Per contattarmi: cordialiter@gmail.com


Se il blog ti piace e desideri aiutarmi affinché possa dedicare il tempo necessario per continuare ad aggiornarlo ogni giorno e rispondere alle e-mail dei lettori, puoi inviarmi una libera donazione. Per info: clicca qui.


Visualizzazioni totali

mercoledì 21 novembre 2018

La prima volta alla Messa tridentina (- *)

“Letizia” (pseudonimo scelto da una lettrice del blog per firmare i suoi post), da quando si è convertita, ha cominciato a vivere il cristianesimo in maniera profonda e devota, e a praticare un’intensa vita spirituale. E' dall'aprile del 2013 che è sorto tra noi un fortissimo legame di fraterna amicizia spirituale. Tra tutte le persone con cui sono contatto, è una di quelle che stimo maggiormente per l’ardore con cui ama la Santissima Trinità. Tempo fa, dopo essere andata per la prima volta in vita sua a una Messa in rito antico, le ho proposto di rilasciarmi un’intervista-testimonianza su questa esperienza, e lei, nonostante il poco tempo libero a disposizione, ha accettato di rispondere alle mie domande. Approfitto dell'occasione per ringraziarla di cuore per avermi concesso il privilegio di essere suo amico. In questa crudele e corrotta società in cui viviamo è divenuto ormai raro trovare in giro amicizie sincere e fraterne come quella che "Letizia" mi sta donando da anni.


- Perché hai deciso di andare per la prima volta a una Messa celebrata col venerabile rito antico?

- Sono venuta a conoscenza dell'esistenza della Messa tridentina grazie al tuo blog, qualche anno fa. Inizialmente non avvertivo il desiderio di parteciparvi e onestamente non sapevo che nella mia città c'era la possibilità di accostarsi a questa celebrazione. Il desiderio ha cominciato a farsi strada nel mio cuore quando nella mia parrocchia hanno cambiato parroco, che da subito mi ha stupita per il suo modo frettoloso di celebrare Messa. Nel corso dei mesi mi ero accorta che questo non giovava alla mia fede e alla mia anima. Ma avendo paura che questa mia impressione fosse frutto di una sottile tentazione, continuai a frequentare la mia parrocchia, reprimendo la mia sensazione, fingendo a me stessa che tutto andava bene. Poi un giorno alcune persone che frequento, appartenenti ad un gruppo di preghiera, mi invitarono a partecipare alla Messa in rito antico e dissi di sì! 

- Ti sei trovata "spaesata" oppure ti sei "ambientata" subito?

- Ero emozionatissima! Credevo di non essere all'altezza o di non riuscire a sentire quel coinvolgimento e la reale presenza di Gesù a causa di un rito e una lingua sconosciuti. Ma appena varcata la soglia della chiesa mi sono sentita subito a casa, ero nel posto giusto. C'era un silenzio angelico, non la confusione, le persone erano diligentemente in attesa e non si guardavano attorno come spesso accade altrove.

- I modernisti dicono che nella Messa tridentina il sacerdote "dà le spalle al popolo". Invece noi cattolici fedeli alla Tradizione diciamo che alla Messa in rito antico "siamo rivolti verso il Signore". Ti sei trovata a disagio nel vedere il prete rivolto verso Dio?

- Osservare per la prima volta che il sacerdote è rivolto verso il Signore, mi ha insegnato qualcosa, perché io ero lì anche per imparare e da allieva ho cercato di prestare la massima attenzione. Questo rivolgersi al Signore senz'altro esalta e valorizza il significato della santa Messa e permette di viverla con grande raccoglimento.

- Secondo i modernisti i fedeli assistono passivamente alla Messa tradizionale. Tu durante la celebrazione hai visto i fedeli assistere in modo passivo o attivo?

- Oh no! Niente di più falso! I fedeli non assistono passivamente alla Messa tradizionale, io ne sono testimone in quanto per imparare ho dovuto guardare gli altri per capire quando inginocchiarmi o quando e cosa dire...Era la prima volta e sono stata piacevolmente costretta a copiare dai fratelli che mi stavano vicino.

- Nel rito tradizionale il Canone della Messa viene recitato a bassa voce dal sacerdote. Durante la Consacrazione si rinnova in maniera incruenta il Santo Sacrificio di Gesù Cristo, il quale viene immolato come Vittima di espiazione per i nostri peccati. In quei momenti di apparente silenzio ti sei annoiata, oppure hai pregato in cuor tuo offrendo alla Santissima Trinità il Sacrificio del Redentore Divino?

- Forse per qualcuno sembrerà strano, ma è nel silenzio che meglio si osservano i gesti del sacerdote. Ed è nel silenzio che entra a gran voce la presenza di Gesù nei cuori in una cornice di sacra ritualità. E ho avuto la sensazione che Gesù fosse lì vicino a me e ascoltasse le mie preghiere. 

- Nel rito antico la Comunione viene ricevuta in ginocchio e solo sulla lingua (no sulla mano). Ti piace ricevere il Corpo di Cristo in questo devoto modo?

- Io questo cercavo! Di solito la Comunione viene adagiata sul palmo della mano e pochissimi la ricevono sulla lingua e non so come fanno! Io non so quante cose tocco con le mani prima di entrare in chiesa, le mie mani sono sporche, per non parlare poi dei frammenti che possono restare sulla mano e cadere per terra. A me piace ricevere il Corpo di Cristo sulla lingua e sono convinta che sia giusto così, sento che è la maniera giusta perchè riceviamo Gesù.

- I modernisti usano parole di disprezzo nei confronti della liturgia tradizionale. Tu invece hai intenzione di farla conoscere anche alle tue amiche e ai tuoi conoscenti?

- Io ho già cominciato con molto entusiasmo a raccontare la mia esperienza di Messa tridentina alle persone che conosco, sia all'interno della mia parrocchia che al di fuori, come ad esempio nell'ambiente di lavoro. Spero che il mio entusiasmo convinca qualcuno, anche solo una persona è già una conquista, ad avvicinarsi alla Messa tradizionale. Anche solo per curiosità, il resto del "lavoro" lo fa Gesù!

- Io penso che la lingua latina, con la sua maestà e nobiltà, sia particolarmente adatta ad elevare l'anino alla sacralità. Lo hai notato pure tu?

- Beh, sì, io ad un certo punto della Messa ho avvertito come già detto la presenza di Gesù, ma per la prima volta ho meditato anche sulla reale presenza attiva degli angeli e di Maria Santissima durante la Celebrazione. Non ho sentito la loro presenza, ma posso dire che credevo ci fossero, come atto di fede, così come un bambino crede alla mamma e al papà, alle loro promesse, senza vedere ancora le promesse realizzarsi, solo perchè il bambino ama i suoi genitori.

- I fedeli che hanno assistito al Santo Sacrificio erano in maggioranza anziani oppure giovani?

- Erano in maggioranza giovani e questo è un fatto positivo perchè i giovani con il loro entusiasmo sanno portare Gesù a coloro che da Gesù sono lontani e possono far conoscere la Messa tridentina a molte persone, in quanto essendo studenti o lavoratori hanno una vita sociale attiva. Infatti ho conosciuto alcuni giovani impegnati in attività molto diverse tra loro.

- Non vedi l'ora di assistere nuovamente alla Messa tridentina?

- Si, non vedo l'ora e perciò mi sto preparando anche nelle piccole cose, che possono sembrare esagerate o di poca importanza a chi preferisce il rito moderno e svalorizza il rito antico, e queste cose sono: procurarmi di andare a Messa con l'abito adatto e il velo per coprire i capelli. 

- In genere i fedeli legati alla liturgia tradizionale affermano che quando assistono al rito antico percepiscono in maniera forte la sacralità e l'essenza sacrificale della Messa. Visto che le anime devote rimangono molto edificate, ritieni che dovremmo impegnarci di più nel far conoscere questo inestimabile tesoro spirituale che è la Messa tradizionale in latino?

- Sì, è doveroso. Il tuo blog lavora anche in questo senso e noi fedeli abbiamo dunque il dovere e il piacere di far conoscere questo splendido rito, con molta semplicità, raccontando le emozioni provate e invitando i propri amici e conoscenti a parteciparvi.