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domenica 26 ottobre 2014

Un Pellegrinaggio memorabile (lk -)

Ieri migliaia di pellegrini giunti a Roma da vari Paesi dell'orbe cattolico hanno avuto la grazia di poter assistere al Santo Sacrificio della Messa celebrato nella Basilica di San Pietro dallo zelante Cardinale Raymond Leo Burke, Prefetto del Supremo Tribunale della Segnatura Apostolica. È stato un successo strepitoso! Un eventuale flop  sarebbe stato disastroso per il movimento tradizionale, infatti i modernisti avrebbero avuto un'occasione imperdibile per dipingerci come “quattro gatti” che fanno solo caciara. E invece si sono presentati nel centro della cristianità migliaia di  arditi leoni pronti a combattere senza tregua la buona battaglia della fede.

Bisogna essere grati al Cardinale Burke per aver accettato di celebrare la Messa Pontificale. È edificante lo zelo di questo Principe della Chiesa! Un ringraziamento va anche ai sacerdoti, ai seminaristi e ai cantori che hanno curato il servizio liturgico. È chiaro che tutta questa meraviglia non è accaduta per caso. Dietro c'è stato l'impegno di un gruppo di generosi volontari. Faccio i miei complimenti a coloro che hanno lavorato sodo per organizzare il Pellegrinaggio. Apprezzo molto l'impegno di coloro che si battono a favore della Tradizione con opere concrete, non con semplici lamentele.

Solo una decina di anni fa, chi di noi poteva immaginare una Messa del genere in San Pietro? Chi avesse osato sognare una cosa del genere sarebbe stato etichettato come “vittima di idee anacronistiche” e forse anche come “scismatico”. Le speranze che ieri sembravano folli sogni, oggi sono realtà. Che cosa ci aspetta il futuro? Un giorno la Messa tridentina sarà celebrata persino all'altare del Bernini? Staremo a vedere ciò che accadrà nei prossimi anni, ma una cosa è chiara a tutti: dopo l'11 febbraio 2013 (giorno dell'annuncio delle dimissioni di Papa Benedetto XVI), non c'è stato nessun “rompete le righe”. Se qualche modernista con l'acquolina in bocca si aspettava che il nuovo movimento liturgico si sfaldasse, è rimasto a bocca asciutta. 

I fedeli legati alla Tradizione Cattolica quando iniziano una buona battaglia, la combattono fino alla fine. La battaglia non è solo sul fronte liturgico, ma su tutti i fronti della vita cristiana. Bisogna abbattere la “rivoluzione culturale” modernista che da decenni ha sfigurato l'immagine del cattolicesimo. Non ne possiamo più delle Messe show e degli abusi liturgici! Siamo stanchi dei teologi che negano che Cristo sia l'unico salvatore del genere umano! Basta con la secolarizzazione degli Ordini religiosi!

Ormai è chiaro, i modernisti avranno ancora filo da torcere, la lotta spirituale continua su tutti i fronti sino a quando non sarà estirpata definitivamente la “sintesi di tutte le eresie”.