Mi entusiasma osservare lo spirito combattivo dei militanti del movimento tradizionale. È davvero edificante vedere con quanta dedizione e ardimento molti fedeli legati alla Tradizione Cattolica cerchino di propagare il patrimonio liturgico e dottrinale della "Chiesa di sempre", minacciato da coloro che hanno il prurito delle novità. Ormai il movimento tradizionale dilaga dappertutto. Anni fa una studentessa liceale mi ha raccontato di essersi convertita dopo aver conosciuto un seminarista "tradizionale". Dopodiché lei stessa ha cominciato a fare propaganda tradizionale tra i suoi amici dell'Azione Cattolica, riuscendo a convincerne parecchi. Il militante della Tradizione non riesce a starsene con le mani in mano mentre i neomodernisti cercano di demolire la nostra Religione, egli cerca di fare "proseliti" ovunque è possibile, sente irrefrenabile dentro di sé il desiderio di combattere con ogni mezzo lecito pur di strappare anime dalle grinfie letali del modernismo filo-massonico.
"Fate fondere le nostre brande; il soldato italiano sa dormire per terra", recitava un manifesto propagandistico in tempo di guerra. Anche la vita del cristiano è una continua guerra contro i nemici dell'anima. Militia est vita hominis super terram (Iob 7,1). Questi son tempi di guerra, guerra spirituale ma pur sempre guerra, pertanto sono necessari un forte spirito di sacrificio, un combattivo spirito apostolico e il disprezzo della vita comoda.
Gli adepti del modernismo hanno un'età media molto elevata, secondo me si aggira sui 70 anni. Ormai è solo una questione di tempo, vedrete che si estingueranno come i mammut. Le loro truppe son sempre più assottigliate e acciaccate, le nostre sono nel pieno vigore delle forze e sono determinate a tutto pur di vincere. La vegliarda e decrepita eresia modernista presto soccomberà sotto le energiche sferzate di un giovane padrone: la Tradizione Cattolica.