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domenica 17 novembre 2024

Mamme eroiche

Lettera di Don Giulivo ai giovani pubblicata sul "Bollettino Salesiano" dell'aprile del 1940.


Carissimi, 

ho letto, tempo fa, in un periodico, un episodio che può richiamare la vostra attenzione sui segreti eroismi di una persona che vi dev'essere sommamente cara: la vostra mamma. 

In una scuoletta di campagna un'insegnante aveva spiegato, alle sue allieve di terza elementare, le qualità che deve avere un eroe. «Eroe - ella disse - è colui che, essendo molto coraggioso, compie cose grandi, belle e difficili». 

Per assicurarsi poi che le bambine avessero capito, le invitò a scrivere il nome degli eroi che preferivano. 

In fondo alla classe, una fanciulla, Maria, se ne stava incerta, esitante... Stentava, poverina, a tener dietro alla classe. Ella doveva sovente perdere delle lezioni per badare ai fratellini, perchè la sua mamma era vedova e faceva la lavandaia. 

Finalmente scrisse anch'essa qualche cosa... 

L'insegnante raccolse le pagine, lesse le varie risposte. I nomi più noti degli eroi moderni ed antichi passarono in rassegna. E fu la volta del foglio di Maria. L'insegnante lo scorse con trepidazione nel timore di dover umiliare la fanciulla. Ma ecco i suoi occhi riempirsi di lacrime e la sua voce tremare nel pronunciare un nome: sul foglio bianco c'era scritta una sola parola: «Mamma»! 

Si fece un grande silenzio. 

Tutti pensarono alla mamma di Maria sempre così pallida, sempre così stanca, con il suo grande fagotto di biancheria sulle spalle e i piccoli attaccati alle sue vesti... 

Poi ciascuno pensò alla propria mamma ed ai sacrifici che ogni giorno si impone per la famiglia, per la casa. La mamma: la prima ad alzarsi, l'ultima a coricarsi! la mamma: sempre in faccende, sempre al lavoro, tutta sacrificata pel bene dei suoi cari, sempre sorridente anche quando il cuore le si spezza e gli occhi vorrebbero gonfiarsi di pianto... Le fanciulle compresero allora quello a cui non avevano forse mai pensato: che essere mamma vuol dire «fare con coraggio qualche cosa di molto bello, molto buono e molto difficile». 

Miei cari, pensate anche voi qualche istante alla vostra mamma. Ricordate quanto disse il Santo Padre Pio XII nell'udienza pubblica del 31 gennaio u. s.: «Dispiacere a un padre o ad una madre: supremo dolore di un fanciullo bene educato»; e proponetevi di compensare i suoi sacrifici e quelli del vostro babbo colla vostra buona condotta. 

Vostro aff.mo Don Giulivo