Premetto che mentre nei territori controllati dalle truppe siriane fedeli al legittimo presidente i cristiani godono della libertà religiosa, invece nei territori occupati dalla galassia delle milizie jihadiste (Isis, Al Nusra, ecc.) vengono oppressi in vari modi.
I mezzi di informazione asserviti alle lobby finanziarie che si oppongono a Gesù Cristo, senza avere uno straccio di prova stanno accusando il legittimo governo siriano di aver usato armi chimiche contro la popolazione civile. Sono convinto che le forze armate siriane non abbiano usato tali armi. Del resto il governo siriano che vantaggio tattico o strategico otterrebbe dall’uccidere col gas dei bambini inermi? Nessuno! Otterrebbe solo la riprovazione della comunità internazionale. Le forze armate siriane stanno vincendo la guerra contro i jihadisti (negli ultimi anni hanno liberato dalla tirannide islamista molti territori), pertanto non hanno nessun interesse ad usare gas chimici per uccidere dei civili inermi e creare scalpore mediatico. Per sapere chi potrebbe aver usato davvero armi chimiche bisognerebbe chiedersi “cui prodest?”, cioè “a chi giova?”.
Vi confesso che già da tempo desideravo scrivere un post per parlare del rischio di “false flag” nel conflitto siriano, cioè del timore che qualche jihadista sparasse sostanze tossiche sulla popolazione civile per poi accusare ingiustamente le forze armate siriane e fornire così un pretesto agli Stati Uniti d’America per bombardare la Siria e rovesciare il legittimo governo, il quale non è asservito agli americani e ai loro amici israeliani. Causare e poi strumentalizzare la morte di poveri civili per cercare di far cadere il legittimo governo siriano sarebbe un atto di disgustoso sciacallaggio politico.
Ho il timore che possa avvenire presto qualcosa di spiacevole. Nel 2003 l’Iraq venne accusato di possedere armi di distruzione di massa e vennero sventolate al mondo delle “prove” che poi risultarono fasulle. Fu una messa in scena con la quale si giustificò l’aggressione armata a uno Stato indipendente.
Ho il timore che possa avvenire presto qualcosa di spiacevole. Nel 2003 l’Iraq venne accusato di possedere armi di distruzione di massa e vennero sventolate al mondo delle “prove” che poi risultarono fasulle. Fu una messa in scena con la quale si giustificò l’aggressione armata a uno Stato indipendente.
Attualmente Turchia, Stato Ebraico e Stati Uniti d’America occupano illegalmente alcuni territori siriani. I media a “reti unificate”, senza fornire nemmeno una prova, ma basandosi solo su quanto affermato dai jihadisti e dai loro amici, stanno addossando al governo siriano la colpa di quanto accaduto ai civili intossicati, senza prima fare una seria e approfondita indagine. Perché non si vuole indagare prima di prendere delle decisioni? Chi è che ha paura di far sapere la verità? C'è qualcuno che teme che si scopra che le forze armate siriane non hanno utilizzato armi chimiche, eliminando così il “casus belli”, cioè il pretesto per scatenare una guerra contro la Siria? Ogni persona di buona volontà dovrebbe volere che si facciano delle indagini serie prima di accusare un legittimo governo.
Temo che stia per accadere qualcosa di brutto. La storia insegna che la Prima Guerra Mondiale iniziò a causa di problemi tra l’Impero Asburgico e la Serbia, ma poi vennero trascinati nella catastrofe bellica tanti altri Stati e morirono milioni di persone tra militari e civili. Pertanto dobbiamo temere che se qualcuno decidesse di attaccare la Siria, l’Iran o qualche altro Paese non asservito ai sionisti (gli imperialisti ebraici), il conflitto potrebbe allargarsi e degenerare in qualcosa di ancora più grave (ricordo che la Siria è alleata della Russia, la quale è fortissima da un punto di vista militare poiché possiede degli armamenti tecnologicamente più avanzati di quelli di qualsiasi altro Stato del mondo). Ciò che mi spaventa davvero di una guerra, non è tanto il pericolo di morire, quanto quello della dannazione di tante anime, poiché quando si combatte diventa difficile non odiare il nemico. Santa Giacinta Marto, una dei tre veggenti di Fatima, pensava spesso a quel che aveva detto la Madonna sul futuro castigo, e cioè che se il genere umano non si fosse convertito sarebbe scoppiata la Seconda Guerra Mondiale, e la bambina portoghese diceva che ci sarebbero stati tanti morti e che quasi tutti sarebbero andati all’inferno (lo riporta Suor Lucia nelle sue memorie). In effetti non è facile morire sul campo di battaglia o in un campo di concentramento perdonando di cuore i propri nemici.
Che fare? Non dobbiamo confidare negli uomini, i quali cambiano idea come il vento, dobbiamo confidare solo in Dio, il quale non tradisce mai. Questo è il momento di intensificare preghiere e penitenze affinché non accada una catastrofe mondiale, o almeno il periodo della sofferenza venga abbreviato il più possibile. Ma soprattutto dobbiamo chiedere al Signore, per intercessione della Beata Vergine, di salvare le nostre anime, qualsiasi cosa dovesse accadere in futuro.
Forse tra poco accadrà qualcosa di epocale che culminerà nel trionfo del Cuore Immacolato di Maria.