La Chiesa è immortale, pertanto nessuno dei suoi innumerevoli e agguerriti nemici è riuscito ad abbatterla, nemmeno Nerone, Diocleziano, Napoleone, Hitler e Stalin. Oggi però il Corpo Mistico di Cristo sta affrontando un nemico più pericoloso di tutti i precedenti: il modernismo. Purtroppo la mentalità modernista ha contagiato molti cristiani, non solo tra i fedeli laici, ma anche tra il clero, come denunciato dallo stesso San Pio X nell'enciclica "Pascendi". Questo eroico e zelantissimo Pontefice affermava inoltre che non sono lontani dal vero coloro che considerano i modernisti i più pericolosi nemici della Chiesa.
I disastri compiuti dai modernisti non riusciranno mai a distruggere completamente la Chiesa, infatti resterà sempre una parte sana del Popolo di Dio. Anzi ho l'impressione che ormai abbiamo toccato il fondo e che si incominci a vedere la luce in fondo al tunnel. In parte ciò è dovuto alla strenua e coraggiosa resistenza delle forze che si oppongono alla tirannide modernista. Il "movimento tradizionale" raccoglie sempre più aderenti e ormai rappresenta una dolorosa spina nel fianco dell'armata modernista, la quale è costretta a un'inarrestabile e rovinosa ritirata. Ma questo ripiegamento è dovuto in gran parte all'autodemolizione del modernismo sotto il peso delle sue stesse eresie. I seguaci del modernismo affermano che tutte le religioni sono uguali, tutti quando muoiono vanno "ex opere operato" in Paradiso, non è necessario confessarsi perché Dio conosce già i nostri peccati, coloro che hanno una visione soprannaturale della vita sono dei retrogradi, i dogmi cambiano in base alle stagioni, e tanti altri errori del genere; è chiaro che in questo modo allontanano le anime dalle loro chiese e non raccolgono più vocazioni. La loro età media è sempre più elevata, non riescono ad attrarre i giovani, e senza rinforzi non potranno continuare a resistere ancora a lungo.
L'immane lotta contro la "sintesi di tutte le eresie" potrebbe durare ancora molti anni, ma ormai la Tradizione ha in pugno la vittoria.