Non molto distante dal campo dei Caduti è il tratto di Cimitero riservato ai bambini. Piccoli loculi se ne vedono abbastanza. Il segno religioso che spicca di più su queste tombe è la figura dell'Angelo, o in miniatura o in bassorilievo o al naturale.
E quale simbolo più appropriato di questo? Anime innocenti, santificate dalle Acque Battesimali, simili a candide colombe hanno spiccato il volo al Cielo, anelando la vista del Creatore e la compagnia degli Angeli!
A contemplare tutti i piccoli ritratti... davanti a volti sorridenti e paffutelli... sorge spontaneo il pensiero: E' stato un bene o un male la morte prematura di tanti pargoletti? Perchè venire in questo mondo senza un compito da assolvere, anzi morire prima di conoscere il mondo?
I decreti di Dio sono imperscrutabili! Tuttavia, poichè questa vita terrena è preparazione all'eterna, è stato necessario che questi bambini venissero all'esistenza e che, prima ancora di essere messi alla prova, fossero trapiantati in Cielo, non per virtù propria, ma per l'applicazione dei meriti di Gesù Cristo Redentore. La morte di un pargolo è festa, perchè corrisponde all'ingresso di un Angioletto in Cielo. Per questo i funerali dei piccoli non sono a lutto. Le campane suonano a festa [...], la Messa Cantata è festiva, il carro e la piccola bara non portano i segni del lutto...
Cari bambini, qui sepolti, non vi compatisco; un senso di santa invidia mi pervade l'anima! Invidio la vostra sorte, non per disprezzare la vita che il Creatore si degna concedermi, ma perchè voi avete già conseguita l'eterna felicità, mentre io, quantunque Sacerdote, per assicurarmi il Paradiso devo passare i giorni nella giustizia e vivere con timore e con tremore, poichè in un attimo potrei prevaricare e dannarmi.
Lodate, o pargoli, il Signore e benedite in eterno il suo santo nome!
[Brano tratto da "I nostri morti - La casa di tutti", di Don Giuseppe Tomaselli, imprimatur: Catanae die 3 novembris 1953, Can. Nicolaus Ciancio, Vic. Gen.].