Quando un giornalista domanda a un modernista se vorrebbe che venisse abrogata la legge 194 del 1978 con cui è stato legalizzato l'aborto, spesso si sente rispondere una frase di questo tipo: "La 194 è una legge dello Stato".
Ma che risposta è questa?! Un cattolico fedele al Magistero perenne della Chiesa dovrebbe rispondere in modo chiaro, ad esempio così: "Sì, vorrei che la 194 venisse abrogata perché lo Stato non può concedere a nessuno la facoltà di sopprimere la vita di un bimbo innocente. Lex iniusta non est lex. Una legge ingiusta non è legge. Nessuna legge può essere giusta se calpesta la Legge Eterna di Dio, la quale proibisce l'omicidio, e quindi proibisce anche l'abominevole delitto dell'aborto, visto che la vita umana comincia nell'istante del concepimento".
È così difficile dare una risposta del genere? Ma così come Don Abbondio aveva timore di dare un dispiacere a Don Rodrigo, allo stesso modo i modernisti hanno paura di non piacere ai mondani. Ma a che serve ottenere gli applausi e i complimenti dei mondani se poi si perde l'anima?