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giovedì 16 maggio 2013

L'utilizzo del tricorno e dello zucchetto

Qualche giorno fa ho postato l'e-mail di un prete che chiedeva informazioni circa l'uso del tricorno e dello zucchetto. A tal proposito un lettore esperto di liturgia mi ha inviato il seguente messaggio.

Egregio Amministratore, 
                                        come cerimoniere parrocchiale e appassionato di liturgia antica posso aiutarLa nel rispondere al quesito postoLe dal sacerdote che ha scritto sul Suo blog.

Egli, come parroco, può indossare il tricorno ogni volta che lo desidera, sia in momenti della vita quotidiana, sia in momenti liturgici, in particolare:

1) Nella S. Messa il sacerdote indossa il tricorno durante la processione d’ingresso, la lezione, l’epistola, l’omelia e durante la processione d’uscita.

2) Nei Vespri il sacerdote usa il tricorno durante la processione d’ingresso, la salmodia, l’omelia e per la processione finale.

3) Nei funerali va indossata durante il trasporto del defunto sino alla chiesa e durante il transito sino al cimitero. (per la S. Messa da Requiem v. sopra)

4) Nelle processioni (tutte tranne ovviamente quelle Eucaristiche) indossa il tricorno sempre, a meno che non debba portare la Reliquia. In quell’occasione l’uso del tricorno è escluso per colui che porta la reliquia, ma non per gli altri sacerdoti presenti (anche per le Reliquie della Santissima Croce e della Passione ci si comporta allo stesso modo).

Per quanto riguarda lo zucchetto egli può indossarlo come un Vescovo nella quotidianità e in tutte le celebrazioni liturgiche, tranne nella S. Messa, dove è escluso a chi non abbia ricevuto l’Ordinazione Episcopale o sia, dal Diritto, comparato a un Vescovo.

Le chiedo di porgere, da parte mia, un grande augurio di felice continuazione, nel solco della Tradizione, al santo sacerdote che Le ha scritto.

Approfitto dell’occasione per congratularmi con Lei per il Suo splendido blog, assicurandoLe il ricordo nella preghiera quotidiana.

(Lettera firmata)


Successivamente ho provveduto a precisare che quel prete non è parroco, ma vicario parrocchiale. Ecco la risposta del lettore esperto di liturgia.

Buongiorno,
                      trattandosi di un vicario parrocchiale il sacerdote in questione ha diritto di utilizzare la berretta in tutte le celebrazioni liturgiche, ma non come copricapo quotidiano. Infatti la berretta nera è considerata, nell’ambito civile, segno d’autorità (come la stola sopra la mozzetta per i parroci/prevosti).

Per quanto riguarda lo zucchetto non cambia niente, fermo restando che, come ho già detto, gli è assolutamente precluso durante la celebrazione eucaristica (a meno che non assista in coro, quando lo toglierà all’inizio del prefatio e lo indosserà di nuovo dopo la Benedizione finale).

Cordiali saluti,

(lettera firmata)
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