[Riporto alcuni passaggi dell'omelia pronunciata dal domenicano Padre Tomas Tyn il 1° giugno 1986, solennità del Corpus Domini].
La festa di oggi, Cristo presente in mezzo al suo popolo Cari fratelli in Cristo Gesù Signore e Salvatore nostro, abbiamo già cantato l'inno composto dal grande san Tommaso d'Aquino [...] scusate le mie insistenze, ma voi mi capite perché siete buoni cristiani e quindi sapete come è importante non solo avere la fede, ma saperla anche difendere, [...] Vedete miei cari, l'insegnamento del concilio di Trento. Si dice oggi: il concilio di Trento, ormai è cosa da museo. No, cari fratelli, un buon cristiano non può pensare così. [...] noi, assistendo alla santa Messa, siamo davanti alla realtà di Cristo Crocifisso! È questo il senso della santa Messa. E poi, non è solo sacrificio, ma è anche comunione, comunione perché questo sacramento è istituito per il nutrimento dell'anima, quel nutrimento in cui non è il nutrimento ad essere assimilato dall'uomo, ma al contrario, è l'uomo ad essere assimilato al nutrimento, come dice Gesù a sant'Agostino. Vedete miei cari, nutriamoci di Gesù! Cerchiamo veramente di accedere a questo grande sacramento nel quale Christum sumimus. Cristo stesso diventa nostro cibo, proprio perché nutriti di Cristo possiamo giungere a quello che è il significato di questo grande simbolo, di questa grande realtà sacramentale, cioè il pane vivo ed eterno del cielo, in cui Dio sarà tutto in tutti e in cui noi vedremo il Cristo Signore, non più come ora, sotto le specie del pane e del vino, ma lo vedremo come Egli è, revelata facie, nella gloria del Padre e così sia.