Ieri numerosi pellegrini giunti a Roma da vari Paesi dell'orbe cattolico hanno avuto la grazia di poter assistere al Santo Sacrificio della Messa celebrato nella Basilica di San Pietro dallo zelante Mons. Alexander Sample (a lato, una foto che gli ho scattato sul sagrato), Arcivescovo di Portland (USA). È stato un successo strepitoso! Un eventuale flop sarebbe stato disastroso per il movimento tradizionale, infatti i modernisti avrebbero avuto un'occasione imperdibile per dipingerci come “quattro gatti” che fanno solo caciara. E invece si sono presentati nel centro della cristianità migliaia di arditi leoni pronti a combattere senza tregua la buona battaglia della fede. Secondo mie stime erano presenti circa mille pellegrini (l'ho dedotto contando il numero delle panche e le file delle sedie, e moltiplicandolo per la media dei fedeli presenti in ogni fila).
Al pellegrinaggio ho potuto incontrare per la prima volta Chantal e Riesina, oltre che Maristella, la quale già dal giorno prima è venuta a trovarmi in un paese appenninico dove siamo stati accolti, in alloggi diversi, da altre mie amiche (lei resterà qui fino a domani, io resterò ancora per qualche settimana).
Chantal è rimasta colpita nel constatare i numerosi bambini presenti al pellegrinaggio, i quali non hanno dato nessun fastidio durante la celebrazione del Santo Sacrificio. Inoltre, lei che aveva partecipato anche in passato al pellegrinaggio, ha notato che quest'anno c'è stato un concorso di popolo ancor più massiccio.
Dopo la Messa, su indicazione di Riesina, io e le altre collaboratrici del blog ci siamo recati a pregare sulla tomba dell'amatissimo Papa San Pio X, al quale in cuor mio ho chiesto di aiutarci a superare questa drammatica crisi ecclesiale che stiamo vivendo a causa della peste modernista, che lui definì la "sintesi di tutte le eresie". Che scempio spirituale stanno compiendo i modernisti da oltre mezzo secolo!
Usciti dalla Basilica siamo rimasti un po' di tempo a parlare sul sagrato, e quando Mons. Sample è uscito dal tempio, Chantal è riuscita ad avere un breve colloquio col pio arcivescovo americano (in chiesa il suo aspetto mi ricordava vagamente Pio XII e il Cardinale Schuster) e gli ha consegnato alcuni prodotti tipici della Liguria.
Che splendore vedere la Messa tridentina in San Pietro! È chiaro che tutta questa meraviglia non è accaduta per caso. Dietro c'è stato l'impegno di un gruppo di generosi volontari. Faccio i miei complimenti a coloro che hanno lavorato sodo per organizzare il pellegrinaggio. Apprezzo molto l'impegno di coloro che si battono a favore della Tradizione con opere concrete, non con semplici lamentele.
Solo una dozzina di anni fa, chi di noi avrebbe potuto immaginare una Messa del genere in San Pietro? Chi avesse osato sognare una cosa del genere sarebbe stato etichettato come “vittima di idee anacronistiche” e forse anche come “scismatico”. Le speranze che ieri sembravano folli sogni, oggi sono realtà. Che cosa ci aspetta in futuro? Un giorno la Messa tridentina sarà celebrata persino all'altare del Bernini? Staremo a vedere ciò che accadrà nei prossimi anni, ma una cosa è chiara a tutti: dopo l'11 febbraio 2013 (giorno dell'annuncio delle dimissioni di Papa Benedetto XVI), non c'è stato nessun “rompete le righe”. Se qualche modernista con l'acquolina in bocca si aspettava che il nuovo movimento liturgico si sfaldasse, è rimasto a bocca asciutta.
I fedeli legati alla Tradizione Cattolica, quando iniziano una buona battaglia, la combattono fino alla fine. La battaglia non è solo sul fronte liturgico, ma su tutti i fronti della vita cristiana. Bisogna abbattere la “rivoluzione culturale” modernista che da decenni ha causato enormi disastri spirituali tra le anime. Non ne possiamo più delle Messe show e degli abusi liturgici! Siamo stanchi dei teologi che negano che Cristo sia l'unico salvatore del genere umano! Basta con la secolarizzazione degli Ordini religiosi!
Ormai è chiaro, i modernisti avranno ancora filo da torcere, la lotta spirituale continua su tutti i fronti sino a quando non sarà estirpata definitivamente la “sintesi di tutte le eresie”.