Per contattarmi: cordialiter@gmail.com


Se il blog ti piace e desideri aiutarmi affinché possa dedicare il tempo necessario per continuare ad aggiornarlo ogni giorno e rispondere alle e-mail dei lettori, puoi inviarmi una libera donazione. Per info: clicca qui.


Visualizzazioni totali

mercoledì 12 ottobre 2022

Una professoressa contraria alle scuole del regime culturale progressista

Ci tengo molto a precisare che quando sul blog critico le scuole statali (e quelle private gestite dai modernisti), le mie critiche sono rivolte agli insegnanti laicisti e progressisti che diffondono l'ideologia gender e altre cose contrarie alla Legge Eterna, non a quelli cattolici fedeli al Magistero perenne della Chiesa che cercano di fare del bene ai propri alunni. 

Dopo aver fatto questa precisazione, ripubblico la lettera che anni fa mi scrisse una professoressa contraria alle scuole progressiste.


Caro fratello in Cristo,
                                             […] Ho letto il tuo post sulle scuole familiari e, ancora una volta, lo Spirito Santo ti ha illuminato! Sottrarre i nostri figli alla programmazione ideologica sistematica ed implacabile prevista dai piani di studio europei è l'unica strada per poter sperare di "salvarli". In tutti i sensi. Molti cattolici, anche in questo, si sono addormentati da un bel pezzo, si sono dimessi dai loro doveri di genitori e hanno delegato allo Stato la "educazione" (ovvero la maleducazione) dei propri figli. Ed ora è tardissimo. Si sono bruciate varie generazioni, sia in senso strettamente culturale che in quello religioso. Ci ritroviamo, oggi, con dei giovani analfabeti in quasi tutti i campi, eccetto quello tecnologico. Da anni le varie cosiddette "riforme" educative hanno cancellato progressivamente tutto il patrimonio culturale, artistico e spirituale che la Cristianità aveva prodotto, per fare terra bruciata e in questo deserto "allevare” i giovani come polli d'allevamento. [...] I nostri figli devono essere non già educati, ma programmati ad eseguire un certo lavoro, senza pensare, senza quasi più nemmeno essere capaci di parlare (la riduzione della capacità linguistica è così drastica che persino i guru-scienziati dicono che siamo arrivati all'Homo Insipiens). Devono essere programmati solo per lavorare e consumare. Senza nessuna certezza: né a livello affettivo, né a livello corporale (l'ideologia gender genera un'insicurezza fisica fonte di patologie psichiatriche e di sofferenze inenarrabili), né ancor meno lavorativo... Ovviamente in questa maleducazione mascherata da grande evoluzione tecnologica, la parola Dio non deve esistere nemmeno nel dizionario della "neolingua" del Sistema Mondiale... Insomma, per farla breve, se vogliano che i nostri figli siano ancora persone e che, soprattutto, possano conoscere e trasmettere, a loro volta, la perla preziosa del Vangelo non c'è altra alternativa che sottrarli dal Leviatano ed educarli in casa. Sono arrivata a queste conclusioni dopo vent'anni di lavoro come professoressa, come cattolica e come madre.

Spero tanto che si facciano vivi tutti coloro che possano contribuire alla creazione di queste scuole familiari. E a te, D., grazie per le iniziative che lanci dai tuoi blog. Che Dio ti benedica e ti protegga.

Un abbraccio in Cristo.

(Lettera firmata)