Gentilissimo Cordialiter,
Mi chiamo [...] e scrivo dalla provincia di [...]: ho scoperto da poco il tuo blog e ne sono rimasto estremamente colpito. Lodiamo Iddio, che suscita ancora persone come te, per diffondere la buona dottrina, immutabile, di S. Madre Chiesa in spirito di dolcezza e di speranza... Continua con il lavoro, purtroppo per la mia età non posso contribuire fisicamente donando qualcosa, ma quel che posso fare spiritualmente offrendo le mie preghiere a Dio, sarò ben lieto di farlo.
Ti piacerà magari che ti racconti brevemente la mia storia. Son cresciuto nella tipica famiglia di "cattolici da parrocchia": intendimi, i miei son genitori buonissimi, ma son convinti che basti andare in chiesa alla domenica per essere a posto coi doveri cristiani, e non si interessano purtroppo di "scremare" gli insegnamenti modernisti che vengono rifilati dal pulpito...
Diciamo che anche io come tutti sono andato al catechismo parrocchiale, dove purtroppo (ma me ne son reso conto dopo) son rimasto ignorante di tutti i misteri di nostra Fede, persino i più basilari, come la Redenzione operata da G. Cristo o la sua reale Presenza nella SS. Eucarestia... Sicché, fatta la cresima, non mi è stato difficile, come tutti i miei compagni, disinteressarmi totalmente di comandamenti, chiesa e quant'altro. Per due anni, che brutta vita che ho fatto, e come ero cieco! Mi son lasciato travisare dai miei compagni, verso ciò che andava più di moda: le impurità, le bestemmie per sentirsi "più grandi", la voglia di passioncelle con ragazze... Chi avrebbe pensato di poter uscire da questo stato una volta che uno è entrato?
Ti scrivo anche per domandare alcuni consigli. Infatti, man mano che ho conosciuto Cristo, mi son reso conto quanto questa nostra società lo odi, e figurati poi in un Liceo pubblico come il mio, quanto possa essere tenuta in considerazione la Religione? Non c'è uno tra i miei professori che non parli male del Cristianesimo, tra quella di filosofia che esalta i filosofi atei e che scredita la religione come una superstizioncella, a quella di Storia che pare abbia come unico programma di esporci tutti i luoghi comuni sulle crociate, sull'Inquisizione, ecc. E naturalmente, tra i miei compagni, non ce n'è uno che creda davvero: se gli domandi cosa pensano ci sia dopo la morte, rispondono o niente, o che non si può sapere, o che a loro non importa.
Ah, e, per caso, conosci qualche prete di buona dottrina nelle mie zone?
Ti son gratissimo se hai letto fin qua la mia email, ti chiedo perdono di averti fatto perdere tanto tempo. Ti ricorderò nelle mie preghiere, come d'altronde tutti i «cultores orthodoxis atque catholicae et apostolicae fidei»! Coraggio, sosteniamoci fra noi pochi che ancora resistiamo al fango mondano, con la grazia di Dio!
Cordialmente nella carità di N. S. G. C.
le storie delle conversioni mi edificano molto perché mettono in risalto l’infinita misericordia di Dio. Si rimane colpiti dal grande amore che Gesù buono ha per ciascuno di noi e dal suo ardente desiderio di salvare eternamente le nostre anime.
Come fare apostolato tra i tuoi amici e conoscenti? L’esperienza dimostra che se un cristiano va a parlare di Religione a persone che non dimostrano interesse per questo argomento, spesso non solo non ottiene nessun frutto buono, ma rischia anche di suscitare una reazione opposta negli ascoltatori, cioè una reazione di disgusto, avversione e ulteriore indurimento del cuore. Quindi che fare? Ho notato che un efficace strumento di apostolato consiste nel dare il buon esempio. Se un cristiano si comporta sempre in maniera leale, onesta, sincera, corretta, dolce, gioviale e caritatevole riesce a colpire il prossimo di buona volontà, il quale assapora la bellezza del “cristianesimo pratico” e, una volta conquistata la sua fiducia e la sua benevolenza, diverrà molto più semplice parlargli di argomenti dogmatici e morali ottenendo dei frutti positivi, anzi sarà lui stesso a incominciare a farsi delle domande e a ricercare delle risposte.
Al contrario ci sono delle persone, tra cui certi “tradizionalisti arrabbiati”, che cercano di diffondere il Vangelo utilizzando dei modi duri, antipatici, aspri e acidi, ottenendo nel prossimo reazioni di avversione nei confronti del cristianesimo. San Francesco di Sales trattava il prossimo con tanta dolcezza e in questo modo attirava tante anime alla conversione e alla vita devota. Lui stesso scrisse che si catturano più insetti con un cucchiaio di miele che con un barile d’aceto.
Nella speranza di esserti stato di qualche utilità, ti saluto cordialmente in Cordibus Iesu et Mariae.
Cordialiter