La Santa Chiesa, che conserva e custodisce il patrimonio affidatole da Gesù Cristo, tra gli Ordini Minori ha messo anche quello degli Esorcisti, con il compito di liberare gl'indemoniati. - Nel Rituale Romano, ove sono contenute le preghiere ufficiali della Chiesa, trovasi l'Esorcismo solenne, il quale può essere fatto soltanto dal Sacerdote che ne abbia avuta facoltà dal Vescovo.
Nel Rituale, prima delle preghiere, ci sono delle istruzioni, che riguardano il Sacerdote, istruzioni che possono essere conosciute pure dai fedeli, e cioè:
1° Il Sacerdote eserciti l'ufficio di Esorcista per spirito di carità.
2° Non creda facilmente che taluno sia posseduto dal demonio. Si assicuri bene che ci siano dei segni diabolici, ad esempio: parlare lingua straniera o comprenderla, senza che il paziente la conosca; indovinare cose occulte e lontane; avere orrore per le cose sacre; ecc.
3° Il Sacerdote stia attento per non cadere nelle insidie diaboliche ed essere ingannato, perché il demonio è molto astuto.
4° Per non essere cacciato il demonio procura di non farsi scoprire e si sforza di far comprendere che i disturbi fisici sono effetto di malattia.
5° Si raccomandi all'ossesso di pregare con la mente, mentre si fanno le preghiere del Rituale.
6° Il Sacerdote preghi con molta fede ed umiltà; non faccia al demonio domande curiose; permetta che assistano all'esorcismo soltanto poche persone e non permetta che alcuno dei presenti parli all'ossesso.
7° L'Esorcista parli al demonio con autorità, comandandogli di tacere quando vorrebbe parlare ed obbligandolo a rispondere soltanto alle domande del Sacerdote.
8° Non presti fede se il demonio finge di essere l'anima di qualche defunto, o di un Santo, ovvero uno Spirito buono, cioè un Angelo.
9° Raccomandi all'ossesso liberato di vivere in grazia di Dio ed in delicatezza di coscienza, per non dare al demonio motivo di ritornare in lui, perché se riuscisse a ritornare, il suo stato sarebbe peggiore del primo.