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domenica 19 maggio 2024

La cresima

Dagli scritti di Padre Gabriele di S. Maria Maddalena (1893 – 1953).


O Spirito Santo, conferma ancora una volta ciò che hai operato in me e rendimi capace di vivere da vero soldato dl Cristo. 

1 - Il battesimo è il sacramento dell’iniziazione cristiana, ossia c’introduce nella Chiesa, la grande famiglia di Dio, infonde in noi la grazia santificante, per cui diventiamo figli dell’Altissimo e fratelli di Gesù Cristo. La cresima, invece, è il sacramento della confermazione, ossia ci conferma e rafforza in quella vita cristiana a cui il battesimo ci ha generati. Il battesimo è l’atto di nascita alla vita cristiana, la cresima è l’atto di passaggio alla vita cristiana adulta. «La cresima - dice il catechismo - ci fa perfetti cristiani e soldati di Gesù Cristo, dandoci l’abbondanza dello Spirito Santo, cioè della sua grazia e dei suoi doni, i quali ci confermano o rafforzano nella fede e nelle altre virtù contro i nemici di Cristo». 

Mediante il battesimo siamo consacrati templi dello Spirito Santo, mediante la cresima questo divino Spirito sopravviene in noi con maggior pienezza, consacrandoci cavalieri di Cristo, atti a combattere per la difesa della fede e della Chiesa. Di questo sacramento abbiamo un bisogno immenso, soprattutto oggi, in cui, moltiplicandosi sempre più i nemici di Dio, moltiplicandosi le insidie e le seduzioni del male, è spesso necessario grande coraggio, e talvolta perfino eroismo, per resistere saldi nella fede e nella morale cattolica. Imprimendo nelle anime nostre il carattere di «soldati» di Cristo, la cresima infonde in noi la forza corrispondente e ci conferisce il diritto di ricevere, al momento opportuno, le grazie attuali necessarie per mantenerci fedeli a Dio nonostante tutte le difficoltà e le lotte che potremo incontrare; appunto in questo consiste «la grazia sacramentale» della cresima. 

Si può dunque dire che, almeno virtualmente, la cresima è il sacramento che consacra gli eroi del dovere, che consacra i martiri, ossia che conferisce all’uomo la forza di vivere e di professare apertamente la propria fede, anche a costo di grandi sacrifici, non escluso quello della vita, qualora ciò fosse necessario. 

Quando la pusillanimità od il rispetto umano tentano di travolgerti, ripeti a te stesso le parole ardite di San Francesco d’Assisi: «Cavaliere di Cristo, hai paura?!», ed il ricordo della tua solenne consacrazione a cavaliere di Cristo, avvenuta nel giorno benedetto della tua cresima, ti dia la forza per reagire e vincere. 

[…] 

Colloquio - […] «O Spirito Santo, abbeverami al torrente della tua dolcezza, affinché più nulla io ami di gustare dell’avvelenata dolcezza del mondo» (S. Agostino). 

«O Spirito Santo, amore infinito, che procedi dal Padre e dal Figlio, donami lo spirito di adozione, insegnami ad agire sempre come vero figlio di Dio. Dimora in me, fa’ che io dimori in te, per amare come ami Tu. Senza di te sono niente: sine tuo numine nihil est in homine... Io non valgo niente, ma tienimi unito a te, riempimi del tuo amore, perché io resti unito col tuo aiuto al Padre e al Figlio» (Dom C. Marmion). 


[Scritto tratto da “Intimità Divina”, di Padre Gabriele di S. Maria Maddalena, pubblicato dal Monastero S. Giuseppe delle Carmelitane Scalze di Roma, imprimatur: Vicetiae, 4 martii 1967, + C. Fanton, Ep.us Aux.].