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domenica 16 luglio 2023

La Madonna del Carmelo

Dagli scritti di Padre Gabriele di S. Maria Maddalena (1893 – 1953).


O Maria, decoro del Carmelo, rendimi degno della tua protezione, rivestimi con la tua veste, sii la maestra della mia vita interiore. 

1 - La Madonna è la mamma che ci riveste della grazia, che prende sotto la sua protezione la nostra vita soprannaturale fino ad assicurarne il suo fiorire in vita eterna. Lei, la tutta pura, piena di grazia fin dal primo istante del suo concepimento, prende le anime nostre macchiate dal peccato e, con gesto materno, le lava nel Sangue di Cristo, le riveste della grazia che, insieme con lui, ci ha meritata. Possiamo ben dire che la veste della grazia è stata tessuta dalle mani benedette di Maria la quale, giorno per giorno, momento per momento, ha dato tutta se stessa, in unione col Figlio suo, per la nostra redenzione. La leggenda parla della tunica inconsutile che la Madonna ha tessuta per Gesù; ma per noi - ed è realtà - ha fatto molto di più: ha cooperato a procurarci l’abito della nostra salvezza eterna, abito di nozze, per cui saremo introdotti nella sala del banchetto celeste. E come vorrebbe che quest'abito fosse imperituro! Dal momento in cui l’abbiamo ricevuto, Maria non ha mai cessato di seguirci col suo sguardo materno per tutelare in noi la vita della grazia. Ogni nostra conversione a Dio, ogni nostro risorgere dalla colpa - grande o piccola che sia - ogni nostro progresso nella grazia si effettua sempre per la mediazione di Maria. Lo scapolare, l’abitino che la Madonna del Carmine ci offre, non è che il simbolo esterno di questa sua assidua opera materna; simbolo, ma anche segno, ma anche pegno di salvezza eterna. «Prendi, dilettissimo figlio - diceva la Madonna a S. Simone Stock - questo scapolare... col quale chiunque morirà non patirà fuoco eterno». La Madonna assicura la grazia suprema della perseveranza finale a tutti coloro che portano degnamente il suo abitino. 

«Chi porta lo scapolare - ha detto Pio XII - fa professione di appartenere a Nostra Signora»; proprio in forza della nostra appartenenza a lei, la Madonna si prende una cura tutta speciale delle anime nostre: ciò che è suo non può andare perduto, non può essere toccato dal fuoco eterno. La sua potente intercessione materna le dà il diritto di ripetere a nostro riguardo le parole di Gesù: «Padre santo... quelli che Tu mi hai dati li ho custoditi e nessuno di loro è perito» (Gv 17, 12). 

2 - La devozione alla Madonna del Carmelo è anche un forte richiamo alla vita interiore, che è in modo tutto speciale la vita di Maria. La Madonna ci vuole simili a lei molto più nel cuore e nello spirito che nell’abito esteriore. Se penetriamo nell’anima di Maria vediamo che la grazia è fiorita in lei in una ricchezza immensa di vita interiore: vita di raccoglimento, di preghiera, di ininterrotta donazione a Dio, di contatto continuo, di unione intima con lui. L’anima di Maria è un santuario riservato a Dio solo, dove nessuna creatura umana ha mai impresso la sua orma, dove regna l’amore e lo zelo per la gloria di Dio e per la salvezza degli uomini. 

Coloro che vogliono vivere in pieno la devozione alla Madonna del Carmelo devono seguire Maria nelle profondità della sua vita interiore. Il Carmelo è il simbolo della vita contemplativa, vita tutta dedicata alla ricerca di Dio, tutta protesa verso l’intimità divina; e Colei che meglio realizza questo ideale altissimo è proprio la Madonna, Regina decor Carmeli. «Nel deserto abiterà l’equità e nel Carmelo siederà la giustizia. E opera della giustizia sarà la pace, prodotto della giustizia sarà il silenzio e la sicurezza in sempiterno. Il mio popolo abiterà nell’amenità della pace, nei padiglioni della sicurezza». Questi versetti, tratti da Isaia (cfr. 32,16-18) e riportati nell’Ufficio proprio della Madonna del Carmelo, delineano assai bene lo spirito contemplativo e nello stesso tempo sono un bel ritratto dell’anima di Maria, vero «giardino» (Carmelo in ebraico significa giardino) di virtù, oasi di silenzio, di pace, in cui regna la giustizia, l’equità, oasi di sicurezza tutta avvolta nell’ombra di Dio, piena di Dio. Ogni anima di vita interiore, pur vivendo in mezzo al chiasso del mondo, deve sforzarsi di giungere a questa pace, a questo silenzio interiore, che rendono possibile il contatto continuo con Dio. Sono le passioni e gli attacchi che fanno chiasso dentro di noi, che turbano la pace del nostro spirito, che interrompono il commercio intimo col Signore. Solo l’anima completamente distaccata e che domina interamente le sue passioni potrà, come Maria, essere un «giardino» solitario, silenzioso dove il Signore trova le sue delizie. È questa la grazia che oggi chiediamo alla Madonna, eleggendola patrona e maestra della nostra vita interiore. 


[Scritto tratto da “Intimità Divina”, di Padre Gabriele di S. Maria Maddalena, pubblicato dal Monastero S. Giuseppe delle Carmelitane Scalze di Roma, imprimatur: Vicetiae, 4 martii 1967, + C. Fanton, Ep.us Aux.].



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