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giovedì 2 agosto 2012

Vestizione di 18 novizie Francescane dell'Immacolata

Ieri, presso il santuario della Madonna del Buon Consiglio di Frigento (Avellino), 18 ragazze hanno iniziato il noviziato con la cerimonia di vestizione presieduta dal Superiore Generale dei Frati Francescani dell'Immacolata, Padre Stefano Maria Manelli.

Precedentemente Padre Gabriele Pellettieri ha celebrato il Santo Sacrificio della Messa nell'antico e glorioso rito romano.

Colpisce vedere così tante novizie in un colpo solo, sono scene d'altri tempi che ormai in Europa non capitano quasi mai. Probabilmente non tutte le 18 novizie sono italiane, visto che alcune di esse pronunciavano le formule (in latino) con uno spiccato accento anglofono.

Se non ricordo male, prima del Motu Proprio "Summorum Pontificum", alle cerimonie di vestizione delle novizie delle Francescane dell'Immacolata fatte in Italia, la media del numero delle novizie era inferiore a una decina. Adesso sono quasi una ventina. Può darsi che il forte aumento sia dovuto al passaggio alla liturgia antica che attrae tantissimo i giovani. Tanti altri ordini potrebbero moltiplicare le vocazioni se passassero alla Messa tridentina. Il rito tradizionale è davvero una ricchezza per la Chiesa, bisogna diffonderlo il più possibile visto che sta moltiplicando sia le vocazioni sacerdotali sia quelle religiose in vari istituti di vita consacrata e società di vita apostolica. E oggi per far rifiorire la Chiesa c'è tanto bisogno di numerose e sante vocazioni!

Certo, la liturgia antica da sola non basta, c'è bisogno anche che un istituto religioso viva la vita consacrata in maniera fervorosa e osservante. Se invece un ordine è rilassato e intiepidito, è destinato ad andare in decadenza e a dissolversi, come dimostra l'esperienza.

Se il trend vocazionale continuerà così, probabilmente tra cinquant'anni gli ordini religiosi saranno in maggioranza tradizionali o almeno "in via di tradizionalizzazione".