[...] nel vedere che, purtroppo, il numero di coloro che si professano nemici di Dio va oggi crescendo, e che i princìpi del materialismo teorico e pratico si vanno spargendo sempre di più; dinanzi allo spettacolo dell’esaltazione delle cupidigie più sfrenate, come meravigliarsi che si vada raffreddando nell’animo di molti la carità, la quale ben sappiamo essere la legge suprema della religione cristiana, il fondamento solidissimo della vera e perfetta giustizia, la sorgente sovrana della pace e delle caste delizie? Del resto, il Salvatore stesso ha ammonito: «Per il moltiplicarsi delle iniquità si raffredderà la carità di molti». Dinanzi allo spettacolo di tanti mali, che oggi, più che nel passato, travagliano individui, famiglie, nazioni e il mondo intero, dove mai Venerabili Fratelli, cercheremo il rimedio? Si potrà forse trovare una devozione più eccellente del culto al Cuore Sacratissimo di Gesù, più conforme all’indole propria della religione cattolica, più idonea a soddisfare le odierne necessità spirituali della Chiesa e del genere umano? Ma, quale atto di omaggio religioso più nobile, più dolce, più salutare del culto sullodato, dal momento che esso è tutto rivolto alla stessa carità di Dio? Infine, quale stimolo più potente della carità di Cristo — che la pietà verso il Cuore Sacratissimo di Gesù fomenta ed accresce — per spingere i fedeli alla perfetta osservanza della legge evangelica, senza la quale, come ammoniscono saggiamente le parole dello Spirito Santo: «Opera della giustizia sarà la pace», non è possibile instaurare la vera pace tra gli uomini?
[Brano tratto dall'Enciclica "Haurietis Aquas" di Pio XII, 15 maggio 1956].