Le buone scuole sono frutto, non tanto dei buoni ordinamenti, quanto principalmente dei buoni maestri, i quali, egregiamente preparati ed istruiti, ciascuno nella disciplina che deve insegnare, e adorni delle qualità intellettuali e morali richieste dal loro importantissimo ufficio, ardano di amore puro e divino per i giovani loro affidati, appunto perché amano Gesù Cristo e la Sua Chiesa, di cui quelli sono figli prediletti e per ciò stesso hanno sinceramente a cuore il vero bene delle famiglie e della loro patria. E però, Ci riempie l'animo di consolazione e di gratitudine verso la Bontà Divina, il vedere come insieme con i religiosi e le religiose insegnanti, così grande numero di tali buoni maestri e maestre - anche uniti in congregazioni di associazioni speciali per meglio coltivare il loro spirito, le quali perciò sono da lodare e promuovere come nobilissime e potenti ausiliarie dell'Azione Cattolica - lavorano con disinteresse, zelo e costanza in quella che San Gregorio Nazianzeno chiama "arte delle arti e scienza delle scienze" (Oratio II P. G., t. 35, 426) del reggere e formare la gioventù. E nondimeno anche per essi vale il detto del Divino Maestro: "La messe è veramente copiosa, ma gli operai sono pochi" (Matt. IX, 37). Supplichiamo pertanto il Signore della messe che mandi ancora molti di tali operai dell'educazione cristiana, la cui formazione deve essere sommamente a cuore dei Pastori delle anime e dei supremi moderatori degli Ordini religiosi.