Conferenza di Padre Garrigou-Lagrange tenuta nella Curia Generalizia della Compagnia di Gesù il 13 maggio 1943 ai Postulatori delle Cause di Beatificazione della Sacra Congregazione dei Riti.Pio X invitando i fanciulli alla Prima Comunione intorno al sette anni disse: «Tra questi fanciulli ci saranno dei Santi...». Ed infatti, pare che in questi ultimi anni ci siano stati dei fanciulli e dei giovanetti in cui si trovano i segni di virtù eroiche.
Nel 1931 scrissi su questo argomento nel Periodico «La Vie spirituale» pag. 174-186, un articolo intitolato: «Parvuli». In quell'articolo vengono citati specialmente: La piccola Nelly morta in concetto di santità in Irlanda nel 1908 all'età di quattro anni e mezzo; Gustavo Maria Bruni morto a Torino all'età di otto anni e chiamato «Il piccolo Serafino di Gesù Sacramentato »; Anna De Guigné, sulla quale scrissi un altro articolo nello stesso Periodico nel mese di gennaio del 1935 col titolo «L'eroicité de la vertu chez les enfants: Anne De Guigné».
Parlavo specialmente del loro eroismo rispetto alle forze ordinarie dei fanciulli a quella età. Recentemente sono state pubblicate altre vite di fanciulli per es.: Aniquio Martinez de la Pedrajate Un angel de ocho años_ dal P. Garcia Herrero S. J.; Rosa, vittima propiziatoria in piena guerra, 1929-1940, dal P. Jougen monitoritano con lettere dell’episcopato belga; Una piccola Anima (Maria Filippetto) con prefazione del P. C. Rosi S. J. e lettera del Card. Laurenti, Mantova 1928.
In senso contrario il P. Ambrogio Fiocchi S.J. nel Periodico « La Scuola Cattolica » (giugno 1942), scrisse un articolo in cui si legge: « Le tre condizioni della virtù eroica richieste da Benedetto XIV non si verificano in questi fanciulli, almeno tutte. Sono soltanto alcuni atti eroici staccati, non una virtù eroica permanente che opera: 1) con facilità, prontezza e diletto; 2) in modo superiore all’ordinario; 3) per un fine sovrannaturale, cioè sono motivi e calcoli umani, con spirito di abnegazione e dominio delle passioni ».
Si è anche detto: La virtù eroica in un fanciullo non è possibile senza un miracolo, per cui il fanciullo sarebbe trasformato in adulto. E perché? Perché il fanciullo non ha avuto il tempo sufficiente per acquistare il pieno uso della ragione col dominio sopra le passioni cioè sopra i moti dell’appetito sensitivo. Le virtù non si acquistano con un atto solo, ma con molti e ripetuti in diverse circostanze, e perciò ci vuole del tempo affinché il dominio della ragione penetri fino nella sensibilità assoggettandosela stabilmente. Per risolvere la questione bisogna cominciare dai fatti, perché se esiste il fatto esiste evidentemente anche la possibilità; e perciò vorrei prima citare alcuni atti eroici, dai quali si può provare l’esistenza permanente della stessa virtù eroica.