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mercoledì 4 dicembre 2013

Croazia, sconfitta la lobby gay

Domenica scorsa in Croazia si è svolto un referendum promosso dai cattolici che ha chiesto hai cittadini se erano favorevoli ad introdurre nella Costituzione una norma secondo cui il matrimonio è solo quello tra un uomo e una donna. Nonostante lo strapotere mediatico e finanziario della lobby gay, il fronte cattolico ha ottenuto una schiacciante vittoria raccogliendo circa il 65% dei consensi. Per il fronte progressista si tratta di una pesante sconfitta dalla quale sarà difficile riprendersi. 

Se i favorevoli alle nozze gay avessero vinto il referendum popolare, la propaganda progressista italiana avrebbe dato risalto alla notizia anche qui da noi, strombazzando ai quattro venti il trionfo degli omosessuali croati, così come hanno fatto quando in altri Stati esteri è stato legalizzato il matrimonio gay. Ma in Italia c'è un vero e proprio regime liberal-progressita nel campo dell'informazione (a parte una sparuta presenza di voci fuori dal coro), e così molti mezzi d'informazione hanno cercato di nascondere il più possibile sotto il tappeto la notizia che l'eroico popolo croato ha eretto una diga per impedire nella loro Patria l'avanzata del matrimonio omosessuale.