Col permesso del mittente, pubblico la lettera di un prete che prende le distanze da certi siti pseudo-tradizionalisti che, al di là delle intenzioni, rischiano di avvantaggiare i peggiori nemici della Chiesa, ossia i modernisti.
Buongiorno,
non so chi sia lei, ma condivido al 100% la sua risposta al lettore scandalizzato da siti pseudo-tradizionalisti visitando i quali ...“si rimane amareggiati, sconfortati, delusi, arrabbiati e demoralizzati. Insomma, quei siti non fanno altro che seminare disfattismo e scoraggiamento tra i fedeli. C'è modo e modo di denunciare i misfatti dei modernisti.”.
Fanno del male alla buona causa, è fuor di dubbio. Uniamo le forze per mettere in guardia gli incauti fedeli che si lasciano attirare da una foto di mons. Lefebvre, pensando di combattere la buona battaglia, mentre in realtà fanno il gioco del nemico. Mons, Lefebvre non ha mai usato quei toni e quei modi di fare.
La saluto, in Christo Jesu.
(Lettera firmata)
Rev.mo don [...],
sono contento di sapere che condivide quel che ho scritto sul mio blog "Cordialiter", contro i toni da "zelo amaro" usati da certi siti pseudo-tradizionalisti che seminano rabbia, delusione, sconforto, amarezza, e in questo modo danneggiano tutto il movimento tradizionale.
Utilizzare in modo inopportuno le foto di Mons. Lefebvre rischia di infangare ingiustamente la FSSPX, facendo credere agli incauti che la Fraternità approva certe sceneggiate. In questo modo si fa il gioco dei modernisti, i quali potrebbero cedere alla tentazione di accusare i lefebvriani di cose infondate (come si faceva nei tribunali stalinisti), per poi far saltare le "relazioni diplomatiche" tra Roma e Menzingen. È chiaro che ostracizzare e ghettizzare la FSSPX è un grave danno per tutto il movimento tradizionale. Infatti se la Fraternità San Pio X otterrà da Roma qualche vantaggio, a beneficiarne saranno tutti i tradizionalisti; anzi, tutto il Corpo Mistico di Cristo. Ecco perché il nemico del genere umano ha interesse a infangare e annientare la Fraternità.
Approfitto dell'occasione per porgerle i miei più cordiali saluti in Cordibus Jesu et Mariae,
Cordialiter