Per contattarmi: cordialiter@gmail.com


Se il blog ti piace e desideri aiutarmi affinché possa dedicare il tempo necessario per continuare ad aggiornarlo ogni giorno e rispondere alle e-mail dei lettori, puoi inviarmi una piccola donazione. Per info: clicca qui.


Visualizzazioni totali

lunedì 17 marzo 2025

Un comunista si confessa

Confessionale
Dagli scritti di Don Giuseppe Tomaselli (1902 - 1989). Ovviamente il seguente racconto è inventato, serve solo a far comprendere come si confessano molte persone.


[...]



Il fraticello aveva suonato i tocchi dell'Ave Maria e dopo si era fermato presso il porticino del convento.

- Buona sera! Vorrei parlare a Padre Serafino.
- Lo chiamo subito. -
Antonio entrò nel convento e nell'attesa passeggiava lentamente nel cortiletto. Padre Serafino non si fece attendere molto.
- Cercate di me?
- Precisamente! Voglio confessarmi. Però la mia Confessione è semplice semplice. Non ho ammazzato, non ho rubato, non sono stato al tribunale e tutti mi vogliono bene. S'informi in paese chi sono io e tutti diranno che sono il più grande galantuomo!
- Bene mi compiaccio di questo! Tuttavia accomodiamoci in Chiesa; saremo soli e potremo parlare tranquillamente. -
Padre Serafino, per lunga esperienza, si accorse subito di aver da fare con un pasqualino arretrato e pensò: Questa sera un po' di lavoro! Alla gloria di Dio!



CONFESSIONE




- Inginocchiatevi!

- È proprio necessario inginocchiarmi? Soffro di reuma alla gamba.
- Allora state a sedere... Fate il segno della Croce!... Che peccati avete fatto?
- Padre, già la mia Confessione l'ho fatta poco fa; le ho detto che io non commetto mai peccati!
- Dunque... siete un Santo!?...
- Santo no! Ma peccati non ne tengo!
- Beh, rispondete allora alle mie domande: Avete fatto il Precetto Pasquale? 
- Questo peccato non l'ho fatto.
- Peccato?... Vi chiedo se quest'anno a Pasqua avete ricevuta la Santa Comunione!
- A dire il vero, è un po' di tempo che non mi comunico.
- L'ultima volta quando vi siete confessato?
- Non ricordo bene!... Da ragazzo, sino ai nove anni mi confessavo spesso... una o due volte l'anno. Poi mi misi a lavoro e non pensai più a queste cose. Sa, uno che lavora non ha tempo da perdere.
- Credete che sia un tempo perduto andare a confessarsi e purificare la coscienza?... È il tempo meglio impiegato!
- Dunque, non ricordate se dopo i nove anni vi siate confessato! Siete sposato regolarmente?
- Sì, sposai con tutti i Sacramenti della Chiesa.
- Certamente vi confessaste prima di sposare!
- Sì, sì!... Lo ricordo!... Allora mi confessai nella parrocchia; c'era un Prete santo in quella Chiesa.
- E quanti anni sono che vi siete sposato?
- Vediamo!... Il primo figlio ha ventisette anni e certamente mi sposai ventotto anni addietro.
(...)
- Conoscete il terzo Precetto della Chiesa Cattolica? 
- Lo ignoro completamente!
- Ve lo dico io: Confessarsi almeno una volta l'anno e comunicarsi almeno a Pasqua.
- Stando così le cose, ora che lo so, ogni anno compirò il mio dovere. (...) Ah, fossero tutti gli uomini religiosi come me!...
- Di religione voi avete soltanto un poco di vernice. (...)
- Padre, ma davvero c'è l'inferno ed il Paradiso?... E chi l'ha visto?... E chi è venuto di là per dircelo?
- Gesù Cristo, Dio-Uomo, ci ha insegnato queste verità e noi dobbiamo credere tutto ciò che Iddio ci ha rivelato; negare una sola verità divina o metterla in dubbio, costituisce un grave peccato. 
- Eh, quante volte io ho detto agli amici: Ma che inferno e che Paradiso!... Lo dicono i Preti per farci spaventare!... Ma io non ci credo!... Del resto, se l'inferno non c'è, meglio ancora; se c'è, come faranno gli altri farò io!...
- Vedete, caro amico, quanti errori avete commesso e quanto male avete seminato!... Tutto ciò è grave peccato!... Poiché mi accorgo che ignorate i primi elementi della Dottrina Cristiana, vi farò delle domande particolari sui vari Comandamenti di Dio. Voi rispondete con sincerità! Di tante mancanze forse Iddio vi domanderà poco conto per la vostra ignoranza; ma ricordatevi che l'ignoranza colpevole delle verità della fede è un gravissimo peccato. Bisogna istruirsi! Ora incominciamo. -



Primo Comandamento




- Avete avuto fede in Dio e nella sua Provvidenza, oppure avete criticata la condotta del Signore?

- A Dio credo con tutto il cuore; però io dico spesso che lui fa le cose ingiuste. Le pare cosa da poco che muore un padre di famiglia e lascia cinque, sei bambini... mentre ci sono tanti vecchi che passeggiano? Dio non sa fare certe cose! Mandi la morte ad un vecchio e non ad un giovane!
- E chi siete voi, povero uomo, che ardite criticare Dio... l'Onnisciente... l'Onnipotente?... Ne sapete voi più di Dio?
- Questo no!
- E dunque, non dite mai queste cose, perché dire al Signore che non sa governare il mondo, è un insulto alla Divinità, è quindi un grave peccato... E nei vostri bisogni vi rivolgete a Dio con la preghiera?
- La mia preghiera è sempre una e la recito ogni sera: « Santa Maria, Madre di Dio... » Altre preghiere non conosco. Ma poi penso: È inutile pregare! Tanto, Dio fa il sordo e non mi ascolta mai!
- Nelle necessità dovete pregare. Se il Signore pare che non vi ascolti, sarà perché non avete fede, oppure perché commettete tanti peccati, per cui vi rendete indegno del suo aiuto e delle sue grazie. (...) Avete preso parte a società condannate dalla Chiesa?
- Io non amo stare in società; ho un gruppetto di amici, buoni come me, e faccio i fatti miei.
- Mi spiego meglio. Avete dato il nome a qualche corrente politica che va contro la Chiesa?
- E che c'entra la politica con la Confessione?
- Sì che c'entra, in quanto oggi con la scusa della politica si combatte la Religione (...).
- Ah, io non voglio andare mai contro la Religione; sarebbe un peccato. Io mi sono iscritto nel partito comunista, il partito dei bisognosi e spero di passarmela meglio in avvenire. Secondo me, ho fatto bene.
- Invece avete fatto male!
- E perché? Che male ci sarebbe? 
- Voi non vedete altro che il pane: i superiori del partito hanno altri fini: lottare e togliere la Religione ed ammettere il divorzio.
- Saranno forse gli altri miei compagni a volere questo, ma non io certamente!
- Ad ogni modo, cercate un altro partito, informatevi con persona prudente e date poi il nome a quella corrente politica che vi sembra la più buona.
- Ma, se faccio un passo indietro, che cosa diranno i miei compagni?
- E se andrete all'inferno, verranno i compagni a liberarvi?... O vi rimettete sulla buona strada o vi nego l'assoluzione. Io sono Sacerdote e devo tutelare i diritti di Dio e delle coscienze!
- E pazienza!... Mi ritirerò!... Tanto, son vissuto povero sinora e continuerò a vivere sempre tale!
- (...) Avete peccato di superstizione?
- Che significa?
- Avete invocato qualche volta il diavolo?
- Per carità!... Ho molta paura del diavolo! Di tanto in tanto però, nella rabbia, lo nomino e lo chiamo « santo ».
- Non fatelo più. Dire « santo » al demonio, è un peccato mortale... Avete prestato fede alle fatture ed al malocchio?
- Sempre!... Sono cose che si vedono con gli occhi e ci si deve credere. Ultimamente una vicina di casa si arrabbiò con mia moglie, andò a prendere una boccetta di acqua e la gettò vicino alla mia porta, dicendo: « Vi faccio la fattura e vi mando il malocchio! Guai a voi »! Io ero presente, volevo adoperare le mani, ma mi frenai. Dissi poi a mia moglie: « Concetta, tu non uscire di casa prima che abbia fatto togliere la fattura ». Chiamai una donna pratica, la pagai, feci eseguire gli scongiuri in casa mia e così passò tutto. Guai a me ed a mia moglie, se io non avessi fatto in tal modo! ...
- Questo è peccato! 
- E perché?
- Ma il mondo è governato da queste megère oppure da Dio?
- Certo da Dio!
- E dunque, come può una donna produrre un male od accelerare la morte? Se esistessero queste cose, tante madri di famiglia avrebbero combinata una fattura speciale ai capi di governo che volevano fare la guerra e li avrebbero fatti morire o ammalare. Invece i capi belligeranti non risentivano niente! Se così fosse, farebbero la fattura: i servi a certi padroni, i debitori ai loro creditori, ecc.... Sciocchezze, sciocchezze! Esiste solo il maleficio, prodotto dall'intervento diabolico.
- Eppure io ho dato tanta importanza a certe cose! E quanto denaro ho speso durante i quattro anni di malattia di mio figlio!... Ora che lo so, non voglio credere neppure al ferro di cavallo, al nastro rosso, al cornetto!
- Credete anche a questo?
- Sinora ho creduto; ma ora basta! Domani, entrato in bottega, toglierò i tre ferri di cavallo che sono attaccati alla porta.
- Quante corbellerie si commettono nell'ignoranza!
- Proprio Così!... Nell'ignoranza!... Nessuno mi ha spiegato mai queste cose.
- Ma voi ascoltate le prediche in Chiesa? Durante le prediche si istruiscono le anime!
- Quasi mai assisto alle prediche; appena il Sacerdote comincia a parlare, esco dalla Chiesa; ciò che dice il Prete, mi pare inutile; le prediche giovano alle donne.
- Giovano a tutti! E voi avete il grave obbligo d'istruirvi, per conoscere meglio la legge di Dio. Vedete quanta ignoranza religiosa c'è in voi!?
- Quanti sono più ignoranti di me riguardo alla Religione!
- Costoro daranno conto a Gesù Cristo appena morranno; saranno giudicati rigorosamente, perchè potevano istruirsi e non l'hanno fatto. L'ignoranza colpevole delle verità che dobbiamo credere e delle cose che siamo tenuti a fare, è un peccato molto grave contro il primo Comandamento di Dio! ... Ricordate ancora qualche altra mancanza particolare, dopo le domande che vi ho fatto?
- Non saprei che cosa dire! Ho detto tutto e può darmi l'assoluzione... Scusi, Padre; proprio ora ricordo un particolare; ma non credo che sia peccato. Qualche volta vado in un paese vicino, perchè là c'è una donna che indovina quasi tutto. Io domando notizie sul mio avvenire; prima chiedevo informazioni su mio figlio militare; e mi pare che qui non ci sia niente di male.
- Anche questa è superstizione.
- Ma io pago; so disobbligarmi! Dove potrebbe essere il male?
- È peccato credere alle superstizioni. Chiedere agli indovini l'avvenire o le cose occulte, è superstizione e quindi peccato. Del resto, l'avvenire nessuno lo conosce; Dio solo è padrone del futuro.
- Eppure qualche cosa l'ha indovinata. Mi disse che la mia vita è stata molto affaticata,... (ed è vero!) ; mi ha predetto che vivrò fino agli 85 anni!
- Se non morrete prima!
- Mi ha detto che dopo i 60 anni mi arriverà una fortuna... che qualcuno mi vuole male... Certe cose sono state vere, ma altre false.
- Non vedete che questa gente è imbrogliona e irreligiosa?
- Lei si sbaglia! Questa donna, prima di rispondermi, accende una candela a Santo Espedito, poi dice una preghiera ed infine fa tre segni di Croce.
- Peggio ancora! Fa così per carpire la buona fede dei clienti. Dunque, promettete a Dio di non andare più dagli indovini. Nei bisogni raccomandatevi al Signore e rimettetevi nelle sue mani. - (...)


[Brano tratto da "L'anima onesta al confessionale" di Don Giuseppe Tomaselli, imprimatur Catania, 15 novembre 1950, Can. Carciotto Vic. Generale].