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giovedì 30 maggio 2013

Papa Francesco non è progressista

Ogni volta che parlo del Papa, le visite del blog aumentano notevolmente. Evidentemente si tratta di un argomento che suscita interesse anche nella galassia tradizionale.

La propaganda progressista sta dipingendo Papa Francesco come una sorta di Che Guevara con la talare bianca. Bisogna contrastare questa immagine falsata della realtà, perché altrimenti a venire danneggiata sarà tutta la Chiesa Cattolica, ossia il Corpo Mistico di Cristo. Infatti molte persone sono sempre pronte a saltare sul carro che va di moda, e se dovessero credere (anche se erroneamente) che il Papa è un epigone del progressismo, si lascerebbero facilmente arruolare nelle fila dei comunistelli di sacrestia. 

I preti progressisti si riconoscono facilmente perché in genere sono infetti dal morbo dell'immanentismo, non hanno una visione soprannaturale della vita, non parlano mai del tema della salvezza eterna dell'anima, parlano quasi esclusivamente di questioni sociali, non mostrano una grande devozione alla Madonna (per non urtare i protestanti), disprezzano il celibato sacerdotale, celebrano la Messa senza rispettare le norme liturgiche, mostrano "freddezza" nei confronti dei Pontefici "preconciliari", non credono nell'esistenza dei demoni, pregano pochissimo, non praticano l'orazione mentale, le loro omelie sono noiose e poco spirituali, non fanno mai adorazione eucaristica, disprezzano la vita contemplativa delle suore di clausura, fanno compromessi col mondo su temi come l'aborto, il divorzio, l'omosessualità, la contraccezione, la fornicazione, ecc.

Papa Francesco sta dimostrando invece di essere radicalmente diverso dai preti progressisti: è devotissimo della Madonna, prega sulle tombe dei Papi preconciliari (un progressista difficilmente avrebbe pregato sulla tomba di San Pio V, Pio XII, ecc.), mette spesso in guardia sull'opera del maligno, rispetta le norme liturgiche promulgate dai suoi predecessori (usa ogni giorno persino l'amitto e saltuariamente il Canone Romano), prega a lungo, fa l'adorazione eucaristica e l'orazione mentale, è contrario sia al comunismo sia al capitalismo selvaggio, ha una visione soprannaturale della vita, crede che Dio può fare dei miracoli, ha grande stima per la vita religiosa (anche quella contemplativa), ecc.  Insomma è un uomo dall'intensa vita spirituale, non è affatto né immanentista né progressista. 

I modernisti si erano illusi che con Papa Francesco ci sarebbe stata una rivoluzione progressista nella Chiesa. Ormai è chiaro che non ci sarà nessuna rivoluzione, il Redentore Divino non permetterà mai che le forze infernali distruggano il suo Corpo Mistico. Il sogno progressista di avere un Che Guevara sulla Cattedra di Pietro è svanito miseramente.