sarebbero andate all'inferno se non avessero avuto come proprio vescovo Sant'Alfonso Maria de Liguori, San Francesco di Sales, Sant'Antonio Maria Gianelli o qualche altro santo vescovo. Tra gli attuali successori degli Apostoli, uno dei più zelanti è certamente Mons. Raymond Leo Burke. Ovunque ha operato quest'uomo di Dio, i benefici ottenuti dai fedeli sono stati enormi. Dopo aver guidato con profitto la piccola diocesi di La Crosse nel Wisconsin (Stati Uniti), Giovanni Paolo II nel 2003 lo ha trasferito alla guida dell'arcidiocesi di Saint Louis nel Missouri. Mons. Burke ha sempre mostrato particolare benevolenza nei confronti dei fedeli legati alla Messa tridentina. Questo degnissimo successore degli Apostoli, oltre ad essere assolutamente ortodosso per ciò che concerne la fede e la morale cattolica, è anche particolarmente docile alle direttive dei Sommi Pontefici. Un esempio su tutti è l'entusiasmo con cui ha accolto il Motu Proprio “Summorum Pontificum” nel 2007. Ha persino ordinato che ai suoi seminaristi diocesani fosse insegnata anche la forma straordinaria della liturgia romana. Durante il suo governo pastorale c'è stato un fortissimo incremento delle vocazioni sacerdotali che lo ha costretto a dover far eseguire dei lavori di ampliamento del seminario, divenuto ormai insufficiente ad accogliere le numerose richieste di ammissione. Quante altre cose si potrebbero raccontare di Mons. Burke, dalla lotta contro il delitto dell'aborto alla costruzione di chiese artisticamente decorose. Evidentemente al Romano Pontefice e ai suoi collaboratori non sono sfuggite tutte queste cose, visto che nel 2008, Papa Benedetto XVI lo ha promosso alla guida del Supremo Tribunale della Segnatura Apostolica. Ovviamente tutto questo zelo di Mons. Burke, gli avrà certamente attirato le antipatie di qualche “liberal”, ma su questa terra bisogna preferire di piacere a Dio anziché agli uomini. Grande è la gratitudine che dobbiamo avere verso Dio per aver donato alla Chiesa un vescovo così tenace nel lottare per il trionfo del Corpo Mistico di Cristo. Preghiamo affinché si realizzino su quest'uomo della Provvidenza i progetti che lo Spirito Santo ha su di lui, per la salvezza delle anime e la maggior gloria di Dio.