Ripubblico una lettera scritta alcuni anni fa da un signore a un suo amico prete.
Carissimo don …
Nella giornata del 1 novembre, dopo la bellezza di 50 anni, ho assistito con la mia famiglia ad una santa Messa in latino (vetus ordo). E’ stata una grande emozione che mi ha riportato indietro nel tempo della mia giovinezza quando la Chiesa non era così mal ridotta.
· Devozione, raccoglimento, silenzio
· Donne col velo
· Organo
· Canto gregoriano
· Latino con tanto di opuscolo e traduzione a lato
· Chierichetti vestiti di tonaca e cotta
· Bella omelia con parole chiare e semplici circa il bene e il male e la santità a cui tutti siamo chiamati
· Santa Comunione in ginocchio e sulla lingua
· Niente canzonette insulse ritmate
· Niente chitarre
· Niente protagonismi e animazioni varie
· Niente signorine o signore in minigonna che leggono l’epistola
· Niente chierichette con tanto di bionda chioma fluente ricadente lunga sulle spalle
· Niente Padre Nostro con girotondi e mani all’insù
· Niente scambio del segno della pace con tanto di mobilitazione generale, compreso il sacerdote
· Niente Comunione sulla mano
· Niente lunghe letture di programmi settimanali (che sono esposti in bacheca)
E’ stata una boccata di ossigeno di cui non credo di potermi privare d’ora in poi.
Cordialissimi saluti
(lettera firmata)