I numeri non sono né tradizionalisti né modernisti, sono dati di fatto di cui prendere atto. In Francia ci sono ormai solo circa 13.000 preti diocesani, dei quali circa la metà ha un'età media superiore ai 75 anni. Ciò significa che la situazione è drammatica. Guidare una sola parrocchia è già un compito impegnativo, ma in Francia è divenuta una cosa “normale” per un parroco (magari anche anziano) occuparsi di una decina di parrocchie, in ognuna delle quali la Messa viene celebrata solo una volta ogni tanto. Addirittura nella diocesi di Langres ci sono preti che devono occuparsi di una cinquantina di parrocchie. Insomma è una catastrofe spirituale. Quel che fa quasi “cascare le braccia” dallo sconforto, è il numero delle ordinazioni sacerdotali che da tempo è inferiore alle 100 unità annuali, del tutto insufficienti a sostituire i presbiteri che muoiono. Questi numeri sembrano un bollettino di guerra; c'è davvero da piangere.
Fortunatamente dagli istituti legati alla liturgia tradizionale giungono notizie incoraggianti circa l'elevato numero di vocazioni sacerdotali. Spero che possano essere aperti ulteriori seminari “more antiquo”. Non c'è pericolo che rimangano vuoti poiché tra i giovani c'è tanto interesse per “l'esperienza della Tradizione”.