Per contattarmi: cordialiter@gmail.com


Se il blog ti piace e desideri aiutarmi affinché possa dedicare il tempo necessario per continuare ad aggiornarlo ogni giorno e rispondere alle e-mail dei lettori, puoi inviarmi una libera donazione. Per info: clicca qui.


Visualizzazioni totali

domenica 5 febbraio 2023

Vita di orazione

Dagli scritti di Padre Gabriele di S. Maria Maddalena (1893 – 1953).


O Signore, che io ti cerchi non solo in qualche ora o momento del giorno, ma in tutti i momenti della mia vita. 

1 - L’anima che anela ad una vita d’intimità con Dio, non si accontenta di limitare i suoi rapporti con lui al tempo della preghiera, ma cerca di prolungarli durante tutta la giornata. È questo un desiderio più che legittimo, perché chi ama tende a rapporti sempre più stabili e continui con la persona amata. Così accade per l’anima che ama Dio; e ciò è tanto più possibile per il fatto che Dio stesso è sempre con noi, è sempre presente ed operante in noi; si tratta, è vero, di una presenza spirituale, invisibile, ma reale e non soltanto affettiva e morale, come può essere quella della persona amata nella mente e nel cuore dell’amante. 

Se Dio è sempre con noi, perché noi non potremo mantenerci in continuo contatto con lui? Questo contatto si realizza mediante il pensiero e l’affetto, ma assai più con questo che con quello. Infatti, non è possibile pensare sempre a Dio, e perché la mente si stanca, e perché molte occupazioni richiedono tutta l’applicazione dell’intelligenza e questa non può attendere, nello stesso tempo, a due oggetti diversi. Invece, anche mentre il pensiero è occupato altrove, il cuore può sempre amare, né mai si stanca di tendere all’oggetto del suo amore. Siccome l’amore soprannaturale non consiste nel sentimento, ma in un intimo orientamento della volontà verso Dio, noi vediamo che questo orientamento è possibile anche durante il disimpegno di doveri che assorbono tutta l’intelligenza. Anzi, la volontà potrà rafforzare questo suo orientamento verso Dio proprio col desiderio di compiere ogni dovere per amor suo, per fargli piacere, per dargli gloria. S. Tommaso insegna appunto che il cuore può tendere sempre a Dio mediante «il desiderio della carità», ossia mediante il desiderio di amarlo, di servirlo e di unirsi a lui in ogni azione. «La preghiera non è altro che un desiderio del cuore; se il vostro desiderio è continuo, la vostra preghiera è continua. Volete dunque non cessar mai di pregare? Non cessate mai di desiderare» (S. Agostino). 

2 - Come l’orazione non consiste nel molto pensare, ma nel molto amare, così la vita di continua preghiera consiste assai più nell’amore che nel pensiero. Tuttavia una certa attività del pensiero è necessaria, sia per orientare il cuore verso Dio, sia per mantenerlo in tale direzione. 

L’anima che si applica bene alla sua orazione mentale, facilmente raccoglierà in essa dei buoni pensieri che potranno servirle nella giornata per mantenere il suo cuore indirizzato a Dio; sarà quindi utile che spesso, fra le sue occupazioni, cerchi di ridestare tali pensieri e di agganciarli alla sua vita pratica. 

Se, ad esempio, nell’orazione abbiamo considerato l’infinita misericordia di Dio nei nostri riguardi, cercheremo che questo pensiero ci segua anche in mezzo alle nostre occupazioni, riconoscendo nelle varie circostanze in cui ci veniamo a trovare altrettanti tratti di questa misericordia. Infatti, tanti avvenimenti, che da un punto di vista umano sono spiacevoli e penosi, nascondono in realtà delle vere misericordie del Signore che, mediante i dolori, le fatiche e le noie della vita, vuol distaccarci dalle creature, farci esercitare la virtù e progredire verso il bene. D’altra parte, nei nostri contatti col prossimo cercheremo di imitare la misericordia del Signore: «Siate misericordiosi, com’è misericordioso il Padre vostro» (Lc. 6, 36). Se poi la nostra orazione si sarà svolta nell’aridità senza lasciarci alcun pensiero determinato, ma solo un senso più profondo del nostro nulla e dell’infinita grandezza di Dio, ne faremo tesoro cercando, durante il giorno, di compiere i nostri doveri in spirito di umiltà e di omaggio a Dio, lieti se si presenterà qualche occasione di umiliarci e di riconoscere la nostra pochezza anche di fronte alle creature e di esaltare invece le grandezze del Signore. 

In tal modo l’orazione non rimarrà un fatto isolato nella nostra giornata, ma la penetrerà tutta, conferendo ad ogni azione e circostanza un tono di continua preghiera. 

Colloquio - «O Signore, fa’ che la mia vita sia un’orazione continua, alla quale è obbligata ogni creatura ragionevole. Questa orazione nasce dall’amore, è fuoco e vero desiderio fondato nella carità, che spinge l’anima a fare tutte le sue operazioni per amor tuo. Desta in me, o Signore, la carità, affinché io sempre ti desideri e, sempre desiderandoti, continuamente preghi. In ogni luogo, in ogni tempo, in tutto ciò che faccio, l’anima mia sempre preghi dinanzi a te per l’affetto della carità» (cfr. S. Caterina da Siena). 



[Scritto tratto da “Intimità Divina”, di Padre Gabriele di S. Maria Maddalena, pubblicato dal Monastero S. Giuseppe delle Carmelitane Scalze di Roma, imprimatur: Vicetiae, 4 martii 1967, + C. Fanton, Ep.us Aux.].


(.)