Dagli scritti di Don Giuseppe Tomaselli (1902-1989).
Dalla vita di certi Santi, i quali ebbero rivelazioni sul Purgatorio, spigolo alcuni esempi, che manifestano le pene riservate a certe categorie di peccati.
(...)
Sono dimenticata!
La Beata Maria Villani, mentre pregava per le anime del Purgatorio, fu condotta in spirito nel luogo delle loro pene e vide una donna tormentata più delle altre anime. La interrogò sul perchè di tanto soffrire:
- Sconto, rispose l'anima, le mie vanità ed il lusso scandaloso. Le mie pene non hanno sollievo, avendo il Signore permesso nella sua giustizia che io fossi completamente dimenticata dai miei parenti, perchè quando io ero in vita ero dedita alle vanità del mondo, alle feste ed ai piaceri ed assai raramente pensavo a Dio. Per questo io ora sono dimenticata. -
Un ricco
A Santa Margherita Alacoque apparve un'anima purgante.
- Chi sei tu, che tanto soffri?
- Ero un illustre personaggio nel mondo. Mancai di giustizia e di carità verso tante famiglie; per la qual cosa il mio Purgatorio è assai lungo. I miei parenti innalzano preghiere per me e fanno celebrare numerosissime Messe; però la Divina Giustizia applica tutti questi suffragi alle anime che danneggiai.
Una visione
Santa Maria Maddalena de' Pazzi in un'estasi fece il giro del Purgatorio in compagnia del suo Angelo Custode. Che strazio provò il suo cuore!
- Misericordia, esclamava la Santa, misericordia, Dio mio! Sangue prezioso del mio Redentore, scendi su queste anime e liberale dai loro tormenti!
Fu ammessa a contemplare le pene dei bugiardi, i quali erano tormentati con piombo fuso in bocca, mentre stavano immersi in uno stagno infuocato.
Potè osservare coloro che avevano peccato contro la purezza, che erano stati perdonati, in vita, ma che non avevano espiato abbastanza le loro colpe. La loro prigione era talmente sudicia e fetente, che solo a vederla chiudeva il cuore. La Santa passò oltre senza dire parola.
Eccomi ora punito!
Nella vita del Padre Nicola Zucchi si legge:
Un cavaliere desiderava sposare una nobile giovane romana, la quale aveva stabilito di farsi Suora. Tutte le insistenze furono vane. Lo stesso Padre Zucchi si sentì in dovere di rimproverare il cavaliere. La giovane entrò nel convento; il giovane dopo quindici giorni moriva. Dopo qualche tempo la Religiosa sentì tirarsi le vesti da una mano invisibile ed udì una voce: Vieni al parlatorio! -
Vi andò e trovò un uomo.
- Chi siete voi? Che cosa desiderate da una Suora?
- Io sono quel cavaliere che pretendeva la vostra mano. -
Così dicendo, l'uomo aprì il mantello in cui era avvolto e fece vedere delle catene di ferro, delle quali alcune gli pendevano dal collo, altre gli stringevano i polsi ed altre le gambe.
- Pregate per me!... Volevo incatenare con amore profano una sposa di Cristo ed eccomi ora punito! -
Detto ciò, l'uomo sparì.
La Comunione dei Santi
Nel Credo diciamo: "Credo la comunione dei Santi".
Santo significa amico di Dio; chiunque è in grazia di Dio, può giustamente chiamarsi santo, ma in senso largo, perchè ordinariamente si chiama così chi viene innalzato agli onori dell'altare con la Canonizzazione.
Chi gode dell'amicizia del Signore, può mettersi in comunicazione con i fratelli spirituali, sia che essi si trovino su questa terra, sia che siano in Purgatorio o in Paradiso.
Noi possiamo quindi pregare ed offrire sacrifici a vantaggio di altri.
E' utile pregare per chi fa parte della Chiesa Militante; ma non è meno utile aiutare chi appartiene alla Chiesa Purgante.
La piccola Carmela
Sul tramonto di un giorno d'estate, in una casa di contadini si preparava la cena. La pentola era sopra alcune mattonelle, a qualche palmo da terra.
La piccola Carmela, di otto anni, si era avvicinata alla pentola e non si era accorta che il fuoco si era attaccato alla vesticina. Quando si vide avvolta dalle fiamme, cominciò a gridare ed a correre su e giù e così alimentò di più il fuoco.
Accorsi i familiari, inorriditi a quella scena, spensero le fiamme; la bambina però era bruciata.
Trasportata subito all'ospedale, toccò a me amministrarle gli ultimi Sacramenti. Dopo poche ore l'infelice moriva.
Se i parenti, avendo visto la bambina in mezzo alle fiamme, fossero rimasti indifferenti e non avessero fatto tutto il possibile per spegnere il fuoco, avrebbero meritato il titolo d'incoscienti o di perfidi.
I nostri morti sono tra le fiamme del Purgatorio; non possono liberarsi da se stessi ed implorano il nostro aiuto. Il restare insensibili o fare poco per alleviare i loro tormenti, non sarebbe cosa umana.
Facciamo molto per i defunti, perchè essi ci ricambieranno con le loro preghiere e con grazie particolari.
Ricompensa per una Messa
Un orfanello aveva trovato una moneta lungo un sentiero. Avrebbe potuto appropriarsene, poichè impossibile trovarne il padrone; avrebbe potuto sovvenire a qualche urgente bisogno; ma non lo fece. Pensò di far celebrare una Santa Messa per i genitori defunti.
Iddio gradì il pietoso atto e venne in soccorso dell'orfanello. Quando questi chiese al Sacerdote la celebrazione della Messa, suscitò l'interessamento del Ministro di Dio.
- Tu sei privo dei genitori e fai bene a ricordarti di loro. Ma come vivi al presente?
- Faccio il pastorello.
- Ti piacerebbe studiare e divenire Sacerdote?
- Lo desidero tanto! Ma non ho i mezzi.
- Se ti aiutassi io?
- Non saprei come ringraziarvi!... - Da quel giorno il fanciullo lasciò le pecore e si diede allo studio. Poté un giorno divenire Sacerdote, poi Cardinale ed anche Santo. Forse la Chiesa non avrebbe San Pier Damiani, se questi da fanciullo non si fosse ricordato di suffragare i genitori.
[Brano tratto da "I nostri morti - La casa di tutti", di Don Giuseppe Tomaselli, imprimatur: Catanae die 3 novembris 1953, Can. Nicolaus Ciancio, Vic. Gen.].