Dio, infatti, non castiga il peccatore per annientarlo, ma per indurlo alla conversione: è proprio così che in questa vita le disposizioni della giustizia divina sono sempre ordinate alla misericordia, ossia hanno sempre lo scopo di mettere il peccatore in condizione di approfittare della divina misericordia. Perciò, anche quando Dio punisce, è sempre misericordioso; i suoi castighi non sono mai solo punizioni, ma sono anche e soprattutto rimedi per sanare le anime nostre dal peccato. Rimangono puramente punizioni soltanto per chi non vuole in nessun modo convertirsi.
[Scritto tratto da “Intimità Divina”, di Padre Gabriele di S. Maria Maddalena, pubblicato dal Monastero S. Giuseppe delle Carmelitane Scalze di Roma, imprimatur: Vicetiae, 4 martii 1967, + C. Fanton, Ep.us Aux.].