Per contattarmi: cordialiter@gmail.com


Se il blog ti piace e desideri aiutarmi affinché possa dedicare il tempo necessario per continuare ad aggiornarlo ogni giorno e rispondere alle e-mail dei lettori, puoi inviarmi una libera donazione. Per info: clicca qui.


Visualizzazioni totali

sabato 3 agosto 2013

Discorso di Padre Manelli

Ieri è stata una giornata di festa per la Famiglia Religiosa fondata da Padre Stefano Maria Manelli. Ben 16 giovani suore hanno fatto la prima professione religiosa tra le Francescane dell'Immacolata, mentre altre decine di suore (circa una quarantina) hanno rinnovato i voti temporanei. C'è un dato interessante da osservare: ricordo che l'anno scorso sono state 18 le suore che hanno iniziato il noviziato, e il fatto che di esse ben 16 sono giunte alla prima professione dei voti temporanei, significa che c'è stata una perseveranza dell'89%. Si tratta di un risultato davvero molto positivo, mentre negli istituti religiosi rilassati la percentuale è nettamente più bassa. Infatti le ragazze italiane "scappano via" dai conventi e monasteri nei quali non si vive più in maniera coerente la vita consacrata.

Padre Gabriele Maria Pellettieri ha celebrato il Santo Sacrificio della Messa nel Rito Romano antico, e a seguire Padre Stefano Maria Manelli ha guidato la cerimonia della professione dei voti. Il Fondatore della Famiglia Religiosa dei Francescani dell'Immacolata ha tenuto un breve discorso introduttivo, nel quale ovviamente non ha parlato dei recenti fatti che hanno riguardato la sua Congregazione. Vedendolo parlare sembrava appena uscito da un corso di esercizi spirituali, cioè era sereno, come se nulla fosse accaduto nei giorni scorsi. Anche i frati e le suore avevano dei volti sereni. Perfetta letizia francescana!

Nel discorso tenuto a braccio, ha elogiato la vita consacrata, che è vita celestiale se la religiosa corrisponde alla vocazione con generosità, impegnandosi seriamente alla propria personale santificazione. 

Mentre Padre Stefano imponeva la corona sulla testa delle neoprofesse, il coro delle suore intonava nel maestoso latino della Chiesa, il melodioso canto "Veni, sponsa Christi, accipe coronam quam tibi Dominus preparavit in aeternum."

Cerimonie come quella di ieri, infondono coraggio, dimostrano la vitalità della Chiesa Cattolica, nonostante la secolarizzazione galoppante della società.