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giovedì 3 marzo 2022

Voleva sputare in faccia al grande Cardinale Siri

Il cardinale Siri andava a trovare tutti i suoi preti ammalati ovunque degenti. Un giorno chiese a Padre Candido Capponi, per molti anni suo confessore e padre spirituale, di accompagnarlo a visitare un tale (non era un sacerdote) ricoverato in fase terminale. Quel paziente, anni prima, aveva scritto a Siri una lettera di questo tenore: “Non vedo l’ora di incontrarla per sputarle sul muso!”: firmata nome, cognome, indirizzo. In meno di ventiquattr’ore il cardinale aveva risposto: “Il giorno tale all’ora tale sono a sua disposizione perché lei possa fare quanto desidera. L’attendo”. Nel giorno e all’ora stabiliti si presenta al cardinale l’autore della lettera. E Siri: “Eccomi, faccia quanto desidera”. Tanto bastò per conquistare l’individuo che, congedandosi, disse: “Io non credo a niente, ma guai a lei se quando sentisse che sono ammalato non mi verrà a trovare”. E così avvenne. 


[Cfr.  "Magna cum parvis componere - I fioretti del Cardinale Siri", di P. Candido Capponi, Ed. Culturali Internazionali, Genova, 2006].