Un carissimo lettore italiano che vive in Francia, mi ha confidato di essere membro di una "parrocchia personale" legata alla liturgia tradizionale. Ne ho approfittato per intervistarlo...
- So che frequenti una “parrocchia personale” legata alla liturgia antica. Alla Messa festiva vengono molti parrocchiani? Tra voi c'è uno spirito di collaborazione? Vi incontrate solo alla Messa domenicale, oppure vi vedete anche in settimana per partecipare alle attività parrocchiali?
- Sì, alla Messa domenicale partecipano molti parrocchiani da tutta le regione, perché è la sola Messa Tridentina nel nostro dipartimento. Pertanto, non si può dire che la Parrocchia sia un centro di aggregazione solo del quartiere. Tuttavia, da quanto posso vedere esiste una vera e propria comunità formatasi e solidificatasi in 25 anni di attività della suddetta Parrocchia. Queste persone si dividono i compiti in maniera esemplare, organizzano attività di socializzazione e pellegrinaggi e si rendono attive cercando di far fruttare i propri talenti sotto tutti i punti di vista. La Parrocchia ha anche la fortuna di avere una corale mista molto esperta che è guidata da un organista francese di fama. La maggior parte dei fedeli deve viaggiare anche per decine di chilometri per raggiungere la Parrocchia, mentre la mia famiglia ha il grande privilegio di abitare a 250 metri dalla suddetta, pertanto abbiamo la fortuna, secondo i nostri impegni, di poter partecipare alla Messa Tridentina quasi quotidianamente. Nella nostra Parrocchia, la Messa Tridentina è celebrata cinque giorni alla settimana, per questo mia moglie ed io nei due giorni restanti andiamo alla Messa Novus Ordo perché la cosa più importante per noi è di poterci comunicare tutti i giorni.
- Per quanto riguarda le scuole cattoliche di stampo tradizionale, qual è la situazione nella tua zona?
- Nella nostra città ci sono nove scuole cattoliche, ma solo in una di esse (la più recente) si insegna la sana dottrina cattolica scevra da ogni contaminazione dall'ideologia gender e dal relativismo culturale. È indicativo che la suddetta scuola è stata fondata da una coppia di devoti nostri parrocchiani amanti della liturgia tradizionale. Sinceramente, ci auguriamo che la scuola in questione possa crescere e rafforzarsi negli anni a venire divenendo così un punto di riferimento ed ispirazione per le altre scuole cattoliche (che per ora lo sono solo di nome).
- Come è nato il tuo amore per la Messa tridentina?
- Il mio amore per la Messa Tridentina è cominciato lentamente ed in maniera graduale cinque anni fa quando abitavo con la mia famiglia in Austria. Al di là dell’impulso interiore una delle ragioni che mi ha spinto verso la liturgia Tradizionale è stata la passione per il canto gregoriano e la lingua latina come lingua universale della Chiesa. Scavando nella memoria, ricordo di aver cominciato a frequentare la Santa Messa domenicale presso la Peterskirche a Vienna (retta da Sacerdoti Opus Dei) celebrata in latino ma secondo il Novus Ordo.
- La prima volta che sei andato a una Messa in rito antico, ti sei trovato subito a tuo agio, oppure sei rimasto un po' spaesato?
- Dopo aver frequentato per un lungo periodo la sopracitata Messa in latino secondo il Novus Ordo, verso il 2010 decisi di assistere alla prima Messa Tridentina vera e propria, sempre a Vienna, ma sinceramente l’ho trovata abbastanza fredda ed asettica (devo ammettere di non essermi preparato a dovere e di non essermi nemmeno procurato un Messale apposito). L’impressione che ho avuto è stata quella di trovarmi più ad un “certamen ciceronianum” che ad un rito sacro. La mia risposta è pertanto no, non mi sono subito trovato a mio agio durante la Messa Tridentina, anche se oggi so che è forse stato per colpa mia. Pertanto, quando ci siamo trasferiti in Francia circa quattro anni fa, non abbiamo attivamente cercato una Parrocchia dove si celebrasse la Messa in rito antico (pur sapendo che in Francia esistono maggiori possibilità che altrove di trovarne). Tuttavia, l’amore per la Tradizione millenaria della Chiesa continuava a rafforzarsi dentro di me, grazie soprattutto alla lettura di autori come i Cardinali Biffi, Siri e Journet, Garrigou-Lagrange, Louis Bouyer, Calmel, Madiran, etc...così come l’attenzione verso diversi blog tradizionalisti (di cui il tuo secondo me ha il privilegio di essere ispirato da un sano senso di ottimismo ed humilitas). Di conseguenza in me ed in mia moglie, con la quale respiro all'unisono, è cominciata a sorgere una sete sempre maggiore per il silenzio durante la Santa Messa, sete di sacralità, sete di Gesù verso il quale relazionarsi spiritualmente ma anche corporalmente durante la celebrazione del Santo Sacrificio, sete di Cristo Re che sta al centro dell’universo e dei nostri cuori. E dove poter trovare tutto ciò con armonia se non nella Messa Tridentina, dove tutto è orientato verso di Lui, dove il Tabernacolo sta al centro e dove nostro figlio può crescere nella fede che Gesù Cristo è veramente presente nel Santissimo Sacramento? Questa sete è stata soddisfatta da Nostro Signore in quella perla divina che è la Santa Messa di sempre....
- Che tu sappia, nella tua parrocchia sono sorte vocazioni sacerdotali e religiose?
- Questo è uno dei punti di onore ed orgoglio di maggior rilievo della nostra Parrocchia, la quale nonostante il numero limitato di fedeli, ha prodotto ben 17 vocazioni religiose nei suoi 25 anni di storia. Per quanto ne sappia, si tratta per la maggior parte di vocazioni all’interno di ordini francesi tradizionalisti quali i Benedettini di Le Barroux e di Fontgombault, i “Chanoines Réguliers de la Mère de Dieu” di Carcassonne, i Servi di Gesù e Maria, etc....
- Tuo figlio lo porti con te a Messa? Si distrae oppure rimane incantato dalla liturgia tradizionale?
- Nostro figlio di dieci anni partecipa, secondo i suoi impegni, alla Messa Tridentina come chierichetto quattro volte alla settimana. Lo fa volentieri per una chiara ragione: ha una grande ammirazione per il nostro Parroco. Penso sinceramente che il suo attaccamento alla liturgia tridentina sia legato, alla luce della sua età, al nostro esempio di genitori, così come alla sopracitata ammirazione nei confronti del nostro Parroco. Pensiamo sia un buon inizio perché la Fede, come ci è stato ricordato più volte da Papa Benedetto XVI, si sviluppa anche per attrazione. Nostro figlio frequenta anche la Catechesi settimanale tenuta dal nostro Parroco così come gli altri bambini.
- Saresti contento se da grande tuo figlio ti confidasse di sentirsi attrarre dal Redentore Divino allo stato sacerdotale?
- Certamente, sarebbe una grandissima Grazia! Mia moglie prega per la stessa sin dalla sua nascita (lo abbiamo avuto con difficoltà e Deo volente è rimasto figlio unico), ma tutto ciò deve essere esclusivamente secondo la volontà Divina. Esiste comunque una particolarità a questo riguardo, lui è nato il 2 febbraio, festa della Presentazione di Nostro Signore al tempio, Purificazione della Vergine Maria, che si celebra come giorno di discernimento delle vocazioni. Pertanto, rimettiamo questo desiderio alla Santissima Vergine Maria perché con le proprie mani purissime lo liberi da ogni egoismo e imperfezione e, dopo averlo decorato ed abbellito, l’offra su di una coperta dorata alla Santissima Trinità secondo le Sue Sante intenzioni. Credeteci, nessuno sarebbe più contento di noi se il nostro primo ed unigenito figlio si donasse a Nostro Signore perché possa diventare Sacerdote in eterno alla maniera di Melchisedech...
In Cordibus Jesu et Mariae