I numeri non sono né di destra né di sinistra, sono dati di fatto di cui prendere atto. Ebbene i numeri dicono che il “Movimento 5 Stelle” si sta polverizzando. Vediamo alcuni risultati del movimento politico guidato da Conte (sto scrivendo il post a scrutinio in corso, ma i dati finali potranno cambiare solo di qualche decimale): a Padova 1,2%, a Pistoia 1,8%, a Lodi 1,5%, a Frosinone 1,46%, a Viterbo 1,7%, e addirittura a L’Aquila non è riuscito a superare l’1%, fermandosi a un misero 0,84%. In diversi capoluoghi di provincia il M5S non si è nemmeno presentato.
E pensare che solo 4 anni fa in occasione delle elezioni per il rinnovo del Parlamento aveva ottenuto il 32,7% dei voti a livello nazionale! Lo so che le amministrative e le legislative non sono la stessa cosa, tuttavia i risultati delle elezioni di domenica 12 giugno sono eloquenti ed indicano che il M5S ormai è incamminato sul viale del tramonto.
Su argomenti come la famiglia, l'eutanasia, gli spinelli, e altri temi etici, i grillini hanno idee molto diverse da ciò che insegna il Magistero perenne della Chiesa, quindi dobbiamo essere contenti se questo partito dovesse continuare a perdere consensi e dissolversi.
Adesso dobbiamo sperare che in occasione dei ballottaggi del 26 giugno, gli elettori antiprogressisti si rechino alle urne onde impedire che Verona, Monza, Alessandria, Frosinone, Gorizia e altre città possano cadere nelle mani del PD.