Sabato scorso, Papa Benedetto XVI ha nominato Mons. Beniamino Pizziol quale nuovo arcivescovo di Vicenza. La locale sezione dell'Associazione "Una Voce" ha accolto con entusiasmo la nomina del prelato che attualmente ricopre la carica di vescovo ausiliare di Venezia, dove si è dimostrato non ostile ai fedeli legati all'antica e venerabile liturgia gregoriana.
La speranza è che anche nella Val d'Alpone possa tornare finalmente la Messa tradizionale. Non è facile per i tradizionalisti di questa valle sita in provincia di Verona, ma in diocesi di Vicenza, fare ogni domenica 40 km per poter assistere alla Messa antica.
Nel 2004 Una Voce Vicenza raccolse ben 673 firme di fedeli desiderosi di tornare alla liturgia antica. Nel marzo del 2005, Mons. Cesare Nosiglia rispose che per gravi motivi pastorali ed ecclesiali non riteneva opportuno aderire alla richiesta fattagli. Dopo l'entrata in vigore del Motu Proprio "Summorm Pontificum" si riuscì finalmente ad ottenere una chiesa e un prete, ma solo a Vicenza, non nella Val d'Alpone. Inoltre ci sono state delle divergenze circa l'osservanza delle rubriche liturgiche. Ormai il passato è passato, bisogna guardare al futuro, che sembra raggiante, visto che Mons. Pizziol a Venezia permise anche che per la Messa tridentina fossero adoperati sacerdoti extradiocesani.